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Cosimo Puttilli, 20 anni dalla scomparsa e uno stadio che non gli fa onore
Ieri il ventennale, sullo sfondo resta una struttura inadeguata
Barletta - martedì 8 aprile 2014
13.47
Centouno anni fa, il 22 giugno 1913, nasceva a Barletta Cosimino Puttilli, popolarissima figura di atleta nella faticosa disciplina della marcia: campione di questo sport fra gli anni '30 e '40 fino al secondo dopoguerra, vincitore per due volte del titolo di campione italiano di marcia, persona schietta e simpatica, amico e confidente di Pietro Mennea, per il quale ha rappresentato il riferimento di partenza nella lotta al doping nello sport. Una carriera fatta di tante gioie sportive e personali, quella di Puttilli, anche contrastata durante i tristi quanto ruggenti anni del fascismo, quando il marciatore barlettano fu definito "un atleta di regime", appellativo che gli costò parecchio dopo la caduta e la fine della seconda guerra mondiale. Unico neo in una carriera lunga 18 anni, con l'unica amarezza della mancata partecipazione alle Olimpiadi del 1948 a Londra: esclusione dovuta, secondo alcune voci mai confermate ufficialmente, alla provenienza "meridionale" di Puttilli.
Ieri sono ricorsi i 20 anni dalla sua scomparsa. Sullo sfondo, cosa resta a Barletta di Cosimo Puttilli? Uno stadio a lui intitolato, massima espressione dell'attività sportiva di una città, unione di discipline che vanno dall'atletica al calcio. Una struttura, quella sita in via Vittorio Veneto, inaugurata nel 1970 e ristrutturata nel 1987, con l'approdo del Barletta Calcio in serie B. Oggi si parla del Puttilli come querelle infinita, necessitante di un placuit che porti al restyling e di autorizzazioni che diano lo "start". Più volte il sodalizio biancorosso, tanto attraverso comunicazioni ufficiali quanto ufficiose, aveva ammesso di confidare nella sensibilità della classe dirigente barlettana: sarà questa la volta buona?
Dalla gestione alla struttura, in attesa di necessari interventi di manutenzione per quanto concerne spalti e luci in particolare. Temi sempre presenti nei bandi avviati e mai conclusi dal Comune di Barletta negli ultimi anni. Rinvii su rinvii hanno caratterizzato la storia recente del "Puttilli". L'intitolatario dello stadio e Pietro Mennea hanno sempre lottato durante la loro carriera la costruzione di nuove piste per l'atletica, il miglioramento dell'impiantistica nelle scuole, l'educazione della gioventù allo sport. Chissà cosa ne penserebbe della struttura a lui intitolata sia il miglior modo per onorare il centenario Puttilli, scomparso nel 1994, ad 81 anni, primo a dare a Barletta la gioia di un titolo sportivo italiano?
(Twitter: @GuerraLuca88)
Ieri sono ricorsi i 20 anni dalla sua scomparsa. Sullo sfondo, cosa resta a Barletta di Cosimo Puttilli? Uno stadio a lui intitolato, massima espressione dell'attività sportiva di una città, unione di discipline che vanno dall'atletica al calcio. Una struttura, quella sita in via Vittorio Veneto, inaugurata nel 1970 e ristrutturata nel 1987, con l'approdo del Barletta Calcio in serie B. Oggi si parla del Puttilli come querelle infinita, necessitante di un placuit che porti al restyling e di autorizzazioni che diano lo "start". Più volte il sodalizio biancorosso, tanto attraverso comunicazioni ufficiali quanto ufficiose, aveva ammesso di confidare nella sensibilità della classe dirigente barlettana: sarà questa la volta buona?
Dalla gestione alla struttura, in attesa di necessari interventi di manutenzione per quanto concerne spalti e luci in particolare. Temi sempre presenti nei bandi avviati e mai conclusi dal Comune di Barletta negli ultimi anni. Rinvii su rinvii hanno caratterizzato la storia recente del "Puttilli". L'intitolatario dello stadio e Pietro Mennea hanno sempre lottato durante la loro carriera la costruzione di nuove piste per l'atletica, il miglioramento dell'impiantistica nelle scuole, l'educazione della gioventù allo sport. Chissà cosa ne penserebbe della struttura a lui intitolata sia il miglior modo per onorare il centenario Puttilli, scomparso nel 1994, ad 81 anni, primo a dare a Barletta la gioia di un titolo sportivo italiano?
(Twitter: @GuerraLuca88)
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