
La città
Via dei Muratori, il “regalo di Natale” del Comune: più divieti, meno diritti
La nota dell’imprenditore Aldo Musti
Barletta - giovedì 25 dicembre 2025
Comunicato Stampa
«Mentre in città si discute in Commissione Lavori Pubblici e in Consiglio comunale della mancata esecuzione di una sentenza del TAR (n. 81/2024) e dell'ennesima ottemperanza disposta con la sentenza TAR n. 1373/2025, in Via dei Muratori arriva puntuale un nuovo "regalo di Natale" per residenti, lavoratori e imprese: un divieto di sosta che restringe ulteriormente una strada già compromessa da anni». Così l'imprenditore Aldo Musti.
«Una decisione che appare tanto più incomprensibile se letta alla luce della storia amministrativa e giudiziaria di questa strada. Via dei Muratori è infatti interessata da mancati espropri previsti fin dal 2004, mai portati a termine, che hanno lasciato la carreggiata ridotta e penalizzata da occupazioni su aree di previsione e rispetto stradale. Aree che, per consolidato orientamento giurisprudenziale, non avrebbero più motivo di esistere nelle attuali condizioni, come riconosciuto anche da una recente sentenza del TAR specificamente riferita alla stessa via dei Muratori (Tar, Bari, n. 475/2023).
Eppure, invece di rimuovere le cause strutturali del problema – abusivi restringimenti, mancata attuazione degli strumenti urbanistici, inadempienze ultradecennali – i settori competenti scelgono la strada più semplice: scaricare i disagi su cittadini e imprese, limitando ulteriormente la sosta e penalizzando anche il parcheggio dei dipendenti delle attività presenti.
Un elemento particolarmente grave è rappresentato dalla fascia oraria del divieto: dalle ore 7.00 alle ore 17.00, esattamente coincidente con i turni di lavoro delle aziende operanti nella zona. Una scelta che di fatto impedisce ai lavoratori di utilizzare i parcheggi nelle ore diurne, mentre l'eventuale utilizzo notturno – che in passato poteva attenuare il disagio – oggi non è più praticabile, anche a causa della crisi economica locale e globale che ha ridimensionato o cancellato i turni notturni.
Il paradosso è evidente: un divieto di sosta già frettolosamente installato e poi rimosso lo scorso anno, viene oggi riproposto – con limitazioni di spazio e di tempo – senza che nulla sia cambiato, se non in peggio. Nessun ampliamento della strada, nessuna regolarizzazione delle aree, nessuna soluzione strutturale. Solo un nuovo cartello.
In un momento in cui l'Amministrazione è chiamata a dare risposte serie sull'esecuzione delle sentenze del TAR e sul rispetto della legalità urbanistica, colpisce la leggerezza con cui si adottano provvedimenti che incidono direttamente sull'organizzazione del lavoro e sulla vita quotidiana di residenti e lavoratori.
Via dei Muratori non ha bisogno di divieti-tampone, ma di scelte coraggiose e coerenti: attuazione degli espropri previsti, ripristino delle condizioni di legalità, tutela dell'interesse pubblico, non di singole esigenze private.
Perché la legalità non può essere applicata a intermittenza, né trasformarsi in un cartello piantato sotto Natale».
«Una decisione che appare tanto più incomprensibile se letta alla luce della storia amministrativa e giudiziaria di questa strada. Via dei Muratori è infatti interessata da mancati espropri previsti fin dal 2004, mai portati a termine, che hanno lasciato la carreggiata ridotta e penalizzata da occupazioni su aree di previsione e rispetto stradale. Aree che, per consolidato orientamento giurisprudenziale, non avrebbero più motivo di esistere nelle attuali condizioni, come riconosciuto anche da una recente sentenza del TAR specificamente riferita alla stessa via dei Muratori (Tar, Bari, n. 475/2023).
Eppure, invece di rimuovere le cause strutturali del problema – abusivi restringimenti, mancata attuazione degli strumenti urbanistici, inadempienze ultradecennali – i settori competenti scelgono la strada più semplice: scaricare i disagi su cittadini e imprese, limitando ulteriormente la sosta e penalizzando anche il parcheggio dei dipendenti delle attività presenti.
Un elemento particolarmente grave è rappresentato dalla fascia oraria del divieto: dalle ore 7.00 alle ore 17.00, esattamente coincidente con i turni di lavoro delle aziende operanti nella zona. Una scelta che di fatto impedisce ai lavoratori di utilizzare i parcheggi nelle ore diurne, mentre l'eventuale utilizzo notturno – che in passato poteva attenuare il disagio – oggi non è più praticabile, anche a causa della crisi economica locale e globale che ha ridimensionato o cancellato i turni notturni.
Il paradosso è evidente: un divieto di sosta già frettolosamente installato e poi rimosso lo scorso anno, viene oggi riproposto – con limitazioni di spazio e di tempo – senza che nulla sia cambiato, se non in peggio. Nessun ampliamento della strada, nessuna regolarizzazione delle aree, nessuna soluzione strutturale. Solo un nuovo cartello.
In un momento in cui l'Amministrazione è chiamata a dare risposte serie sull'esecuzione delle sentenze del TAR e sul rispetto della legalità urbanistica, colpisce la leggerezza con cui si adottano provvedimenti che incidono direttamente sull'organizzazione del lavoro e sulla vita quotidiana di residenti e lavoratori.
Via dei Muratori non ha bisogno di divieti-tampone, ma di scelte coraggiose e coerenti: attuazione degli espropri previsti, ripristino delle condizioni di legalità, tutela dell'interesse pubblico, non di singole esigenze private.
Perché la legalità non può essere applicata a intermittenza, né trasformarsi in un cartello piantato sotto Natale».
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