
Eventi
Il teatro di carta e la favola della voce
Il racconto di Giuseppe Lagrasta, Presidente del Comitato Dante Alighieri di Barletta
Barletta - mercoledì 14 maggio 2025
11.44
Riceviamo e pubblichiamo il contributo del professor Giuseppe Lagrasta sul "Teatro di carta e la favola della voce"
L'atto della comunicazione, nella mappa degli eventi quotidiani, assume una cruciale importanza, sia per dialogare, parlare, inviare messaggi verso gli altri, sia per incontrare, conoscere, e operare insieme; dialogare con l'altro e con gli altri, vivere nella prossimità e nella vicinanza, essere trasparenti nella comunicazione, favorisce il supporto e la capacità di sapersi mettere nei panni degli altri, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto della comunicazione didattica e della comunicazione dialogica e della comunicazione familiare e tra pari.
Sono momenti comunicativi che viviamo tutti i giorni, che fanno parte della nostra sostanza vitale, eventi che ci connotano nel disagio e nell'allegria, nell'impegno e nel lavoro, in famiglia e tra gli amici, nel tempo libero e nel tempo competitivo. E nel vivere in comunità, ecco che la nostra voce, come la voce di tutti, assume un ruolo determinante e strategico e con l'uso della voce, rintracciamo e testimoniamo l'essenza del nostro essere, umani e umananti.
Così, far scoprire, sin dall'infanzia, l'importanza della voce, sollecita il desiderio di conoscere gli aspetti profondi che ne danno vera sostanza umana. Attraverso una narrazione costruita dall'incontro di voce, musica e silenzi, l'11 maggio 2025, presso il Punto Einaudi di Barletta, Mariagrazia Fiore, scrittrice e attrice ha trasformato la sua favola "La mia voce", in collaborazione con il musicista Francesco Massaro, in una performance teatrale dal titolo: "Lettura in musica", creando atmosfere suggestive che hanno divertito e resi gioiosi i bambini e tutti gli adulti presenti.
Mariagrazia Fiore e Francesco Massaro, attivando la contaminazione tra voce, parole e musica hanno offerto al pubblico nuove possibilità nel riconoscere nella "voce-parola", un mondo segreto e misterioso, diffondendo nell'ambiente un clima di benessere e di interesse verso l'ascolto e la partecipazione attiva.
Durante le attività narrative è emerso un clima creativo che solo il teatro di animazione promuove, in quanto attraverso il Kamishibai, - "spettacolo teatrale di carta"- , i bambini hanno vissuto un'esperienza con le storie fatte di immagini, parole e voce. Tale esperienza didattica ha incentivato un clima di creatività e consentito ai piccoli spettatori di viaggiare con la fantasia condividendo i sogni dei personaggi narrati e riscoprendo, nel contesto del gioco narrativo i significati delle parole bambine e i confini tra finzione e realtà. Musica, voce, movimento, immagini e storie, hanno favorito il porre in essere una favola musicale, coinvolgente per tutti gli spettatori, che seguendo con grande interesse, si sono sentiti protagonisti attivi e propositivi, trascorrendo, così un pomeriggio all'insegna dell'empatia e della creatività.
Il raccontare per immagini ha prestabilito un clima favolistico e l'intrecciarsi della voce ha incoraggiato l'attenzione dei bambini verso la favola, che a sua volta, si è trasformata in un veicolo tale da arricchire la bottega della fantasia dei giovani lettori.
L'atto della comunicazione, nella mappa degli eventi quotidiani, assume una cruciale importanza, sia per dialogare, parlare, inviare messaggi verso gli altri, sia per incontrare, conoscere, e operare insieme; dialogare con l'altro e con gli altri, vivere nella prossimità e nella vicinanza, essere trasparenti nella comunicazione, favorisce il supporto e la capacità di sapersi mettere nei panni degli altri, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto della comunicazione didattica e della comunicazione dialogica e della comunicazione familiare e tra pari.
Sono momenti comunicativi che viviamo tutti i giorni, che fanno parte della nostra sostanza vitale, eventi che ci connotano nel disagio e nell'allegria, nell'impegno e nel lavoro, in famiglia e tra gli amici, nel tempo libero e nel tempo competitivo. E nel vivere in comunità, ecco che la nostra voce, come la voce di tutti, assume un ruolo determinante e strategico e con l'uso della voce, rintracciamo e testimoniamo l'essenza del nostro essere, umani e umananti.
Così, far scoprire, sin dall'infanzia, l'importanza della voce, sollecita il desiderio di conoscere gli aspetti profondi che ne danno vera sostanza umana. Attraverso una narrazione costruita dall'incontro di voce, musica e silenzi, l'11 maggio 2025, presso il Punto Einaudi di Barletta, Mariagrazia Fiore, scrittrice e attrice ha trasformato la sua favola "La mia voce", in collaborazione con il musicista Francesco Massaro, in una performance teatrale dal titolo: "Lettura in musica", creando atmosfere suggestive che hanno divertito e resi gioiosi i bambini e tutti gli adulti presenti.
Mariagrazia Fiore e Francesco Massaro, attivando la contaminazione tra voce, parole e musica hanno offerto al pubblico nuove possibilità nel riconoscere nella "voce-parola", un mondo segreto e misterioso, diffondendo nell'ambiente un clima di benessere e di interesse verso l'ascolto e la partecipazione attiva.
Durante le attività narrative è emerso un clima creativo che solo il teatro di animazione promuove, in quanto attraverso il Kamishibai, - "spettacolo teatrale di carta"- , i bambini hanno vissuto un'esperienza con le storie fatte di immagini, parole e voce. Tale esperienza didattica ha incentivato un clima di creatività e consentito ai piccoli spettatori di viaggiare con la fantasia condividendo i sogni dei personaggi narrati e riscoprendo, nel contesto del gioco narrativo i significati delle parole bambine e i confini tra finzione e realtà. Musica, voce, movimento, immagini e storie, hanno favorito il porre in essere una favola musicale, coinvolgente per tutti gli spettatori, che seguendo con grande interesse, si sono sentiti protagonisti attivi e propositivi, trascorrendo, così un pomeriggio all'insegna dell'empatia e della creatività.
Il raccontare per immagini ha prestabilito un clima favolistico e l'intrecciarsi della voce ha incoraggiato l'attenzione dei bambini verso la favola, che a sua volta, si è trasformata in un veicolo tale da arricchire la bottega della fantasia dei giovani lettori.