Scopertura delle stele in memoria di Giuseppe Marchitella, Savino Antonucci e Tommaso Capossele
Scopertura delle stele in memoria di Giuseppe Marchitella, Savino Antonucci e Tommaso Capossele
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Scopertura delle stele in memoria di Giuseppe Marchisella, Savino Antonucci e Tommaso Capossele

Pellicone: «Gesto doveroso per raccontare ai giovani l'altruismo dei nostri "eroi"»

Si è svolta oggi, nell'aiuola adiacente al Commissariato di Barletta, una cerimonia in onore dei caduti della Polizia Giuseppe Marchisella, Savino Antonucci e Tommaso Capossele.

Oltre al Questore all'evento hanno partecipato il Prefetto di Barletta Andria Trani, Rossana Riflesso l'Arcivescovo di Trani Barletta Bisceglie Leonardo D'ascenzo, il Sindaco di Barletta Cosimo Cannito, i familiari delle vittime e l'A.N.P.S. di Barletta.Il Questore Roberto Pellicone, prima di procedere allo scoprimento delle stele commemorative dei caduti, nel suo intervento, ha sottolineato l'importanza dell'evento, necessario per mantenere il ricordo e per tramandare l'impegno quotidiano della Polizia di Stato. Era doveroso, ha concluso il Questore, realizzare queste stele anche per raccontare alle giovani generazioni l'altruismo e l'alto senso del dovere dei nostri "eroi".

Giuseppe Marchisella

Venne ferito mortalmente il 21 Febbraio 1975 a raffiche di mitra durante una rapina all'interno dell'ufficio postale di Piazza dei Caprettari a Roma, dove era in servizio di sorveglianza ai valori. Quando i rapinatori fecero irruzione nell'ufficio postale la guardia Marchisella fu abbattuta con una raffica di mitra. Poi i rapinatori, facendosi scudo con il corpo del poliziotto, costrinsero il suo collega ad arrendersi. Dopo la rapina Marchisella venne ricoverato in ospedale dove morì il giorno successivo senza avere ripreso conoscenza. I rapinatori vennero arrestati nei giorni successivi e condannati all'ergastolo. Il capo della banda venne ucciso pochi anni dopo durante una rissa in carcere. La Guardia Marchisella lasciò i genitori, i fratelli e la giovane moglie, sposata da appena 20 giorni e in attesa di un figlio. La ragazza si suicidò pochi giorni dopo la morte di Marchisella.

Savino Antonucci

Morì il 20 Luglio 1988 nell'ospedale di Savigliano (TO) dove era ricoverato in seguito alle gravissime lesioni riportate in un incidente stradale avvenuto nei pressi di Fossano (CN). Intorno alle 11,30 del mattino l'agente Antonucci era stato impegnato insieme ad altri due colleghi nella scorta a un "trasporto eccezionale" e con loro stava facendo rientro a Torino quando la motocicletta sulla quale stava viaggiando ebbe una improvvisa sbandata che fece cadere rovinosamente a terra il giovane poliziotto. Nella caduta il corpo dell'agente Savino Antonucci fu sbalzato, finendo contro il guard-rail. I soccorsi furono immediati e l'agente Antonucci venne trasportato con un elicottero all'ospedale di Savigliano dove purtroppo morì poco dopo il ricovero.

Tommaso Capossele

Morì il 10 Luglio 2000 per le conseguenze delle ferite riportate l'8 luglio in un incidente stradale sull'autostrada A14 nei pressi Agro di Andria. L'Agente Scelto Capossele, Medaglia d'Oro al Valor Civile, insieme ad altri colleghi, era intervenuto sul luogo di un altro incidente stradale, quando la loro pattuglia, sulla quale gli agenti stavano ultimando i rilievi, venne investita da una autovettura che procedeva a forte velocità. Nell'impatto l'Agente Scelto Tommaso Capossele venne gravemente ferito, mentre gli altri due colleghi riportarono lesioni meno gravi. Le condizioni dell'Agente Scelto Capossele apparvero gravissime e venne trasportato all'Ospedale di Andria dove morì due giorni dopo. La famiglia acconsentì all'espianto degli organi. Era sposato.

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