La città
Degrado e sporcizia nei pressi della chiesa del "Carmine" a Barletta
Sopralluogo della redazione di BarlettaViva sul luogo più volte denunciato da un cittadino
Barletta - mercoledì 29 agosto 2018
12.51
Dopo le diverse segnalazioni, riguardanti il degrado urbano nei pressi della conosciuta chiesa "del Carmine" - o "Santa Maria de Chiaritate" - attigua alla litoranea di Ponente, abbiamo deciso di fare un sopralluogo per verificare lo stato delle cose e l'effettività delle continue denunce. Nello specifico, il soggetto di tale incuria è una casetta che in passato sarebbe stata usata come cisterna per le acque reflue, ora in disuso. A fare da cornice a quello che è diventato da anni un punto "cieco" di Barletta, è ogni genere di rifiuto dalle bottiglie in vetro fino ad un bouquet che, se potesse parlare, racconterebbe di qualche cerimonia svoltasi in quella zona.
Nei giorni scorsi, un cittadino ha inviato una lettera alla redazione di BarlettaViva in cui si legge: «Una piccola casa in cemento abbandonata e circondata dappertutto da immondizia, ci sono bottiglie rotte, resti di oggetti, sporcizia varia accumulatasi nel tempo e anche del cibo, il che lascia pensare che qualcuno usi questo posto per ripararsi nella notte, o forse addirittura per dormirci abitualmente» aggiungendo poi: «È terribile che questa sia la nostra cartolina nei confronti dei turisti, in una zona antica della città». Sempre nella stessa segnalazione, si leggeva di sporcizia sia all'interno della recinzione antistante la casetta che al di fuori di essa. Effettivamente, interventi sono stati effettuati nella parte esterna, trascurando però del tutto quella interna che resta ancora abbandonata al degrado assoluto. La stessa situazione è stata denunciata anche dall'indignato barlettano che ha sottolineato come: «Gli operatori che sono stati allertati per la pulizia hanno ripulito (e nemmeno del tutto) l'area circostante la costruzione in muratura».
La salubrità, certo, non appartiene al luogo in disuso e, con le luci del mattino, è difficile non notare la brutalità con cui si staglia sul panorama turistico della città, ergendosi tra storia e mare ad emblema del disinteresse comune, richiamando però prepotentemente l'attenzione attraverso quegli indumenti logori poggiati a mo' di cuscino, nel suo angolo più riparato.
Nei giorni scorsi, un cittadino ha inviato una lettera alla redazione di BarlettaViva in cui si legge: «Una piccola casa in cemento abbandonata e circondata dappertutto da immondizia, ci sono bottiglie rotte, resti di oggetti, sporcizia varia accumulatasi nel tempo e anche del cibo, il che lascia pensare che qualcuno usi questo posto per ripararsi nella notte, o forse addirittura per dormirci abitualmente» aggiungendo poi: «È terribile che questa sia la nostra cartolina nei confronti dei turisti, in una zona antica della città». Sempre nella stessa segnalazione, si leggeva di sporcizia sia all'interno della recinzione antistante la casetta che al di fuori di essa. Effettivamente, interventi sono stati effettuati nella parte esterna, trascurando però del tutto quella interna che resta ancora abbandonata al degrado assoluto. La stessa situazione è stata denunciata anche dall'indignato barlettano che ha sottolineato come: «Gli operatori che sono stati allertati per la pulizia hanno ripulito (e nemmeno del tutto) l'area circostante la costruzione in muratura».
La salubrità, certo, non appartiene al luogo in disuso e, con le luci del mattino, è difficile non notare la brutalità con cui si staglia sul panorama turistico della città, ergendosi tra storia e mare ad emblema del disinteresse comune, richiamando però prepotentemente l'attenzione attraverso quegli indumenti logori poggiati a mo' di cuscino, nel suo angolo più riparato.