Disfida
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Cara Barletta ti scrivo

Che fine ha fatto la Fondazione Disfida di Barletta?

Una nota del giornalista Nino Vinella

«"Come l'araba fenice: che ci sia ciascun lo dice. Dove sia? Nessun lo sa..." L'antico proverbio popolare si adatta bene a quanto ascoltato in conferenza stampa per le anteprime sulla corrente rievocazione dalla viva voce dell'attuale sindaco Mino Cannito e dell'assessore alla cultura Oronzo Cilli sulla (tante, tantissime volte) preannunciata "Fondazione Disfida di Barletta". Che viene pure in questa occasione evocata (o rievocata?) come prossima ventura ma che, a ricordare col senno di poi, parte da abbastanza lontano e da scenari politico-amministrativi totalmente contrapposti...

È bene infatti fare memoria comune di quanto accadeva il 14 giugno 2016 ed esattamente riportato nel comunicato 33ti pizza di ufficiale da Palazzo di città, e che - cambiando opportunamente i nomi o mutandoli nella matrice di schieramento politico ed amministrativo - potremmo leggere tale e quale oggi come oggi...

"FONDAZIONE DISFIDA DI BARLETTA LAVORI IN CORSO": PRIMA RIUNIONE DEL COMITATO DI INDIRIZZO, VALUTAZIONE E GARANZIA. ESPERTI DI VARIA ESTRAZIONE (ANCHE L'EX MINISTRO BRAY) ALLA RICERCA DI UN MODELLO INNOVATIVO OLTRE IL LOCALISMO .

Questo il titolo della nota ufficiale dove si riferiva sull'avvenuto insediamento a palazzo di città del Comitato di indirizzo, valutazione e garanzia che, sulla base della delibera di Giunta comunale n. 49 dell'8 aprile scorso, "dovrà avviare la costituzione della Fondazione "Disfida di Barletta", definendo il soggetto giuridico a cui affidare il compito di valorizzare il celebre fatto d'armi caratterizzante l'identità storica della città".

Gli inquilini politici del centrosinistra al Comune di Barletta comunicavano: "Si avvia, così, un processo, destinato ad ampliarsi sul piano delle competenze, che punta a promuovere le opportune forme di partecipazione e alla concreta costituzione della Fondazione. Alla prima fase, legata a esperienze e a modelli giuridici e amministrativi diffusi, hanno offerto al sindaco Pasquale Cascella la disponibilità personale a far parte del comitato: Corrado Allegretta, ex presidente del Tribunale Amministrativo Regionale pugliese; Massimo Bray, già ministro per i Beni, le Attività Culturali e il Turismo, ex presidente del Consiglio di amministrazione della Fondazione "La notte della taranta" e attualmente direttore editoriale dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana; Nicola Corvasce, dirigente del servizio legislativo della Giunta regionale pugliese; Francesco Delzio, Direttore Relazioni Esterne, Affari Istituzionali e Marketing di Autostrade per l'Italia; Raffaele Fiore, avvocato e già sindaco della città; Carmelo Grassi, presidente del Teatro Pubblico Pugliese; Francesca Paola Napolitano, notaio; Patrizia Rutigliano, presidente della Federazione Relazioni Pubbliche Italiana (FERPI)".

Nomi e cognomi di rilevanza nazionale, come avrete letto... Ma da allora lasciati senza nessuna precisa operatività mentre ancora veniva puntigliosamente riferito: "Il Comitato opererà d'intesa con l'Amministrazione comunale di Barletta per la scelta delle forme di partecipazione, la definizione della struttura, degli scopi e delle modalità di funzionamento della Fondazione, individuando in particolare i contenuti essenziali di uno Statuto che possa essere sottoposto, entro la fine dell'anno, alla valutazione del Consiglio Comunale".

Quindi, già dal 2016 il percorso di lavoro per la Fondazione Disfida era stato molto ben delineato: "Con la successiva fase partecipativa, il cui carattere sarà definito sulla base degli elementi acquisiti dalla ricognizione in atto sui contenuti tecnici e giuridici, si punterà a una Fondazione che, con il coinvolgimento di enti pubblici e attraverso forme di partenariato, assolva al compito di ideare e organizzare eventi rievocativi, celebrativi e tematici che sostengano il valore storico e letterario della Disfida nel corso dell'intero anno, a partire dalla ricorrenza del 13 febbraio fin all'estate, così da richiamare anche l'interesse turistico verso il patrimonio storico, artistico, archeologico e monumentale di Barletta e del territorio circostante, con la consapevolezza di dover superare una visione localistica per recuperare il riferimento storico che l'evento della Disfida ha assunto per l'unità e l'identità della nazione".

Tutti concetti espressi e verbalizzati già da sei anni fa: "Nel corso del primo incontro di lavoro è emersa, tra la consapevolezza delle problematiche e l'ambizione delle potenzialità, l'esigenza di individuare un modello innovativo capace di mettere in rete esperienze diverse, non solo per massimizzare le risorse disponibili, ma per offrire un punto di riferimento caratterizzante e catalizzatore degli eventi culturali e creativi del Mezzogiorno, che guardi naturalmente al più ampio orizzonte nazionale ed europeo".

Perfino le stesse parole, a riascoltare le dichiarazioni del sindaco Cannito e dell'assessore Cilli, sono state usate dai diretti protagonisti. Ma che, al momento, restano "parole, soltanto parole fra noi" canterebbe Mina...».

Nino Vinella, giornalista
Comitato Italiano pro Canne della Battaglia ODV
Archeoclub d'Italia APS Sede storica di Canne della Battaglia
  • Disfida di Barletta
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