La battaglia di Canne su Rai Storia, ma i turisti dove sono?
«Dopo la puntata ci saranno ritorni economici sul territorio?»
venerdì 3 giugno 2016
iReport
«Lunedì 30 maggio, è andata in onda su Rai Storia (il canale tematico del servizio pubblico) la puntata "Annibale in Italia, nascita di una superpotenza". Canne, Puglia, 2 agosto 216 avanti Cristo. Per la quarta volta consecutiva Annibale sconfigge i romani. E quella di Canne è più di una battaglia persa, è l'annientamento di un'armata nella quale Roma ha investito gran parte delle sue risorse.
Con immagini e riprese girate direttamente nella Cittadella e con panoramiche mozzafiato a perdita d'occhio sulla pianura dell'Ofanto che fu teatro della vittoria di Annibale, la cronaca della battaglia è affidata a Cristoforo Gorno – cronista e conduttore - il quale, come un inviato nel mondo antico, ricostruisce il contesto nel quale si sono svolti i fatti. E, analizzando come Roma reagisce alla catastrofe, rivela che proprio Canne è un passaggio chiave nella costruzione di quella che diventerà la superpotenza del Mediterraneo. In un orario da prima serata, con interessante indice di ascolto in diretta, già il successo poteva dirsi assicurato: ma sono state le oltre 10.000 visualizzazioni in rete ed in tutti questi giorni successivi alla messa in onda a decretare, per l'ennesima volta, la "vittoria" mediatica di Annibale a Canne della Battaglia.
Domanda: ma quanti di questi telespettatori diventeranno turisti veri nella visita ad un sito archeologico tuttora lontano da una corretta e produttiva gestione integrata delle sue risorse come "attrattore turistico" del Polo Museale pugliese… E soprattutto senza un adeguato marketing territoriale, quel marketing fra istituzioni pubbliche e privata imprenditoria che sancisca la definitiva affermazione di Canne della Battaglia fra le mete non solo visitabili ma economicamente redditizie. Sarebbe peccato mortale, sarebbe un danno gravissimo sprecare l'ennesimo "regalo" di mamma Rai (dopo la puntata di Ulisse a cura di Alberto Angela su Rai 3) senza mettere a sistema un passaggio mediatico di questa portata. E perfino documentato come statistica misurabile del potenziale turistico dal quale Barletta nulla ricava ma tutto continua follemente e cocciutamente spende quanto a finanziamenti pubblici.
Oltre il mordi-e-fuggi delle camminate a piedi, vedi le Vie Francigene? Oltre gli annunci ad effetto? Oltre ai denari pubblici stanziati per spettacoli da vetrina politica e affidati a realtà fuori territorio: ben 50.000 euro? Oltre ai soldi del Comune e della Regione per una mostra su Annibale nel Castello di… Barletta: ben 105.000 euro? Chissà…
[Nino Vinella, Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia]
Con immagini e riprese girate direttamente nella Cittadella e con panoramiche mozzafiato a perdita d'occhio sulla pianura dell'Ofanto che fu teatro della vittoria di Annibale, la cronaca della battaglia è affidata a Cristoforo Gorno – cronista e conduttore - il quale, come un inviato nel mondo antico, ricostruisce il contesto nel quale si sono svolti i fatti. E, analizzando come Roma reagisce alla catastrofe, rivela che proprio Canne è un passaggio chiave nella costruzione di quella che diventerà la superpotenza del Mediterraneo. In un orario da prima serata, con interessante indice di ascolto in diretta, già il successo poteva dirsi assicurato: ma sono state le oltre 10.000 visualizzazioni in rete ed in tutti questi giorni successivi alla messa in onda a decretare, per l'ennesima volta, la "vittoria" mediatica di Annibale a Canne della Battaglia.
Domanda: ma quanti di questi telespettatori diventeranno turisti veri nella visita ad un sito archeologico tuttora lontano da una corretta e produttiva gestione integrata delle sue risorse come "attrattore turistico" del Polo Museale pugliese… E soprattutto senza un adeguato marketing territoriale, quel marketing fra istituzioni pubbliche e privata imprenditoria che sancisca la definitiva affermazione di Canne della Battaglia fra le mete non solo visitabili ma economicamente redditizie. Sarebbe peccato mortale, sarebbe un danno gravissimo sprecare l'ennesimo "regalo" di mamma Rai (dopo la puntata di Ulisse a cura di Alberto Angela su Rai 3) senza mettere a sistema un passaggio mediatico di questa portata. E perfino documentato come statistica misurabile del potenziale turistico dal quale Barletta nulla ricava ma tutto continua follemente e cocciutamente spende quanto a finanziamenti pubblici.
Oltre il mordi-e-fuggi delle camminate a piedi, vedi le Vie Francigene? Oltre gli annunci ad effetto? Oltre ai denari pubblici stanziati per spettacoli da vetrina politica e affidati a realtà fuori territorio: ben 50.000 euro? Oltre ai soldi del Comune e della Regione per una mostra su Annibale nel Castello di… Barletta: ben 105.000 euro? Chissà…
[Nino Vinella, Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia]