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Calcio
Raffaele Seccia: «Orgoglioso di essere qui, non vedo l’ora di cominciare»
Centrocampista centrale, si è diviso fra Canosa e Omnia Bitonto nell’ultima stagione
Barletta - martedì 1 settembre 2015
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Rizzi, Cantatore, Martinelli, Dicandia, Cifaratti, Sguera, Dipinto, Piazzolla e Difrancesco: questi i calciatori già messi sotto contratto dall'Asd Barletta 1922, a cui si aggiunge il nome di Raffaele Seccia. Ufficializzato nella giornata di giovedì, il classe '93 di origini barlettane nella scorsa stagione ha militato nel Canosa prima e nell'Omnia Bitonto poi. Cresciuto calcisticamente parlando nel settore giovanile del Barletta Calcio, torna all'ombra di Eraclio per difendere i colori della propria città e per rimpinguare ulteriormente la colonia di calciatori barlettani già presenti in rosa. Fra presente e futuro, il nuovo centrocampista biancorosso si presenta alla piazza.
Raffaele, dopo qualche anno torni a Barletta dalla porta principale. Sei un po' emozionato per questa nuova avventura?
«C'è tanta emozione, ma anche tanta determinazione. Essere dall'altra parte non può che essere motivo di orgoglio per me, soprattutto se sei cresciuto con questi colori e con il desiderio di giocare per la squadra della tua città. Darò il massimo e cercherò di ripagare la fiducia che la società ha riposto su di me, tornare qui a distanza di anni dalla porta principale è ancora più bello ed entusiasmante».
Quali sono le tue caratteristiche tecniche?
«Sono un centrocampista centrale adattabile a qualsiasi modulo. Ho una netta propensione per la fase difensiva, ma riesco a giocare anche in altre posizioni: in passato mi è capitato di fare anche il terzino per fare un esempio. Cerco di essere molto duttile».
Conoscevi già qualcuno all'interno del gruppo?
«Francesco Cormio e Antonio Palmitessa li conosco dai tempi del settore giovanile, mentre fra i senior ci sono Vincenzo Ladogana e Ruggiero Rizzi».
Come hai visto la squadra in queste prime uscite?
«La squadra l'ho vista molto bene, anche se abbiamo iniziato in ritardo rispetto agli altri e questo non può che essere uno svantaggio per noi. Il mister avrà a disposizione una giusto mix fra calciatori di esperienza e giovani, dobbiamo solo cercare di raggiungere quanto prima la quota salvezza e magari pensare successivamente a qualcosa di più importante come i playoff».
Raffaele, dopo qualche anno torni a Barletta dalla porta principale. Sei un po' emozionato per questa nuova avventura?
«C'è tanta emozione, ma anche tanta determinazione. Essere dall'altra parte non può che essere motivo di orgoglio per me, soprattutto se sei cresciuto con questi colori e con il desiderio di giocare per la squadra della tua città. Darò il massimo e cercherò di ripagare la fiducia che la società ha riposto su di me, tornare qui a distanza di anni dalla porta principale è ancora più bello ed entusiasmante».
Quali sono le tue caratteristiche tecniche?
«Sono un centrocampista centrale adattabile a qualsiasi modulo. Ho una netta propensione per la fase difensiva, ma riesco a giocare anche in altre posizioni: in passato mi è capitato di fare anche il terzino per fare un esempio. Cerco di essere molto duttile».
Conoscevi già qualcuno all'interno del gruppo?
«Francesco Cormio e Antonio Palmitessa li conosco dai tempi del settore giovanile, mentre fra i senior ci sono Vincenzo Ladogana e Ruggiero Rizzi».
Come hai visto la squadra in queste prime uscite?
«La squadra l'ho vista molto bene, anche se abbiamo iniziato in ritardo rispetto agli altri e questo non può che essere uno svantaggio per noi. Il mister avrà a disposizione una giusto mix fra calciatori di esperienza e giovani, dobbiamo solo cercare di raggiungere quanto prima la quota salvezza e magari pensare successivamente a qualcosa di più importante come i playoff».
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