Irene Pisicchio
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Politica

Tutta la verità di Irene Pisicchio: «Cascella asettico nei rapporti umani»

«Puerili e imbarazzanti le affermazioni della maggioranza»

«Le dichiarazioni ascoltate nell'ultimo Consiglio Comunale del 22 febbraio, in cui il Sindaco Pasquale Cascella ha presentato la sua nuova Giunta che mi vede esclusa, mi spingono a fare chiarezza con un mio intervento». Interviene la dott.ssa Irene Pisiscchio, già assessore all'ambiente del Comune di Barletta. «Premetto un ringraziamento rivolto a quanti, senza giri di parole, in quell'occasione (paradossalmente, esponenti dell'opposizione: i consiglieri Basile, Damiani, Cannito), hanno manifestato stima e incredulità per l'esclusione - continua la Pisicchio - riconoscendo il mio operato in qualità di Assessore alle Politiche della sostenibilità ambientale. Non posso che giudicare puerili e imbarazzanti le affermazioni ascoltate invece da taluno dai banchi della maggioranza, costretto dalla lucida analisi dell'opposizione a doversi giustificare per non aver dato seguito al mio mandato come Assessore artefice di un progetto di crescita della città.

Unico punto, come affermato anche dal Sindaco, portato realmente a termine sin qui dall'Amministrazione è rappresentato dall'introduzione del nuovo sistema di raccolta differenziata "porta a porta" partita dal 21% (al momento del mio insediamento) e che ha raggiunto e consolidato il 72% collocando Barletta tra le prime città della Regione Puglia con società pubblica. Mi auguro, per il futuro, non venga vanificato il risultato fin qui raggiunto in questi due anni e mezzo con la città. Sarebbe una grossa responsabilità che mi impegnerà a ritornare sull'argomento. Nonostante tutto, sono soddisfatta degli obiettivi raggiunti e di aver dato il mio contributo istituzionale con passione, senza farmi indebolire da chi, ogni giorno, non ha manifestato con equilibrio approvazione, né contribuito a creare intorno a me distensione e condizioni ideali per operare. Non intendo ripercorrere gli ostacoli contrapposti per giungere a tale risultato (un susseguirsi di dirigenti, carenza di personale negli uffici preposti, diffidenza nell'avviare il servizio, incapacità di recepirne politicamente l'obbiettivo, frenata da veti fuori logica ). Voglio invece ricordare il lavoro di sinergia con il dott. Giovanni Porcelli, l'ing. Nunzio Scarpati, i dipendenti del settore e dell'ufficio stampa comunale, il personale della Bar.S.A., in particolare Michele Lanotte e le donne al servizio operativo dell'igiene urbana, che non solo hanno creduto nell'idea progettuale ma l'hanno resa possibile con professionalità e dedizione.

Soprattutto, ringrazio i cittadini di Barletta che mi hanno accolto come loro Assessore (anche quelli che hanno avanzato legittimo disappunto in termini civili, valorizzando il confronto democratico) per l'accoglienza e per essersi resi protagonisti di traguardi impensabili. Traguardi pronti per essere superati con ulteriori miglioramenti nella raccolta dei rifiuti, lavoro che proprio in questo mese si stava concludendo e già annunciato durante la Commissione Ambiente. Non ultimo ringrazio la stampa per avermi dato spazio e sostegno proprio al compimento del 1° anno del Porta a Porta, il 13 ottobre scorso. Spesso capita, come in questo caso, di dover vedere interrompere le cose che funzionano solo per giustificare la logica della spartizione del potere. Una saga a cui non è stato estraneo anche lo stesso "partito politico" di cui sono stata espressione che si è difeso con balbettii incomprensibili, oggi chiari, nell'ultima assise, interrogato circa la mia esclusione.

Forza politica che, voglio ricordare, mi aveva chiesto la diretta partecipazione nell'amministrazione proprio per valorizzare quella "meritocrazia" di un tempo e che, oggi, diventa motivo di esclusione. Tutto chiaro! Una scoperta, quest'ultima, avvenuta durante l'ultima giunta, nel pieno imbarazzo, mentre poco prima si era svolto il tavolo politico sul rimpasto dell'esecutivo in cui si era di fatto già deciso il mio destino. Evidentemente anche con il benestare dei rappresentanti di quel partito che cinicamente aveva richiesto ed ottenuto da me, giorni prima, nuova disponibilità nel mandato. Non sono stati gli unici, a rendere palpabile l'imbarazzo della mia esclusione. A distinguersi non poco anche lo stesso sindaco Cascella, il quale sempre asettico nei rapporti umani, incalzato dall'opposizione durante il Consiglio Comunale non ha saputo andare oltre sterili frasi di circostanza, circa la "meritocrazia" ben interpretando il "manuale Cencelli".

Ho percepito - e credo sia davvero così - che le dichiarazioni dell'opposizione nell'ultimo Consiglio comunale non erano certo di circostanza o tanto meno di mera speculazione politica. In quanto obiettive, riferendosi a fatti tangibili, rimproverano a Cascella e altri l'aver negato il buon lavoro svolto a servizio della città interrompendo la continuità. E questo mi gratifica pienamente, come il sapere di aver fatto fino in fondo il mio dovere appunto fino a quell'ultimo incontro di Giunta del 4 febbraio. I lusinghieri ed eloquenti risultati del servizio di selezione e raccolta rifiuti "porta a porta", con la correlata riduzione dell'ecotassa, non sono l'unico obiettivo raggiunto contemplato nelle linee di mandato e di cui mi auguro non dover veder vanificato il risultato, fin qui raggiunto, in questi due anni e mezzo con la città.

Lascio quindi Barletta ad oggi con questi risultati raggiunti e con quelli che già a partire dai prossimi giorni vedranno la città protagonista. Infatti, dal 30 marzo al 1° aprile il Treno Verde di Legambiente sosterà a Barletta, nell'unica tappa pugliese del convoglio in viaggio lungo l'Italia per sensibilizzare e informare sugli effetti devastanti dell'inquinamento. Un evento significativo per la comunità di tutto il territorio, che ha scoperto l'attualità delle problematiche ambientali e la loro incidenza sulla salute pubblica. Per questo sono stata risoluta nel chiedere il coinvolgimento della città nel progetto di Legambiente, Ferrovie dello Stato e Ministero dell'Ambiente. Sono consapevole di aver dato impulso decisivo alla conferenza di servizi per chiudere positivamente il lungo iter dei procedimenti autorizzativi regionali necessari per l'ampliamento del depuratore, quindi consentito all'Ente di beneficiare, con la chiara assunzione di responsabilità politica attribuitami, di un cospicuo finanziamento per la bonifica della discarica di San Procopio, il posizionamento della boa di segnalazione alla condotta sottomarina, fondamentale ai fini della sicurezza della navigazione, una lacuna che risale sin dalla costruzione dell'opera nel 1986, ben 30 anni fa e mai posizionata.

Questi solo per citare alcuni esempi e non elencare noiosamente l'attività ordinaria che richiede identiche cautele e competenza, ed è comunque testimoniata dalle comunicazioni dell'Ente e della Bar.S.A. Il sistema adoperato per mandarmi a casa, come si dice in gergo, è l'espressione della migliore archeologia politica. In ultima analisi non ho voluto esprimere un risentimento fine a se stesso o accuse gratuite, ma riassumere un'esperienza che spero sia utile per invitare la classe politica e i rappresentanti delle istituzioni a riflettere sull'importanza di un cambiamento etico nei rapporti, sinonimo di maggiore efficacia dell'azione amministrativa e consenso.

A riflettori spenti, posso dire che il ricambio della giunta non è stato un cordiale congedo da un gruppo di lavoro. È questo un riflesso della crescita e dell'emancipazione dalla sfiducia nel passato che si voleva dimostrare alla città? È questa etica da giunta smart? Da più parti mi vengono, in ragione dell'esperienza acquisita, proposte nuove collaborazioni e sono oggetto di mia valutazione. Nuovi impegni professionali e politici, qualora accettati non vedranno venir meno la mia coerenza e dedizione. Rinnovo tutta la gratitudine alla città di Barletta, a tutte quelle persone che con lealtà e onesta hanno saputo condividere con me questo cammino di crescita della città attraverso gli obiettivi perseguiti con successo».
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