Sabrina Salerno
Sabrina Salerno
Politica

«Continueremo il nostro impegno con la società civile barlettana»

Intervista a Sabrina Salerno presso la redazione di Barlettalife. Grande impegno per il prossimo referendum

Personaggi politici della nostra città continuano ad "affacciarsi" alla redazione di Barlettalife per raccontarsi ed esprimere le proprie idee ai nostri microfoni. Questa volta abbiamo ascoltato Sabrina Salerno, reduce dalla scorsa tornata elettorale come giovane candidata a sindaco. Con lei abbiamo parlato di voti di scambio, manifesti abusivi, impegno per l'ambiente, mobilitazione per il referendum. Le abbiamo così posto queste domande.

Si è pentita della sua inutile corsa a sindaco di Barletta?
No, anche perché la volontà di partecipare alle competizioni elettorali di Barletta di quest'anno non è partita dalla candidatura a sindaco ma dalla richiesta, con il movimento "Puglia per Vendola", di entrare nella coalizione di centrosinistra per dare un contributo al programma e al progetto politico della stessa. Dinanzi al rifiuto della "Puglia per Vendola" abbiamo fatto la scelta di proporre me come candidato sindaco. Come ben sapete, dopo il loro diniego, il partito dei "Verdi" - fuoriuscito dal centrosinistra - ha dato appoggio alla mia candidatura.

Lei è giovane e anche battagliera. Le rivolgo questa domanda con molto anticipo. Pensa alle elezioni provinciali?
Non è detto, non sto pensando alle prossime elezioni né provinciali né politiche. Stiamo cercando di mantenere i contatti che abbiamo instaurato con la società civile barlettana per portare avanti proposte da proporre all'amministrazione. La politica non si fa solo nei partiti, si può fare in tanti modi come partecipare a battaglie importanti come nel caso attuale del referendum o per un sociale più dignitoso e attento.

Mi dice qualcosa che possa definire il Presidente del Consiglio Berlusconi?
Sinceramente Berlusconi non lo ritengo un politico. E' un imprenditore che per giunta ha rapporti chiacchierati con personaggi poco limpidi, come la stampa sta riportando, non è un imprenditore virtuoso. Attualmente la mancanza di visione politica del progetto berlusconiano ha creato malumori tra i suoi alleati, come per esempio abbiamo assistito nell'uscita di Fini. Anche gli stessi sostenitori del Pdl stanno manifestando malumori: sicuramente il centrodestra, punito dagli elettori, sta pensando ad una ristrutturazione. Anche il centrosinistra sta sperimentando confusionali trasformazioni: non dimentichiamo che il Pd non vuole l'acqua pubblica, mentre è stato il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua ha patrocinare l'idea di acqua bene comune, con la mobilitazione per l'imminente referendum.

In un recente comunicato stampa ha espresso l'urgenza di rimuovere un manifesto a firma dell'amministrazione comunale sul referendum, manifesto che può ingenerare confusione – come la stessa dichiara nel comunicato - «ciò che colpisce sono i 2 Sì ed i 2 NO. Il manifesto si riferisce non al referendum, ma al consiglio comunale del 12 aprile 2011 sull'acqua pubblica e nucleare. […] Una comunicazione adeguata avrebbe dovuto prevedere 2 Sì per l'acqua bene comune e per la ripubblicizzazione dei servizi idrici, e 1 Sì contro il nucleare». Cosa chiede all'amministrazione? Basterà modificare quel manifesto per aiutare i barlettani a capire le tesi del referendum, già piuttosto complesse da comprendere anche per il cittadino informato?
Il problema alla base di questa mia richiesta risiede nel fatto che molti barlettani, gente comune, magari poco informata, mi ferma per lamentarsi dicendo: "Cosa devo votare?". Non tutti hanno ben chiaro che si tratta di un referendum abrogativo, ed è difficile far capire il metodo di voto. Vogliamo far capire che non è un manifesto sul referendum, ma si riferisce alla delibera comunale. Mi meraviglio che nessuno dello staff amministrativo non si sia reso conto di questa disinformazione.

Nell'ipotesi che Le fosse assegnato un assessorato quale privilegerebbe?
Io mi candiderei per l'assessorato ai Beni Comuni - quindi ambiente, rispetto della natura, acqua pubblica - e cittadinanza attiva.

In una intervista pre-elettorale ai nostri microfoni, in questa stessa redazione, abbiamo chiesto al sindaco Maffei di definirsi in tre aggettivi. Le chiediamo la stessa cosa: provi a descriversi in soli tre aggettivi.
Idealista, testarda, curiosa (nel senso di puntigliosa e pronta nell'indagare a fondo, a conoscere).
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