Bandiere della Disfida
Bandiere della Disfida
La città

Un anno di cultura. Nel 2015 c’è molto da fare

Dal ripristino della Disfida alle tante opere incompiute

Ripeterlo fino allo sfinimento forse servirà, un giorno: il sistema economico-turistico-culturale cui Barletta è indissolubilmente legata, richiede un'attenta programmazione per tempo degli eventi ponendo un discorso di 'sistema' dell'offerta. Anche quest'anno di cultura a Barletta è trascorso fra polemiche (molte), ma anche qualche segno di recupero di attività, interrotte da qualche anno. Naturalmente il riferimento è alla rievocazione della Disfida celebrata a febbraio e soprattutto a settembre, facendo seguito al ripristino, un po' annacquato del 2013.

La Disfida: evento centrale nell'identità cittadina collettiva, smorzato per diversi anni, anche se senza il certame cavalleresco, è stato un gradito ritorno, ma l'evento per funzionare, anche come richiamo di visitatori da fuori, necessita una giusta pubblicizzazione tempo prima. Non si discutono le valide, forse un po' miopi, motivazioni economiche, superate per quest'anno dal contributo dell'associazionismo. Su Canne della Battaglia, sito archeologico importantissimo, ancora in un insostenibile stato di abbandono, è passato un altro anno con tante parole e promesse ma con pochi fatti; l'Assessore alla cultura ci ha ricordato più volte dell'attivo interessamento del suo Settore all'annosa questione. Speriamo bene.

La cultura è anche estate barlettana, che definita come 'saltata a piè pari' quest'anno farà storcere qualche naso, ma dire che quei pochi eventi hanno suscitato non poche polemiche non è falso. Ricordiamo che da prima dell'estate si è fatto ricorso all'elenco elaborato dalla commissione capeggiata da Ugo Villani, selezionando le proposte del mondo associazionistico; in realtà tale graduatoria è ancora valida con progetti ancora da realizzare, cui magari sarebbe utile calendarizzare.

Tanti i temi al centro dell'attenzione, molti dei quali posti proprio dalle pagine di BarlettaViva, come l'ultimo importante successo dell'illuminazione della statua di Eraclio "ingabbiato", che speriamo venga liberato nei prossimi mesi come previsto, grazie al contributo dei privati: speriamo esperienza apripista per il futuro, per un settore non certo dalle finanze solide, consentendo la valorizzazione di un bene pubblico, in questo caso simbolo della città. Ormai consuete le stagioni teatrali e musicali del Teatro "G. Curci", che da qualche anno a questa parte presenta Cartelloni di un bel calibro artistico-culturale, portando nella nostra città artisti di livello nazionale e internazionale.

L'amaro in bocca lo lascia la mancata rivalutazione di contenitori culturali come la Cantina della Sfida; continuiamo a sognare il salvataggio dell'ex Distilleria, che non crolli del tutto. Ricordiamo che nel Piano triennale delle opere pubbliche, sono previsti circa 900mila euro per la messa in sicurezza del nucleo centrale. Qualche giorno fa dovrebbe essersi concluso l'iter previsto dall'avviso pubblico per l'affidamento della gestione dell'Incubatore dell'innovazione e della creatività, nell'area dell'ex opificio, sicuramente torneremo a parlarne molto presto. Annunciato un prossimo avviso pubblico per la gestione anche dell'Orto botanico. Se restiamo sulle urgenze di salvaguardia un pensiero va necessariamente rivolto all'ex convento Sant'Andrea, dove l'imponente struttura storica sta pian piano staccandosi dal lato del mare. Invece l'ex convento San Domenico, utilizzato solo in parte, richiede chiarezza dopo i tanti annunci iniziali. Nulla ancora è stato fatto per la collocazione della biblioteca, o anche delle cosiddette "aule-studio"; ricordo che tra poco si libera l'attuale Comando dei vigili urbani in via Municipio, che si trasferirà all'ex tribunale. La nuova sede dell'archivio di Stato presso l'ex convento di San Lazzaro, in via Manfredi, già ristrutturato, è ancora inutilizzata: lì la questione non è puramente legata al Comune.

L'istituzionalizzazione dei Regolamenti su Istituti di partecipazione, Unioni civili e Ius soli è già un buon segnale di apertura culturale e modernità civica. L'augurio per il 2015 è quello che la vita culturale cittadina si fondi sulla partecipazione e coinvolgimento di singoli, associazioni, Istituzioni e che si realizzino i desideri che vanno verso l'interesse comune.
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