Politica
Gasparri: «Barletta osservatorio nazionale del centrodestra»
I sei punti programmatici di Alfarano e Damiani spiegati alla cittadinanza. Critiche al centrosinistra eretico
Barletta - lunedì 20 maggio 2013
A due anni dall'ultima visita, il senatore Maurizio Gasparri è tornato ieri pomeriggio a Barletta per sostenere la candidatura del potenziale sindaco Giovanni Alfarano. L'assessore provinciale Dario Damiani apre le danze: «Già due anni fa, noi avevamo il sentore di una coalizione di centrosinistra troppo litigiosa, eterogenea e improduttiva; come volevasi dimostrare, Barletta si è trovata senza opere di urbanizzazione, senza una zona commerciale perché i capannoni sono ancora adibiti ad uso industriale. Abbiamo zone morte come la 167 e i nostri cittadini si trovano a dover subire i misfatti di sette anni di cattiva amministrazione. I nostri competitors usano come slogan "meno parole e più fatti" e abbiamo visto come li hanno fatti i fatti loro».
Il candidato sindaco ha tacciato il centrosinistra di strumentalizzazione dei suoi spot elettorali e di brutali saccheggiamenti amministrativi. «Voglio farmi carico delle problematiche della cittadinanza barlettana, mi impegno per lo sviluppo di questa città e a tirarla fuori dal fango, dal baratro in cui è caduta in tutti questi anni».
Alla presenza di Francesco Amoruso, coordinatore regionale del Popolo delle libertà e di Sergio Silvestris, europarlamentare Pdl, Gasparri ha voluto tranquillizzare i cittadini barlettani sul "traffico sinistrorso" che attraverserà Barletta nella prossima settimana: «Non stiamo eleggendo il Presidente della Repubblica; qui stiamo parlando dell'elezione del sindaco in una città importante come Barletta, che sarà osservatorio nazionale del centrodestra. Gli avversari nazionali stanno impiegando tempo diversamente perché non hanno ottenuto voti sul piano nazionale. La Puglia si accinge al voto ed è ancora governata da un presidente che sta più a Roma che a Bari; il centrosinistra locale e nazionale è troppo dislocato, debole, inefficiente e sta facendo perder tempo al Paese intero. Si stanno raccogliendo solo fallimenti e sconfitte, l'Italia ha bisogno di sviluppo e riforme su presupposti di trasparenza, onestà e legalità. Se 10 milioni di italiani ci hanno votato a febbraio, io ho fiducia in voi barlettani perché sento che la voglia di cambiamento vi spingerà a votare un uomo della vostra terra come Giovanni Alfarano».
Dopo promesse di celebrità nazionale, il centrodestra locale si sente rincuorato dalle disfatte avversarie e spera in una vittoria del territorio sul Palazzo.
Il candidato sindaco ha tacciato il centrosinistra di strumentalizzazione dei suoi spot elettorali e di brutali saccheggiamenti amministrativi. «Voglio farmi carico delle problematiche della cittadinanza barlettana, mi impegno per lo sviluppo di questa città e a tirarla fuori dal fango, dal baratro in cui è caduta in tutti questi anni».
Alla presenza di Francesco Amoruso, coordinatore regionale del Popolo delle libertà e di Sergio Silvestris, europarlamentare Pdl, Gasparri ha voluto tranquillizzare i cittadini barlettani sul "traffico sinistrorso" che attraverserà Barletta nella prossima settimana: «Non stiamo eleggendo il Presidente della Repubblica; qui stiamo parlando dell'elezione del sindaco in una città importante come Barletta, che sarà osservatorio nazionale del centrodestra. Gli avversari nazionali stanno impiegando tempo diversamente perché non hanno ottenuto voti sul piano nazionale. La Puglia si accinge al voto ed è ancora governata da un presidente che sta più a Roma che a Bari; il centrosinistra locale e nazionale è troppo dislocato, debole, inefficiente e sta facendo perder tempo al Paese intero. Si stanno raccogliendo solo fallimenti e sconfitte, l'Italia ha bisogno di sviluppo e riforme su presupposti di trasparenza, onestà e legalità. Se 10 milioni di italiani ci hanno votato a febbraio, io ho fiducia in voi barlettani perché sento che la voglia di cambiamento vi spingerà a votare un uomo della vostra terra come Giovanni Alfarano».
Dopo promesse di celebrità nazionale, il centrodestra locale si sente rincuorato dalle disfatte avversarie e spera in una vittoria del territorio sul Palazzo.