Politica
Appello per «Una città futura»
Tra i firmatari esponenti del mondo politico e associativo barlettano. «Città ostaggio dei 'Professionisti della politica'»
Barletta - martedì 12 marzo 2013
15.39
Riceviamo comunicato di un gruppo di cittadini, firmatari di tale appello.
«Siamo donne e uomini liberi che amano la vita, la giustizia, i beni comuni, che lottano per la dignità di tutti gli individui, a partire dai bisogni dei più deboli.
Siamo donne e uomini di questa terra, ricca di storia, di memoria, di coraggio, di resistenza.
Siamo donne e uomini di questo tempo, stanchi della mediocrità di un presente in cui non ci riconosciamo più e che credono, con convinzione, nel contributo rivoluzionario delle giovani generazioni.
Siamo donne e uomini che vogliono liberare la città di Barletta dalla cattiva amministrazione e dalla politica arrogante.
Abbiamo storie e vissuti diversi, ma un unico grande obiettivo: ridare voce a chi l'ha persa, una voce libera da tenere sempre in considerazione in ogni momento della vita pubblica.
Oggi grandi partiti a Barletta stanno perdendo credibilità perché in ostaggio di "professionisti della politica", lontani dai bisogni reali delle persone. Riteniamo che questo modo di intendere la politica e la cosa pubblica debba terminare. Per questo proponiamo una fusione costruttiva tra coloro che perseguono ancora una politica sana, che resistono, nonostante tutto, alle difficoltà e ai limiti di partecipazione, e i mondi dell'impegno civico quotidiano. Chiamiamo ad un appello, dunque, le associazioni, i movimenti, il mondo sindacale, quello cattolico, la parte buona dei partiti: scongiuriamo per Barletta il collasso sociale, economico e culturale e ristabiliamo una democrazia reale.
Siamo convinti che i barlettani siano stanchi delle clientele e delle false promesse. Hanno bisogno di una scossa, di un rinnovamento vero. È necessario rimettere al centro del dibattito pubblico i grandi temi del lavoro, del rilancio economico, del diritto alla casa, dell'ambiente, del sostegno al reddito, della cultura, dell'assistenza sociale e sanitaria, della scuola pubblica, dei diritti e delle tutele per gli anziani e i minori, dello sviluppo sostenibile, dei diritti civili e di cittadinanza.
I barlettani hanno bisogno di un rinnovamento dei propri rappresentanti nel segno della competenza e a garanzia del bene comune. Essi dovranno essere capaci di ridisegnare collettivamente la città futura. Una città da rilanciare con il recupero e la riqualificazione del patrimonio edilizio, storico ed architettonico, senza colate di cemento e varianti urbanistiche, con un nuovo Piano Urbanistico Generale che incrementi e valorizzi aree verdi ponendo fine al consumo del territorio, senza abusivismo edilizio, con un mare che sia per tutti e spiagge libere attrezzate, senza strade rotte.
Una città che dovrà essere più vivibile, senza l'inquinamento dell'aria e del mare, con più mezzi pubblici, senza l'insopportabile traffico veicolare, con una raccolta dei rifiuti porta a porta e l'adozione della strategia "Rifiuti Zero", senza cassonetti maleodoranti, con più spazi sociali e aule studio, senza passaggi a livello, con più eventi culturali per tutti, senza marciapiedi sporchi, con più spazi pubblici per lo sport, senza barriere architettoniche, con l'estensione dell'accesso gratuito ad internet per tutti.
Barletta non ha più bisogno di false promesse. Barletta ha bisogno di altre donne e uomini che, come noi, siano capaci di combattere a viso aperto contro gli scempi edilizi degli ultimi anni, contro il fenomeno della compravendita dei voti, capaci di pretendere una limpida gestione dei fondi pubblici e annullandone gli sprechi, capaci di affrontare fino in fondo il problema delle fabbriche che avvelenano l'aria e l'ambiente alle porte della città, salvaguardando occupazione e salute. Capaci di isolare quei politici locali che per anni si sono appropriati di simboli di partito, definendosi democratici, ma dimenticandosi dei principi imprescindibili di "partecipazione", "sostenibilità", "giustizia sociale", "uguaglianza".
Oggi, di fronte alla crescita di illegalità diffusa e all'emergenza democratica, sociale e ambientale, facciamo appello a tutti gli abitanti di questa città, affinché sappiano mettere da parte personalismi e rivendicazioni di parte, per unirsi in un progetto di governo per Barletta che sia in netta discontinuità con il recente passato.
La nostra CITTÀ FUTURA dovrà sostenere con tutte le sue forze i progetti dei più giovani, dei precari, dei disoccupati. Dovrà dare priorità alle famiglie in difficoltà, agli ammalati, ai disabili, agli anziani, ai bambini, alle esperienze cooperative virtuose, alle imprese che creano lavoro senza danneggiare l'ambiente nel rispetto della legge. Dovrà intercettare le opportunità di crescita offerte dall'Europa buona (quella dei fondi per l'innovazione, lo sviluppo sostenibile e il sociale), e perseguire la promozione dei prodotti sani e genuini della nostra terra, la costruzione di un circuito turistico qualificato e duraturo, la valorizzazione dei talenti e delle competenze. La nostra CITTÀ FUTURA è una città aperta a tutti, accogliente, europea e mediterranea, che parli diverse lingue, partecipata, in cui tutti hanno diritto di parola, di critica, di proposta, di lavoro. La nostra CITTÀ FUTURA è una città possibile se, mettendo da parte pregiudizi, aspirazioni personali e rassegnazione, riscopriremo la gioia di essere parte attiva di un reale cambiamento non più rinviabile.
Firmatari:
Carmine Doronzo, Antonella Semeraro, Giuseppe Defazio, Mariolina Curci, Victor Rivera Magos, Adele Sanna, Michele Sciannamea, Luigi Pannarale, Desirè Azzurra Maria Parente, Franco Dambra, Mariantonietta Fiorella, Damiano Rociola, Pino Gissi, Francesco Vitobello, Michele Parente, Assuntela Messina, Franco Corcella, Mimmo Dinanni, Mariella Marano, Francesco Dipalo, Titina Balestrucci, Raffaele Fiore, Silvio Giannella, Teodoro Centaro, Alfredo Basile, Fedele Capuano, Nicola Cascella, Franco Fucci, Pietro Doronzo, Raffaella Salerno, Michelangelo Filannino, Ruggiero Crudele, Anna Chiumeo, Franco Filannino, Gennaro Calabrese, Salvatore Filannino, Badr Fakhouri, Massimo Mazzarisi, Annabella Corsini, Adriano Antonucci, Pino Cavaliere, Michele Corcella, Savino Dischiena, Cosimo D. Matteucci, Giuliano Chiariello, Angelo Francavilla, Ruggiero Dilillo, Gianluca Lombardo, Sabrina Digioia, Michele Spadaro, Emanuele Maria Grieco, Ruggiero Quarto, Valeria Modugno, Saverio Chiariello, Corrado Cardone».
«Siamo donne e uomini liberi che amano la vita, la giustizia, i beni comuni, che lottano per la dignità di tutti gli individui, a partire dai bisogni dei più deboli.
Siamo donne e uomini di questa terra, ricca di storia, di memoria, di coraggio, di resistenza.
Siamo donne e uomini di questo tempo, stanchi della mediocrità di un presente in cui non ci riconosciamo più e che credono, con convinzione, nel contributo rivoluzionario delle giovani generazioni.
Siamo donne e uomini che vogliono liberare la città di Barletta dalla cattiva amministrazione e dalla politica arrogante.
Abbiamo storie e vissuti diversi, ma un unico grande obiettivo: ridare voce a chi l'ha persa, una voce libera da tenere sempre in considerazione in ogni momento della vita pubblica.
Oggi grandi partiti a Barletta stanno perdendo credibilità perché in ostaggio di "professionisti della politica", lontani dai bisogni reali delle persone. Riteniamo che questo modo di intendere la politica e la cosa pubblica debba terminare. Per questo proponiamo una fusione costruttiva tra coloro che perseguono ancora una politica sana, che resistono, nonostante tutto, alle difficoltà e ai limiti di partecipazione, e i mondi dell'impegno civico quotidiano. Chiamiamo ad un appello, dunque, le associazioni, i movimenti, il mondo sindacale, quello cattolico, la parte buona dei partiti: scongiuriamo per Barletta il collasso sociale, economico e culturale e ristabiliamo una democrazia reale.
Siamo convinti che i barlettani siano stanchi delle clientele e delle false promesse. Hanno bisogno di una scossa, di un rinnovamento vero. È necessario rimettere al centro del dibattito pubblico i grandi temi del lavoro, del rilancio economico, del diritto alla casa, dell'ambiente, del sostegno al reddito, della cultura, dell'assistenza sociale e sanitaria, della scuola pubblica, dei diritti e delle tutele per gli anziani e i minori, dello sviluppo sostenibile, dei diritti civili e di cittadinanza.
I barlettani hanno bisogno di un rinnovamento dei propri rappresentanti nel segno della competenza e a garanzia del bene comune. Essi dovranno essere capaci di ridisegnare collettivamente la città futura. Una città da rilanciare con il recupero e la riqualificazione del patrimonio edilizio, storico ed architettonico, senza colate di cemento e varianti urbanistiche, con un nuovo Piano Urbanistico Generale che incrementi e valorizzi aree verdi ponendo fine al consumo del territorio, senza abusivismo edilizio, con un mare che sia per tutti e spiagge libere attrezzate, senza strade rotte.
Una città che dovrà essere più vivibile, senza l'inquinamento dell'aria e del mare, con più mezzi pubblici, senza l'insopportabile traffico veicolare, con una raccolta dei rifiuti porta a porta e l'adozione della strategia "Rifiuti Zero", senza cassonetti maleodoranti, con più spazi sociali e aule studio, senza passaggi a livello, con più eventi culturali per tutti, senza marciapiedi sporchi, con più spazi pubblici per lo sport, senza barriere architettoniche, con l'estensione dell'accesso gratuito ad internet per tutti.
Barletta non ha più bisogno di false promesse. Barletta ha bisogno di altre donne e uomini che, come noi, siano capaci di combattere a viso aperto contro gli scempi edilizi degli ultimi anni, contro il fenomeno della compravendita dei voti, capaci di pretendere una limpida gestione dei fondi pubblici e annullandone gli sprechi, capaci di affrontare fino in fondo il problema delle fabbriche che avvelenano l'aria e l'ambiente alle porte della città, salvaguardando occupazione e salute. Capaci di isolare quei politici locali che per anni si sono appropriati di simboli di partito, definendosi democratici, ma dimenticandosi dei principi imprescindibili di "partecipazione", "sostenibilità", "giustizia sociale", "uguaglianza".
Oggi, di fronte alla crescita di illegalità diffusa e all'emergenza democratica, sociale e ambientale, facciamo appello a tutti gli abitanti di questa città, affinché sappiano mettere da parte personalismi e rivendicazioni di parte, per unirsi in un progetto di governo per Barletta che sia in netta discontinuità con il recente passato.
La nostra CITTÀ FUTURA dovrà sostenere con tutte le sue forze i progetti dei più giovani, dei precari, dei disoccupati. Dovrà dare priorità alle famiglie in difficoltà, agli ammalati, ai disabili, agli anziani, ai bambini, alle esperienze cooperative virtuose, alle imprese che creano lavoro senza danneggiare l'ambiente nel rispetto della legge. Dovrà intercettare le opportunità di crescita offerte dall'Europa buona (quella dei fondi per l'innovazione, lo sviluppo sostenibile e il sociale), e perseguire la promozione dei prodotti sani e genuini della nostra terra, la costruzione di un circuito turistico qualificato e duraturo, la valorizzazione dei talenti e delle competenze. La nostra CITTÀ FUTURA è una città aperta a tutti, accogliente, europea e mediterranea, che parli diverse lingue, partecipata, in cui tutti hanno diritto di parola, di critica, di proposta, di lavoro. La nostra CITTÀ FUTURA è una città possibile se, mettendo da parte pregiudizi, aspirazioni personali e rassegnazione, riscopriremo la gioia di essere parte attiva di un reale cambiamento non più rinviabile.
Firmatari:
Carmine Doronzo, Antonella Semeraro, Giuseppe Defazio, Mariolina Curci, Victor Rivera Magos, Adele Sanna, Michele Sciannamea, Luigi Pannarale, Desirè Azzurra Maria Parente, Franco Dambra, Mariantonietta Fiorella, Damiano Rociola, Pino Gissi, Francesco Vitobello, Michele Parente, Assuntela Messina, Franco Corcella, Mimmo Dinanni, Mariella Marano, Francesco Dipalo, Titina Balestrucci, Raffaele Fiore, Silvio Giannella, Teodoro Centaro, Alfredo Basile, Fedele Capuano, Nicola Cascella, Franco Fucci, Pietro Doronzo, Raffaella Salerno, Michelangelo Filannino, Ruggiero Crudele, Anna Chiumeo, Franco Filannino, Gennaro Calabrese, Salvatore Filannino, Badr Fakhouri, Massimo Mazzarisi, Annabella Corsini, Adriano Antonucci, Pino Cavaliere, Michele Corcella, Savino Dischiena, Cosimo D. Matteucci, Giuliano Chiariello, Angelo Francavilla, Ruggiero Dilillo, Gianluca Lombardo, Sabrina Digioia, Michele Spadaro, Emanuele Maria Grieco, Ruggiero Quarto, Valeria Modugno, Saverio Chiariello, Corrado Cardone».