
Politica
Tragedia ferroviaria, «il profitto non vale quanto una vita»
Il parere di Forza Nuova Puglia; nel frattempo si attendono risposte dall'assessore ai trasporti Nunziante
BAT - venerdì 15 dicembre 2017
Comunicato Stampa
Anche Forza Nuova Puglia entra nel merito delle vicende giudiziarie legate al disastro ferroviario della tratta Andria - Corato del 12 luglio 2016. In una nota, Vito Nicola Bruno Cantacessi, Coordinatore di Forza Nuova per il Sud Italia, e Mimmo Carlucci, Coordinatore Regionale per la Puglia, stigmatizzano soprattutto la mancanza di sicurezza sulla tratta: «Secondo le indagini emerge un doppio filo di responsabilità che denota a carico di alti dirigenti del Ministero dei Trasporti una mancanza di controllo sulla sicurezza delle tratte ferroviarie e dall'altra viene contestato a Ferrotramviaria di aver risparmiato quasi 700mila euro sui lavori di modifica degli impianti e aggiornamento dei sistemi operativi che, secondo la Procura, avrebbero potuto scongiurare la tragedia, ed ancora di aver nascosto una ventina di incidenti avvenuti tra il 2012 e il 2016. Forza Nuova, rinnovando il proprio cordoglio per le vittime della strage, esprime viva preoccupazione per il trend tutto italico di noncuranza delle più elementari norme di sicurezza, e soprattutto per l'interesse a "fare cassa" e salvaguardare i profitti, a discapito della sicurezza degli utenti».
Per Vito Nicola Bruno Cantacessi, Coordinatore di Forza Nuova per il Sud Italia, e Mimmo Carlucci, Coordinatore Regionale per la Puglia, appare imprescindibile accertare le responsabilità di chi ha omesso di valutare i rischi sulla tratta Andria Corato e ha occultato episodi precedenti (chiari campanelli d'allarme ma totalmente inascoltato). «Non si può giocare al risparmio a discapito della vita dei viaggiatori, e al contempo chiediamo come mai chi deve vigilare a livello nazionale sulla sicurezza delle tratte non abbia pedissequamente monitorato il rispetto delle norme di prevenzione e di adeguamento dei programmi e degli impianti. Appare quanto mai assurdo che ignari viaggiatori abbiano viaggiato in assenza della necessaria sicurezza, e che siano stati addirittura nascosti altri incidenti, considerando che la tratta in questione collega l'hinterland barese al capoluogo pugliese, con dunque un notevole bacino di utenza e, dunque, dì potenziali vittime».
Nel frattempo in V commissione al consiglio regionale ieri mattina si è discusso della situazione del trasporto pubblico pugliese ed in particolare dei sostanziali rinnovi delle concessioni di gestione dei servizi di trasporto in scadenza, tra cui la concessione a Ferrotramviaria. Si esprime in merito la consigliera regionale M5S Grazia Di Bari: «Ho chiesto all'assessore regionale ai trasporti Antonio Nunziante se, alla luce dell'incidente ferroviario avvenuto il 12 luglio 2016 sulla tratta Andria-Corato, alla luce di tutti i disservizi che subiscono quotidianamente i viaggiatori, nonostante gli esiti delle indagini che hanno evidenziato la probabile distrazione di fondi regionali pari a 97 milioni (fondi che avrebbero dovuto essere utilizzati per la messa in sicurezza della tratta), ritenesse opportuno che la politica regionale revocasse o quantomeno sospendesse la concessione a Ferrotramviaria in attesa dell'esito dei procedimenti giudiziari. Ovviamente - prosegue Di Bari - non ho ricevuto risposta, ancora una volta l'assessore si è trincerato dietro l'obbligo di osservare i termini fissati dalla legge, pena la perdita di una quota dei fondi statali pari a 37 milioni. Il paradosso è che, non solo i problemi dei cittadini non interessano a questa maggioranza, ma paradossalmente sono disposti a mantenere in essere una concessione con Ferrotramviaria che ha, probabilmente, già distratto quasi 100 milioni di euro».
Per Vito Nicola Bruno Cantacessi, Coordinatore di Forza Nuova per il Sud Italia, e Mimmo Carlucci, Coordinatore Regionale per la Puglia, appare imprescindibile accertare le responsabilità di chi ha omesso di valutare i rischi sulla tratta Andria Corato e ha occultato episodi precedenti (chiari campanelli d'allarme ma totalmente inascoltato). «Non si può giocare al risparmio a discapito della vita dei viaggiatori, e al contempo chiediamo come mai chi deve vigilare a livello nazionale sulla sicurezza delle tratte non abbia pedissequamente monitorato il rispetto delle norme di prevenzione e di adeguamento dei programmi e degli impianti. Appare quanto mai assurdo che ignari viaggiatori abbiano viaggiato in assenza della necessaria sicurezza, e che siano stati addirittura nascosti altri incidenti, considerando che la tratta in questione collega l'hinterland barese al capoluogo pugliese, con dunque un notevole bacino di utenza e, dunque, dì potenziali vittime».
Nel frattempo in V commissione al consiglio regionale ieri mattina si è discusso della situazione del trasporto pubblico pugliese ed in particolare dei sostanziali rinnovi delle concessioni di gestione dei servizi di trasporto in scadenza, tra cui la concessione a Ferrotramviaria. Si esprime in merito la consigliera regionale M5S Grazia Di Bari: «Ho chiesto all'assessore regionale ai trasporti Antonio Nunziante se, alla luce dell'incidente ferroviario avvenuto il 12 luglio 2016 sulla tratta Andria-Corato, alla luce di tutti i disservizi che subiscono quotidianamente i viaggiatori, nonostante gli esiti delle indagini che hanno evidenziato la probabile distrazione di fondi regionali pari a 97 milioni (fondi che avrebbero dovuto essere utilizzati per la messa in sicurezza della tratta), ritenesse opportuno che la politica regionale revocasse o quantomeno sospendesse la concessione a Ferrotramviaria in attesa dell'esito dei procedimenti giudiziari. Ovviamente - prosegue Di Bari - non ho ricevuto risposta, ancora una volta l'assessore si è trincerato dietro l'obbligo di osservare i termini fissati dalla legge, pena la perdita di una quota dei fondi statali pari a 37 milioni. Il paradosso è che, non solo i problemi dei cittadini non interessano a questa maggioranza, ma paradossalmente sono disposti a mantenere in essere una concessione con Ferrotramviaria che ha, probabilmente, già distratto quasi 100 milioni di euro».
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