
La città
Dal Parco della “Disumanità” a Parco dell’Umanità: un lunedì di luce e preghiera nella zona 167
La nota del comitato di quartiere zona 167
Barletta - martedì 20 maggio 2025
12.07
Ieri pomeriggio, alle ore 18.00, presso il Parco dell'Umanità in via Barberini, si è vissuto un momento di intensa spiritualità e condivisione comunitaria con l'arrivo dell'Icona Pellegrina di Maria che scioglie i nodi, accolta con devozione e calore da residenti della zona 167 e da tanti cittadini giunti da altre aree della città.
L'iniziativa, promossa dalla parrocchia San Giovanni Apostolo, si inserisce nel programma del mese di maggio dedicato alla Vergine Maria, con incontri di preghiera organizzati ogni lunedì nel cuore del quartiere. A guidare la celebrazione è stato P. Gennaro Farano, che ha accompagnato i presenti nel rosario meditato e nella celebrazione eucaristica, in un clima di raccoglimento e di speranza.
Come Comitato della zona 167, sentiamo il dovere e l'orgoglio di testimoniare la bellezza di quanto accaduto oggi. Il Parco dell'Umanità, troppo spesso etichettato con amarezza come "Parco della Disumanità" per via del degrado e dell'abbandono che lo hanno segnato negli anni, si è trasformato in un vero spazio di luce, di comunità, di bellezza.
Le parole di don Rino Mastrodomenico, parroco di San Giovanni Apostolo, ben rappresentano lo spirito di questo momento: "Il lunedì di maggio è diventato occasione di fraternità. I fedeli si sono incontrati, hanno pregato insieme, condividendo la vita tra famiglie, adulti, giovani e bambini. È una testimonianza di comunione e pace in un contesto dove spesso prevale la frammentazione." Oggi abbiamo visto il volto più bello della nostra comunità: quello della fede che unisce, della voglia di riscatto, della speranza che rinasce nei gesti semplici e veri. La presenza dell'Icona della Vergine, simbolo di intercessione e guarigione, è stata anche un segno forte per chiedere attenzione verso i giovani, per difendere i luoghi educativi come l'oratorio, per invocare amministratori capaci di scelte coraggiose e attente al bene comune.
Noi del Comitato continueremo a impegnarci perché eventi come questo non restino episodi isolati, ma diventino semi di rinascita. Vogliamo che il Parco dell'Umanità sia davvero uno spazio dove fiorisce la dignità delle persone, dove la periferia non sia più il margine dimenticato, ma il cuore pulsante di una città che ha ancora tanto da dare e da dire. Barletta "Civitas Mariae": oggi ne abbiamo avuto una splendida conferma
L'iniziativa, promossa dalla parrocchia San Giovanni Apostolo, si inserisce nel programma del mese di maggio dedicato alla Vergine Maria, con incontri di preghiera organizzati ogni lunedì nel cuore del quartiere. A guidare la celebrazione è stato P. Gennaro Farano, che ha accompagnato i presenti nel rosario meditato e nella celebrazione eucaristica, in un clima di raccoglimento e di speranza.
Come Comitato della zona 167, sentiamo il dovere e l'orgoglio di testimoniare la bellezza di quanto accaduto oggi. Il Parco dell'Umanità, troppo spesso etichettato con amarezza come "Parco della Disumanità" per via del degrado e dell'abbandono che lo hanno segnato negli anni, si è trasformato in un vero spazio di luce, di comunità, di bellezza.
Le parole di don Rino Mastrodomenico, parroco di San Giovanni Apostolo, ben rappresentano lo spirito di questo momento: "Il lunedì di maggio è diventato occasione di fraternità. I fedeli si sono incontrati, hanno pregato insieme, condividendo la vita tra famiglie, adulti, giovani e bambini. È una testimonianza di comunione e pace in un contesto dove spesso prevale la frammentazione." Oggi abbiamo visto il volto più bello della nostra comunità: quello della fede che unisce, della voglia di riscatto, della speranza che rinasce nei gesti semplici e veri. La presenza dell'Icona della Vergine, simbolo di intercessione e guarigione, è stata anche un segno forte per chiedere attenzione verso i giovani, per difendere i luoghi educativi come l'oratorio, per invocare amministratori capaci di scelte coraggiose e attente al bene comune.
Noi del Comitato continueremo a impegnarci perché eventi come questo non restino episodi isolati, ma diventino semi di rinascita. Vogliamo che il Parco dell'Umanità sia davvero uno spazio dove fiorisce la dignità delle persone, dove la periferia non sia più il margine dimenticato, ma il cuore pulsante di una città che ha ancora tanto da dare e da dire. Barletta "Civitas Mariae": oggi ne abbiamo avuto una splendida conferma