
Politica
Aumento Tari, Coalizione Civica: «Cannito tassa Barletta e premia l'inefficienza»
La nota dei consiglieri Carmine Doronzo e Michela Diviccaro
Barletta - giovedì 8 maggio 2025
«Con il folle aumento della tassa sui rifiuti, Cannito e i suoi dimostrano tutta la loro incapacità di intervenire su un tema cruciale per l'ambiente e per le finanze delle famiglie barlettane, avanzando, tra l'altro, proposte devastanti per la salute pubblica come l'incenerimento dei rifiuti». Così i consiglieri di Coalizione Civica, Carmine Doronzo e Michela Diviccaro.
«Mancano idee, manca visione, manca soprattutto il coraggio di cambiare: l'unica soluzione applicata è quella di far ricadere i costi di un sistema inefficiente direttamente sulle spalle dei cittadini. Come Coalizione Civica, condanniamo fermamente questi aumenti perché sono il frutto di anni di lassismo, immobilismo e scaricabarile da parte del centrodestra cittadino e nazionale. È un atto di irresponsabilità e ingiustizia sociale anche la scelta del governo Meloni di distribuire indistintamente su tutta la popolazione – inclusi i ceti medio-bassi – l'aumento di 6 euro per compensare il "bonus TARI".
Nel frattempo, Barletta è già tra le città italiane con la tassa sui rifiuti più alta: ottava a livello nazionale nel 2024, secondo uno studio UIL, con una media annua di 485 euro per famiglia.bE oggi, con l'aumento appena approvato, il conto rischia di salire ulteriormente, anche di 50 euro o più a famiglia, in base alla metratura e al numero di componenti dell'abitazione. Se da un lato la Regione ha le sue responsabilità, in particolare per non aver concluso il ciclo dei rifiuti con impianti pubblici, dall'altro è gravissima la responsabilità politica dell'amministrazione comunale a guida Cannito, che non ha mai davvero attuato la strategia "rifiuti zero", votata all'unanimità dal Consiglio Comunale.
Scarse o nulle le campagne di informazione sulla raccolta differenziata; Inesistenti le misure alternative per la raccolta degli esercizi commerciali; Assenti gli incentivi per quelle attività virtuose che riducono drasticamente gli imballaggi;
Irrisori i controlli sull'abbandono dei rifiuti e sull'evasione.
Si stima che oltre il 25% della popolazione non paghi la TARI, e i crediti di dubbia esigibilità si attestano già al 23-24%, con una crescita prevista nei prossimi mesi. E mentre i costi di queste inefficienze vengono scaricati sulla collettività, l'unica proposta "innovativa" avanzata dal Sindaco è quella dell'inceneritore: una scelta pericolosa per la salute pubblica, bocciata da decenni di studi scientifici e del tutto incoerente con le direttive europee sull'economia circolare.
Noi da oltre dieci anni proponiamo una riforma concreta, equa e moderna: la "tariffazione puntuale", che premierebbe chi differenzia bene e responsabilizzerebbe chi non rispetta le regole. È una misura già attiva con successo in molti Comuni italiani, ma puntualmente snobbata a Barletta con la solita scusa che "funziona solo altrove". Forse perché altrove c'è più coraggio. Le nostre proposte per una gestione giusta ed efficiente:
Tariffazione puntuale per una TARI più equa e sostenibile;
Trasparenza e legalità nei conferimenti che Bar.S.A. effettua presso siti di smaltimento privati, che non sempre appaiono in linea con l'interesse collettivo;
Piani di incentivo per le attività che riducono imballaggi e producono meno rifiuti;
Controlli seri e regolari su chi evade o inquina, per non far ricadere tutto sui cittadini onesti;
Taglio delle consulenze dorate, delle spese inutili e dei privilegi all'interno della macchina amministrativa.
Le famose tre "R" dell'economia circolare – Riduzione, Riuso e Riciclo – sono state rimpiazzate dal centrodestra con le loro "3 I":
Imposizione, Irresponsabilità e Inceneritori. Barletta merita di meglio. E noi continueremo, con determinazione, a batterci per una città giusta, pulita e davvero all'altezza del futuro che le spetta».
«Mancano idee, manca visione, manca soprattutto il coraggio di cambiare: l'unica soluzione applicata è quella di far ricadere i costi di un sistema inefficiente direttamente sulle spalle dei cittadini. Come Coalizione Civica, condanniamo fermamente questi aumenti perché sono il frutto di anni di lassismo, immobilismo e scaricabarile da parte del centrodestra cittadino e nazionale. È un atto di irresponsabilità e ingiustizia sociale anche la scelta del governo Meloni di distribuire indistintamente su tutta la popolazione – inclusi i ceti medio-bassi – l'aumento di 6 euro per compensare il "bonus TARI".
Nel frattempo, Barletta è già tra le città italiane con la tassa sui rifiuti più alta: ottava a livello nazionale nel 2024, secondo uno studio UIL, con una media annua di 485 euro per famiglia.bE oggi, con l'aumento appena approvato, il conto rischia di salire ulteriormente, anche di 50 euro o più a famiglia, in base alla metratura e al numero di componenti dell'abitazione. Se da un lato la Regione ha le sue responsabilità, in particolare per non aver concluso il ciclo dei rifiuti con impianti pubblici, dall'altro è gravissima la responsabilità politica dell'amministrazione comunale a guida Cannito, che non ha mai davvero attuato la strategia "rifiuti zero", votata all'unanimità dal Consiglio Comunale.
Scarse o nulle le campagne di informazione sulla raccolta differenziata; Inesistenti le misure alternative per la raccolta degli esercizi commerciali; Assenti gli incentivi per quelle attività virtuose che riducono drasticamente gli imballaggi;
Irrisori i controlli sull'abbandono dei rifiuti e sull'evasione.
Si stima che oltre il 25% della popolazione non paghi la TARI, e i crediti di dubbia esigibilità si attestano già al 23-24%, con una crescita prevista nei prossimi mesi. E mentre i costi di queste inefficienze vengono scaricati sulla collettività, l'unica proposta "innovativa" avanzata dal Sindaco è quella dell'inceneritore: una scelta pericolosa per la salute pubblica, bocciata da decenni di studi scientifici e del tutto incoerente con le direttive europee sull'economia circolare.
Noi da oltre dieci anni proponiamo una riforma concreta, equa e moderna: la "tariffazione puntuale", che premierebbe chi differenzia bene e responsabilizzerebbe chi non rispetta le regole. È una misura già attiva con successo in molti Comuni italiani, ma puntualmente snobbata a Barletta con la solita scusa che "funziona solo altrove". Forse perché altrove c'è più coraggio. Le nostre proposte per una gestione giusta ed efficiente:
Tariffazione puntuale per una TARI più equa e sostenibile;
Trasparenza e legalità nei conferimenti che Bar.S.A. effettua presso siti di smaltimento privati, che non sempre appaiono in linea con l'interesse collettivo;
Piani di incentivo per le attività che riducono imballaggi e producono meno rifiuti;
Controlli seri e regolari su chi evade o inquina, per non far ricadere tutto sui cittadini onesti;
Taglio delle consulenze dorate, delle spese inutili e dei privilegi all'interno della macchina amministrativa.
Le famose tre "R" dell'economia circolare – Riduzione, Riuso e Riciclo – sono state rimpiazzate dal centrodestra con le loro "3 I":
Imposizione, Irresponsabilità e Inceneritori. Barletta merita di meglio. E noi continueremo, con determinazione, a batterci per una città giusta, pulita e davvero all'altezza del futuro che le spetta».