Con Ipasvi Bat per la sicurezza dei più piccoli
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Servizi sociali

Con Ipasvi Bat per la sicurezza dei più piccoli

Ieri un appuntamento gratuito di formazione sulla manovre di disostruzione delle vie aeree

Proteggere i bambini nei momenti in cui sopraggiunge l'emergenza, quando anche un piccolo e semplice gesto può fare la differenza. Riparte il progetto "Scuole sicure" a Barletta grazie a Ipasvi Bat e agli infermieri della sesta provincia pugliese, per il terzo anno consecutivo. Ieri pomeriggio un appuntamento prezioso per le mamme, il primo di una nuova serie di incontri: presso lo Studio di Psicologia "Il Faro", in via Romanelli, si è svolto un incontro pratico in cui sono state illustrate le manovre di disostruzione delle vie aeree.

Un appuntamento gratuito finalizzato all'informazione e alla formazione, perché in casi di pericolo occorre riconoscere l'emergenza ed essere capaci di agire nel mondo migliore. Tante le mamme e le gestanti coinvolte dagli infermieri dall'Ipasvi e dalle dottoresse Dinatale, Germano e Torraco dello studio "Il Faro" di Barletta. Prima attraverso un approfondimento tramite slide e nozioni teoriche, poi con una dimostrazione pratica sono state illustrate e simulate le situazioni di emergenza e le azioni da eseguire, considerando che l'ostruzione delle vie aeree causa il 27% di tutte le morti accidentali nei bambini sotto i 4 anni e che il rischio maggiore colpisce nei primi 36 mesi della vita dei bambini, per la loro attitudine a esplorare il mondo mediante i sensi.

Gli infermieri hanno spiegato il cosiddetto "algoritmo", valido a livello internazionale e composto da piccole e semplici manovre che permettono la disostruzione delle vie aeree e la gestione dell'emergenza prima dell'arrivo del 118. Questo algoritmo viene aggiornato ogni cinque anni grazie all'esperienza maturata dai soccorritori.

Ecco una rapida spiegazione delle manovre da eseguire in caso di ostruzione totale:
  • Se si tratta di un lattante (da zero a un anno di età)
  1. Scoprire il lattante, afferrarne la mandibola e "sdraiarlo" a pancia in giù, a cavalcioni del proprio avambraccio, tenendo ferma la testa;
  2. Con l'altra mano, dare all'infante fino a 5 energiche pacche interscapolari con via di fuga laterale, ovvero avendo cura di non colpire la testa;
  3. Afferrare quindi la nuca del bambino e girarlo sempre sdraiato, ora a pancia in su, sull'altro avambraccio;
  4. Con la mano ora libera effettuare fino a 5 compressioni toraciche, lente ma profonde, tra i capezzoli: per farle, si utilizzano due dita, avendo cura di mantenere sempre ferma e in posizione la testa. La tecnica è la stessa della rianimazione cardiopolmonare. Continuare ad alternare 5 pacche e 5 compressioni fino alla disostruzione, fino allo sfinimento del soccorritore o finché il lattante non diventa incosciente.
  • Se si tratta di un bambino
  1. Porsi alle spalle del bambino e, passando il nostro braccio sotto il suo, lo afferreremo per la mandibola e lo appoggeremo sul nostro ginocchio in posizione declive a testa in giù;
  2. Con l'altra mano, daremo al bambino fino a 5 energiche pacche interscapolari con via di fuga laterale, ovvero avendo cura di non colpire la testa;
  3. Si alterna questa manovra alla manovra di Heimlich come per l'adulto;
  4. Portare entrambe le mani, chiuse a pugno, alla bocca dello stomaco, subito sotto le ultime coste e comprimere per 5 volte verso di sé (ovvero verso l'interno e verso l'alto), con la stessa tecnica della manovra di Heimlich.
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