Politica
Esternalizzato il settore economico e finanziario del Comune di Barletta
Pareri opposti di Franco Pastore e Dario Damiani. Tra «spreco» e «maggiore efficienza»
Barletta - lunedì 7 gennaio 2013
Riguardo una delibera del 28 dicembre scorso, in cui la Commissaria straordinaria del comune di Barletta, la dottoressa Anna Maria Manzone, su proposta del segretario generale del comune, Maria Letizia Pittari, dispone, per sei mesi, la "Gestione associata del servizio economico finanziario" affidata a un dirigente del comune di Bisceglie, vogliamo registrare due pareri contrapposti. E' intervenuto il consigliere regionale Franco Pastore, e poi Dario Damiani, assessore provinciale al Bilancio. Per Pastore è stato questo un errore, non in linea con le pratiche di spending review, cui sono indirizzati un po' tutti gli enti pubblici nell'ultimo periodo, oltre a rappresentare una mancanza di rispetto «per l'apparato di risorse umane e professionali di cui il comune di Barletta dispone». Prosegue poi Pastore: «Quello che è davvero difficile cogliere, è come mai la Commissaria abbia prima fissato la data per il colloquio dei candidati a ricoprire la carica di dirigenti, due nel settore tecnico e uno in quello economico–finanziario, poi quel colloquio sia stato, senza motivo, annullato e rinviato al 29 gennaio prossimo, e, nonostante ciò sia stato deciso di affidare l'incarico a un dirigente esterno».
«Una gestione associata è l'ideale per comuni di piccole e medie dimensioni – prosegue il consigliere regionale - nei casi in cui la struttura organizzativa e le risorse umane ed economiche a disposizione non consentano una piena funzionalità dei servizi e necessitino di conseguire un'economia di scala. Questo non è il caso del comune di Barletta che ha in organico oltre 60 funzionari nella carriera direttiva. Due di questi proprio con incarico di posizione organizzativa proprio nel settore Bilancio, oltre a disporre di un funzionario contabile che ha maturato un'esperienza pluriennale. Cosa ha spinto la commissaria Manzone a tale soluzione? Si sarebbero potuti coinvolgere, a costo zero, i dirigenti di ruolo del comune di Barletta. Esistono tutte le professionalità interne per svolgere quelle funzioni cui la Commissaria fa riferimento nella delibera».
Di parere opposto l'assessore Damiani, che, invece, fa sapere di accogliere con favore la decisione del Commissario Prefettizio. «Mi permetto di essere rammaricato – scrive Damiani - nel leggere le dichiarazioni del Consigliere Regionale Pastore che giudica tale convenzione "lesiva dei funzionari del nostro Comune". La gestione dei servizi finanziari del Comune non è un'esternalizzazione ma solo una convenzione tra enti pubblici (nel caso specifico con il Comune di Bisceglie), fino alla scadenza del mandato del Commissario, come anche ha fatto nelle scorse settimane la Provincia di Barletta Andria Trani accogliendo la richiesta del Comune di Trani e del sindaco Riserbato di collaborazione tra i due enti. Ritengo pienamente condivisibile – incalza Damiani - quanto fatto dal Commissario Prefettizio, soprattutto in vista delle imminenti novità normative del settore. A partire dal 1° gennaio 2014, infatti, entrerà in vigore il d. lgs. 118/2011 in tema di "Armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio": ci attende quindi a breve una svolta epocale in materia di sistemi di contabilità pubblica e di rilevazione contabile, rispetto alla quale il nostro ente comunale non può e non deve trovarsi impreparato.
Il Settore Servizi Finanziari del Comune di Barletta è rimasto privo di un dirigente dopo il pensionamento del dottor Armando Marcello, storico direttore di Ragioneria, al quale si è affidato un incarico di collaborazione della durata di 18 mesi, ora scaduto. Nulla è stato fatto successivamente, per garantire un fisiologico e proficuo ricambio di professionalità».
«Una gestione associata è l'ideale per comuni di piccole e medie dimensioni – prosegue il consigliere regionale - nei casi in cui la struttura organizzativa e le risorse umane ed economiche a disposizione non consentano una piena funzionalità dei servizi e necessitino di conseguire un'economia di scala. Questo non è il caso del comune di Barletta che ha in organico oltre 60 funzionari nella carriera direttiva. Due di questi proprio con incarico di posizione organizzativa proprio nel settore Bilancio, oltre a disporre di un funzionario contabile che ha maturato un'esperienza pluriennale. Cosa ha spinto la commissaria Manzone a tale soluzione? Si sarebbero potuti coinvolgere, a costo zero, i dirigenti di ruolo del comune di Barletta. Esistono tutte le professionalità interne per svolgere quelle funzioni cui la Commissaria fa riferimento nella delibera».
Di parere opposto l'assessore Damiani, che, invece, fa sapere di accogliere con favore la decisione del Commissario Prefettizio. «Mi permetto di essere rammaricato – scrive Damiani - nel leggere le dichiarazioni del Consigliere Regionale Pastore che giudica tale convenzione "lesiva dei funzionari del nostro Comune". La gestione dei servizi finanziari del Comune non è un'esternalizzazione ma solo una convenzione tra enti pubblici (nel caso specifico con il Comune di Bisceglie), fino alla scadenza del mandato del Commissario, come anche ha fatto nelle scorse settimane la Provincia di Barletta Andria Trani accogliendo la richiesta del Comune di Trani e del sindaco Riserbato di collaborazione tra i due enti. Ritengo pienamente condivisibile – incalza Damiani - quanto fatto dal Commissario Prefettizio, soprattutto in vista delle imminenti novità normative del settore. A partire dal 1° gennaio 2014, infatti, entrerà in vigore il d. lgs. 118/2011 in tema di "Armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio": ci attende quindi a breve una svolta epocale in materia di sistemi di contabilità pubblica e di rilevazione contabile, rispetto alla quale il nostro ente comunale non può e non deve trovarsi impreparato.
Il Settore Servizi Finanziari del Comune di Barletta è rimasto privo di un dirigente dopo il pensionamento del dottor Armando Marcello, storico direttore di Ragioneria, al quale si è affidato un incarico di collaborazione della durata di 18 mesi, ora scaduto. Nulla è stato fatto successivamente, per garantire un fisiologico e proficuo ricambio di professionalità».