Associazioni
Barletta, le associazioni andriesi si rivolgono alla Gazzetta
La mobilitazione per le decisioni sulla sesta provincia
BAT - mercoledì 5 maggio 2010
18.15
Continua la mobilitazione delle associazioni civiche di Andria in meriti agli ultimi problemi della provincia Bat, in primo luogo la poco digerita assegnazione della sede legale a Barletta. Con vivo interesse è cominciata una manifestazione che ha visto il suo apice nel tavolo di confronto svoltosi proprio a Barletta, presso la sede della Gazzetta del Nord Barese.
I rappresentanti delle associazioni andriesi (in prima fila "Io Ci Sono!") hanno incontrato il direttore responsabile della testata, Rino Daluiso. E questo è quanto è emerso dal dibattito: «Un incontro cordiale, amichevole e soprattutto costruttivo in quanto la delegazione dei rappresentanti delle Associazioni andriesi, guidata dal Presidente dell'Associazione Io Ci Sono!, Savino Montaruli, hanno avuto modo di esplicitare il proprio pensiero in merito alla Sesta Provincia Barletta-Andria-Trani, sgomberando definitivamente qualsiasi dubbio in merito a posizioni campanilistiche e ribadendo il pieno sostegno ad una Provincia che abbia quale elemento fondante ed imprescindibile il Policentrismo».
E' forte la posizione assunta dalle associazioni andriesi, che richiedono un ripensamento sulla decisione riguardante l'assegnazione della sede legale della provincia Bat, attribuita al comune di Barletta: «E' stata ribadita l'aspettativa che l'intero Consiglio Provinciale deliberi la sola ed unica decisione supportata dalla Legge dello Stato e dalla Giustizia umana: poiché è stato sancito il principio secondo il quale dove esiste la sede della Prefettura non può essere prevista anche quella della Sede Legale è ovvio e naturale che, essendo già stata designata la città di Barletta quale sede dell'Ufficio Territoriale del Governo, la stessa città non può ottenere il riconoscimento della Sede Legale. E' nei fatti, quindi, la decisione consequenziale dell'attribuzione della Sede Legale alla città di Andria, come da noi tutti auspicato».
Grande fiducia viene risosta nelle sedute del consiglio provinciale che si svolgeranno i prossimo 6 e 7 maggio: «Siamo certi che proprio quelle saranno le date in cui tale riconoscimento avverrà, mettendo fine a diatribe inesistenti e facendo finalmente chiarezza sul senso di questa Provincia Policentrica e garante della pari opportunità e dignità tra le Popolazioni».
Non motivi pretestuosi: è a questo che si appellanno le associazioni andriesi che a gran voce pretendono un nuovo sguardo su ciò che è stato deciso per la sesta provincia. «Queste ed altre riflessioni sono state anche alla base della lunga relazione introduttiva di Savino Montaruli, durante l'Assemblea Cittadina, che ringraziamo per il costante ed infaticabile impegno che, unitamente a tutti noi, sta manifestando verso questo tema, con l'unico obiettivo, che si sta concretizzando, di far comprendere a molti che la Provincia non è un tema da campagna elettorale e che la Provincia che è stata concepita non è quella che molti pensavano di costruire ad esclusivo appannaggio di interessi propri o localistici. All'Assemblea Cittadina, vero momento di Democrazia Partecipata; vera espressione di libero pensiero e occasione di dibattito sempre negato dalle Forze Politiche che hanno "gestito" nelle loro stanze chiuse tutte le vicende che hanno interessato la fase costitutiva del nuovo Ente, hanno partecipato centinaia di cittadini, di tutte le estrazioni sociali, uomini e donne, tutti accomunati da una nuova coscienza partecipativa necessaria anche per i futuri percorsi che devono essere programmati e che, inevitabilmente, nel bene o nel male, incideranno sulla qualità della vita anche delle future generazioni».
I rappresentanti delle associazioni andriesi (in prima fila "Io Ci Sono!") hanno incontrato il direttore responsabile della testata, Rino Daluiso. E questo è quanto è emerso dal dibattito: «Un incontro cordiale, amichevole e soprattutto costruttivo in quanto la delegazione dei rappresentanti delle Associazioni andriesi, guidata dal Presidente dell'Associazione Io Ci Sono!, Savino Montaruli, hanno avuto modo di esplicitare il proprio pensiero in merito alla Sesta Provincia Barletta-Andria-Trani, sgomberando definitivamente qualsiasi dubbio in merito a posizioni campanilistiche e ribadendo il pieno sostegno ad una Provincia che abbia quale elemento fondante ed imprescindibile il Policentrismo».
E' forte la posizione assunta dalle associazioni andriesi, che richiedono un ripensamento sulla decisione riguardante l'assegnazione della sede legale della provincia Bat, attribuita al comune di Barletta: «E' stata ribadita l'aspettativa che l'intero Consiglio Provinciale deliberi la sola ed unica decisione supportata dalla Legge dello Stato e dalla Giustizia umana: poiché è stato sancito il principio secondo il quale dove esiste la sede della Prefettura non può essere prevista anche quella della Sede Legale è ovvio e naturale che, essendo già stata designata la città di Barletta quale sede dell'Ufficio Territoriale del Governo, la stessa città non può ottenere il riconoscimento della Sede Legale. E' nei fatti, quindi, la decisione consequenziale dell'attribuzione della Sede Legale alla città di Andria, come da noi tutti auspicato».
Grande fiducia viene risosta nelle sedute del consiglio provinciale che si svolgeranno i prossimo 6 e 7 maggio: «Siamo certi che proprio quelle saranno le date in cui tale riconoscimento avverrà, mettendo fine a diatribe inesistenti e facendo finalmente chiarezza sul senso di questa Provincia Policentrica e garante della pari opportunità e dignità tra le Popolazioni».
Non motivi pretestuosi: è a questo che si appellanno le associazioni andriesi che a gran voce pretendono un nuovo sguardo su ciò che è stato deciso per la sesta provincia. «Queste ed altre riflessioni sono state anche alla base della lunga relazione introduttiva di Savino Montaruli, durante l'Assemblea Cittadina, che ringraziamo per il costante ed infaticabile impegno che, unitamente a tutti noi, sta manifestando verso questo tema, con l'unico obiettivo, che si sta concretizzando, di far comprendere a molti che la Provincia non è un tema da campagna elettorale e che la Provincia che è stata concepita non è quella che molti pensavano di costruire ad esclusivo appannaggio di interessi propri o localistici. All'Assemblea Cittadina, vero momento di Democrazia Partecipata; vera espressione di libero pensiero e occasione di dibattito sempre negato dalle Forze Politiche che hanno "gestito" nelle loro stanze chiuse tutte le vicende che hanno interessato la fase costitutiva del nuovo Ente, hanno partecipato centinaia di cittadini, di tutte le estrazioni sociali, uomini e donne, tutti accomunati da una nuova coscienza partecipativa necessaria anche per i futuri percorsi che devono essere programmati e che, inevitabilmente, nel bene o nel male, incideranno sulla qualità della vita anche delle future generazioni».