Attualità
Alberi "cementati" via Vittorio Veneto, Coalizione Civica: «Il sindaco sia più vigile»
La nota di Carmine Doronzo e Michela Diviccaro
Barletta - venerdì 18 agosto 2023
17.51 Comunicato Stampa
«"Non so perché continuano a costruire le case e non lasciano l'erba" recitava una celebre canzone di Adriano Celentano che -badiamo bene- già nel 1966 aveva compreso che fine avrebbe fatto il verde urbano nelle città d'Italia e tra queste, ahinoi, a distanza di qualche anno non avremmo mai immaginato che ci sarebbe stata anche la nostra città. Barletta, infatti- stando agli ultimi report- ha la più bassa percentuale di verde pubblico urbano per abitante di tutta la Puglia -con lo 0,2%- e la sua dotazione verde è di 3,9 m² per abitante, quasi 10 volte sotto la media stimata nazionale! È chiaro, dunque, alla luce di questi dati che, nella storia della nostra città, in molti hanno preferito gettare cemento e abbattere alberi- per costruire parcheggi o palazzi per altrettanti interessi personali- calpestando, letteralmente, quelli collettivi- piuttosto che piantarne di nuovi, creare zone verdi sostenibili, curare come si deve il verde pubblico attraverso la giusta manutenzione e, soprattutto, mediante l'adeguata preparazione di operatori ecologici in materia di cura del verde pubblico». Così i consiglieri comunali di Coalizione Civica, Carmine Doronzo e Michela Diviccaro.
«Se a questo aggiungiamo che, ad oggi, l'amministrazione comunale barlettana non consta di un assessore all'ambiente, il cui incarico è assunto ad interim dallo stesso sindaco Cannito, la frittata è presto fatta! È risaputo che nella nostra città la mano destra non sappia cosa faccia la mano sinistra e ne abbiamo avuto l'ennesima prova con quanto accaduto in Via Vittorio Veneto, nei pressi del cantiere per il secondo fronte della stazione Bari Nord. Già nel mese di febbraio, stesso viale e stesso cantiere, furono abbattuti 40 bellissimi olmi lasciando cittadine e cittadini senza parole; in questi giorni, invece, è arrivato -come se non bastasse- l'ennesimo scempio ambientale, a causa del quale i colletti di numerosi altri alberi sono stati inopportunamente occlusi con una colata di calcestruzzo, ignorando totalmente che quel piccolo spazio vitale che si lascia attorno ad un albero è altresì essenziale per la sua sopravvivenza -poiché le radici sottostanti il terreno, assorbono tanta linfa grezza quanta basta per nutrire il corpo di un albero. Come può avvenire questo se al posto del terreno c'è solo calcestruzzo? Ovviamente, non ci meravigliamo che il sindaco, nonché assessore all'ambiente, non sappia nulla di quanto accaduto, nonostante l'ingegnere Franco Dimiccoli dica altro! Questi afferma che la -maldestra- colata di calcestruzzo è stata concordata e autorizzata dall'ufficio traffico del comune di Barletta. La mano destra che non sa cosa fa la mano sinistra o una mano che lava l'altra? Noi, come gruppo di Coalizione Civica (e con noi tantissime e tantissimi cittadin*) non ci accontenteremo mai delle semplici scuse, disco rotto delle amministrazioni Cannito, non ci accontenteremo delle giustificazioni fatte ricorrendo alla retorica del "buon padre di famiglia".
Noi vogliamo di più: pretendiamo che il sindaco faccia il sindaco - non l'influencer sui social mentre la città cade a pezzi-, che assolva al proprio compito di supervisore del patrimonio comune, che ciascun responsabile di questo gesto si assuma le responsabilità e paghi senza demandare ad altri le proprie responsabilità, che si tenga fede alla mozione consiliare da noi presentata e approvata (con il voto favorevole dello stesso Cannito) il 28 luglio in merito al "contrasto dei cambiamenti climatici" con la quale si impegnava l'amministrazione tutta ad attuare politiche volte allo sviluppo del verde urbano, sfruttando inoltre - a favore di tutte e tutti gli abitanti di questa città- la legge "Un albero per ogni nato" del 14/01/2013, mediante la quale è stato istituito l'obbligo di piantare un albero per ogni neonato con lo scopo di incentivare gli spazi verdi urbani.
Peraltro, è la stessa Regione Puglia a venirci incontro negli ultimi giorni! Infatti, i comuni pugliesi che vogliono accrescere le aree verdi urbane possono (entro il 9 settembre) richiedere un contributo grazie al progetto "Alberi per il futuro 2023", ideato per la progettazione e l'esecuzione di interventi di realizzazione o riqualificazione di aree verdi al fine di migliorare la qualità dell'aria, mitigare gli effetti del cambiamento climatico (contrastando le ondate di calore, l'inquinamento e il degrado in città). È ora di recuperare il debito di salute che ognuno di noi sta pagando a causa di politiche ambientali scellerate portate avanti negli ultimi decenni! La gente è stanca di respirare aria insana; è inorridita nell'osservare le morie di pesci sulle spiagge "ecosistemi naturali"- perché il tratto di costa "potrebbe contenere veleni"- affermazioni gravissime fatte con una tranquillità disarmante!-; la gente è stufa di camminare per strade senza alberi, senza vita, fatte solo di cemento ed enormi palazzi. "Se andiamo avanti così, chissà, come si farà": forse siamo tutte e tutti noi un po' come quel ragazzo della via Gluck con la differenza che noi non vogliamo affatto rassegnarci all'idea di vedere la nostra città cadere in mano al cemento -più di quanto già non lo sia- e faremo di tutto per opporci a questa così miope visione di amministrazione del bene pubblico cittadino!»
«Se a questo aggiungiamo che, ad oggi, l'amministrazione comunale barlettana non consta di un assessore all'ambiente, il cui incarico è assunto ad interim dallo stesso sindaco Cannito, la frittata è presto fatta! È risaputo che nella nostra città la mano destra non sappia cosa faccia la mano sinistra e ne abbiamo avuto l'ennesima prova con quanto accaduto in Via Vittorio Veneto, nei pressi del cantiere per il secondo fronte della stazione Bari Nord. Già nel mese di febbraio, stesso viale e stesso cantiere, furono abbattuti 40 bellissimi olmi lasciando cittadine e cittadini senza parole; in questi giorni, invece, è arrivato -come se non bastasse- l'ennesimo scempio ambientale, a causa del quale i colletti di numerosi altri alberi sono stati inopportunamente occlusi con una colata di calcestruzzo, ignorando totalmente che quel piccolo spazio vitale che si lascia attorno ad un albero è altresì essenziale per la sua sopravvivenza -poiché le radici sottostanti il terreno, assorbono tanta linfa grezza quanta basta per nutrire il corpo di un albero. Come può avvenire questo se al posto del terreno c'è solo calcestruzzo? Ovviamente, non ci meravigliamo che il sindaco, nonché assessore all'ambiente, non sappia nulla di quanto accaduto, nonostante l'ingegnere Franco Dimiccoli dica altro! Questi afferma che la -maldestra- colata di calcestruzzo è stata concordata e autorizzata dall'ufficio traffico del comune di Barletta. La mano destra che non sa cosa fa la mano sinistra o una mano che lava l'altra? Noi, come gruppo di Coalizione Civica (e con noi tantissime e tantissimi cittadin*) non ci accontenteremo mai delle semplici scuse, disco rotto delle amministrazioni Cannito, non ci accontenteremo delle giustificazioni fatte ricorrendo alla retorica del "buon padre di famiglia".
Noi vogliamo di più: pretendiamo che il sindaco faccia il sindaco - non l'influencer sui social mentre la città cade a pezzi-, che assolva al proprio compito di supervisore del patrimonio comune, che ciascun responsabile di questo gesto si assuma le responsabilità e paghi senza demandare ad altri le proprie responsabilità, che si tenga fede alla mozione consiliare da noi presentata e approvata (con il voto favorevole dello stesso Cannito) il 28 luglio in merito al "contrasto dei cambiamenti climatici" con la quale si impegnava l'amministrazione tutta ad attuare politiche volte allo sviluppo del verde urbano, sfruttando inoltre - a favore di tutte e tutti gli abitanti di questa città- la legge "Un albero per ogni nato" del 14/01/2013, mediante la quale è stato istituito l'obbligo di piantare un albero per ogni neonato con lo scopo di incentivare gli spazi verdi urbani.
Peraltro, è la stessa Regione Puglia a venirci incontro negli ultimi giorni! Infatti, i comuni pugliesi che vogliono accrescere le aree verdi urbane possono (entro il 9 settembre) richiedere un contributo grazie al progetto "Alberi per il futuro 2023", ideato per la progettazione e l'esecuzione di interventi di realizzazione o riqualificazione di aree verdi al fine di migliorare la qualità dell'aria, mitigare gli effetti del cambiamento climatico (contrastando le ondate di calore, l'inquinamento e il degrado in città). È ora di recuperare il debito di salute che ognuno di noi sta pagando a causa di politiche ambientali scellerate portate avanti negli ultimi decenni! La gente è stanca di respirare aria insana; è inorridita nell'osservare le morie di pesci sulle spiagge "ecosistemi naturali"- perché il tratto di costa "potrebbe contenere veleni"- affermazioni gravissime fatte con una tranquillità disarmante!-; la gente è stufa di camminare per strade senza alberi, senza vita, fatte solo di cemento ed enormi palazzi. "Se andiamo avanti così, chissà, come si farà": forse siamo tutte e tutti noi un po' come quel ragazzo della via Gluck con la differenza che noi non vogliamo affatto rassegnarci all'idea di vedere la nostra città cadere in mano al cemento -più di quanto già non lo sia- e faremo di tutto per opporci a questa così miope visione di amministrazione del bene pubblico cittadino!»