Attualità
Alberi "cementati", Legambiente: «Al peggio non c'è mai fine»
La nota dell'associzione in seguito all'episodio di via Vittorio Veneto
Barletta - giovedì 17 agosto 2023
12.57 Comunicato Stampa
«Non serve scrivere fiumi di parole su come viene gestita la nostra città, la triste realtà è sotto gli occhi di tutti». Così, Legambiente sui propri canali social in riferimento all'episodio degli alberi "cementati" in via Vittorio Veneto nel corso dei lavori per la realizzazione del secondo fronte della stazione Bari-nord.
«Da pochissimi anni a questa parte abbiamo imparato che non c'è mai fine al peggio e quando pensiamo di averle viste tutte, quando pensiamo che non si può scendere più in basso di così, arriva il colpo da campione che ci mostra che c'è sempre margine per peggiorare le cose. Siamo sempre stati mossi da buoni propositi, critici ma mai distruttivi, sempre propositivi e collaborativi, ma ci sembra di avere a che fare con gente bipolare; programmiamo progetti e percorsi virtuosi con il dr Jekyll, ma ci ritroviamo nella realtà a fare i conti con mr Hyde. Si sarebbero potute realizzare mille passerelle amovibili, sistemi che garantissero il passaggio pedonale senza per questo far danno agli alberi, ma la scelta è coerente ed in linea a tutto il resto della gestione, la peggiore; un concentrato di premi nobel di superficialità e incompetenza».
«Da pochissimi anni a questa parte abbiamo imparato che non c'è mai fine al peggio e quando pensiamo di averle viste tutte, quando pensiamo che non si può scendere più in basso di così, arriva il colpo da campione che ci mostra che c'è sempre margine per peggiorare le cose. Siamo sempre stati mossi da buoni propositi, critici ma mai distruttivi, sempre propositivi e collaborativi, ma ci sembra di avere a che fare con gente bipolare; programmiamo progetti e percorsi virtuosi con il dr Jekyll, ma ci ritroviamo nella realtà a fare i conti con mr Hyde. Si sarebbero potute realizzare mille passerelle amovibili, sistemi che garantissero il passaggio pedonale senza per questo far danno agli alberi, ma la scelta è coerente ed in linea a tutto il resto della gestione, la peggiore; un concentrato di premi nobel di superficialità e incompetenza».