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Calcio
Picci: «Vado via con dispiacere, ma ho dato il massimo con la maglia del Barletta»
L'ex attaccante biancorosso ai nostri microfoni dopo la risoluzione del contratto
Barletta - venerdì 13 dicembre 2013
17.50
Arrivato a Barletta in luglio come centravanti dei biancorossi edizione 2013/2014, squadra nata con l'obiettivo di arrivare "il più in alto possibile" o almeno al nono posto, in zona-playoff- che dir si voglia- in un campionato privo di retrocessioni, Antonio Giulio Picci è stato il primo a salutare la barca biancorossa, per volontà del club che ha virato le strategie societarie verso la linea verde e l'assenza totale di obiettivi. Da questa mattina l'attaccante barese ex-Brescia, 3 reti in 12 partite in biancorosso tra campionato e Coppa Italia Lega Pro, non è più un tesserato del Barletta Calcio. A poche ore dalla risoluzione del contratto, abbiamo raccolto il suo stato d'animo:«Potevamo fare meglio, ma purtroppo è andata così. Se il Barletta è però in questa condizione di classifica la colpa non è però dei singoli. Io ho dato il massimo in ogni giorno in cui sono stato a Barletta: la mia coscienza è pulita, ho fatto il massimo, poi si può sbagliare un gol, un passaggio, ma l'essenziale è sapere di aver dato tutto. Se sei terzultimo, cosa vuoi aspettarti? Che ti facciano applausi dalla tribuna?».
Un Barletta che in questa prima parte ha deluso, Picci questo non lo nasconde: «La critica dei tifosi ci sta tutta, ma non accetto che si dica che io ho creato tensioni: la dirigenza altrimenti avrebbe spiegato il perchè della risoluzione del contratto. Me ne vado ringraziando tutti, sono stato bene con i compagni, la tifoseria, la stampa e l'ambiente. Non voglio fare alcuna polemica, purtroppo per la classifica si è creata una certa situazione ed evidentemente la società ha preferito fare altre scelte».
La sensazione fondata è che all'attaccante barese seguiranno altri addii, in primis quelli di Pippa e Allegretti, "ufficialmente" infortunati ma in realtà ai margini dei piani societari: «Dopo questa settimana di allenamenti a parte- spiega Picci- io, Riccardo (Allegretti, ndr) e Pippa siamo rimasti un pò così. Abbiamo preso atto della situazione, del fatto che il club preferisce dare priorità alla crescita dei giovani, e abbiamo preso queste decisioni. Una volta che ti viene detto che i programmi non ti prevedono più, allora ti senti di troppo. Non è questione di fare panchina, quella l'ho già fatta».
Nessuna polemica da parte dell'attaccante barese, che tiene a ribadire il massimo impegno e ad augurare il meglio per il Barletta e i suoi ex-compagni: «Me ne sono andato con la massima serenità, senza rancore con nessuno. Anzi, voglio ringraziare il presidente Tatò per l'occasione che mi ha dato. Ho letto da qualche parte che io avrei spaccato lo spogliatoio, ma trovo queste voci prive di ogni fondamento, e i miei ex-compagni potranno confermarlo. E' giusto prendersi delle critiche se fai l'attaccante e non fai gol: si può sbagliare, ma so di aver dato sempre il massimo con la maglia del Barletta. Non penso che cambiando l'attaccante, cambi tutto in questa squadra: sono curioso di vedere se, come qualcuno dice, arriverà qualcuno al mio posto e farà 10-15 gol. Sarò contento per il Barletta e sarò il primo ad applaudirlo. Saluto con la massima serenità e auguro il meglio alla piazza e ai miei ex-compagni». Il futuro sarà probabilmente in serie D, a Matera: «Ora stacco la spina per due giorni, poi valuterò cosa fare. Non ti nascondo che devo pensare al futuro e ci sono tanti interessamenti dalla serie D».
(Twitter: @GuerraLuca88)
Un Barletta che in questa prima parte ha deluso, Picci questo non lo nasconde: «La critica dei tifosi ci sta tutta, ma non accetto che si dica che io ho creato tensioni: la dirigenza altrimenti avrebbe spiegato il perchè della risoluzione del contratto. Me ne vado ringraziando tutti, sono stato bene con i compagni, la tifoseria, la stampa e l'ambiente. Non voglio fare alcuna polemica, purtroppo per la classifica si è creata una certa situazione ed evidentemente la società ha preferito fare altre scelte».
La sensazione fondata è che all'attaccante barese seguiranno altri addii, in primis quelli di Pippa e Allegretti, "ufficialmente" infortunati ma in realtà ai margini dei piani societari: «Dopo questa settimana di allenamenti a parte- spiega Picci- io, Riccardo (Allegretti, ndr) e Pippa siamo rimasti un pò così. Abbiamo preso atto della situazione, del fatto che il club preferisce dare priorità alla crescita dei giovani, e abbiamo preso queste decisioni. Una volta che ti viene detto che i programmi non ti prevedono più, allora ti senti di troppo. Non è questione di fare panchina, quella l'ho già fatta».
Nessuna polemica da parte dell'attaccante barese, che tiene a ribadire il massimo impegno e ad augurare il meglio per il Barletta e i suoi ex-compagni: «Me ne sono andato con la massima serenità, senza rancore con nessuno. Anzi, voglio ringraziare il presidente Tatò per l'occasione che mi ha dato. Ho letto da qualche parte che io avrei spaccato lo spogliatoio, ma trovo queste voci prive di ogni fondamento, e i miei ex-compagni potranno confermarlo. E' giusto prendersi delle critiche se fai l'attaccante e non fai gol: si può sbagliare, ma so di aver dato sempre il massimo con la maglia del Barletta. Non penso che cambiando l'attaccante, cambi tutto in questa squadra: sono curioso di vedere se, come qualcuno dice, arriverà qualcuno al mio posto e farà 10-15 gol. Sarò contento per il Barletta e sarò il primo ad applaudirlo. Saluto con la massima serenità e auguro il meglio alla piazza e ai miei ex-compagni». Il futuro sarà probabilmente in serie D, a Matera: «Ora stacco la spina per due giorni, poi valuterò cosa fare. Non ti nascondo che devo pensare al futuro e ci sono tanti interessamenti dalla serie D».
(Twitter: @GuerraLuca88)
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