Presentazione Fratelli d'Italia
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Politica

«Ricostruire tutto, senza paura», Fratelli d'Italia arriva a Barletta

Stella Mele: «Noi non ci proponiamo di ricostruire il centrodestra, ci proponiamo di costruirlo»

Liberi, onesti e decisi. Si definiscono così i nuovi Fratelli d'Italia barlettani che nella mattinata di oggi si sono presentati alla cittadinanza, andando a colmare così un vuoto nel panorama del centro-destra che aveva visto la formazione politica facente riferimento a Giorga Meloni e Maurizio Crosetto, assente ai nastri di partenza dell'ultima tornata amministrativa dopo aver raccolto un risultato esiguo alle elezioni politiche dello scorso febbraio (0,8% al Senato e 0,6% alla Camera).

Per presentare la nuova formazione politica sono giunti a Barletta il coordinatore regionale del partito Marcello Gemmato ed il coordinatore provinciale di Bari, oltre che futuro candidato alle primarie del centro-destra barese, Filippo Melchiorre. Al loro fianco, Stella Mele ex dirigente nazionale della "Destra" di Francesco Storace, fuoriuscita dal partito dell'ex presidente della Regione Lazio in predicato di confluire nella ricostituente di Alleanza Nazionale.

E' stata proprio la Mele la prima a prendere la parola spiegando i motivi della sua decisione, arrivata proprio per la volontà sua e degli altri che la seguiranno in questa avventura di "rinnovare una politica che oramai è diventata stantia, priva di entusiasmo". Proprio questo entusiasmo la Mele non lo riscontrava più nel suo ex partito di appartenenza da cui riconosce di aver ricevuto tanto in termini di esperienza e soddisfazioni ma di cui non condivide il voler rincorrere una "anacronistica e paradossale rifondazione di Alleanza Nazionale".

Spiegati i motivi che l'hanno spinta a lasciare la "Destra", la Mele è passata ad illustrare le tematiche che saranno privilegiate in questa nuova avventura politica, tematiche come quelle della difesa dell'identità nazionale e dell'indipendenza culturale italiana che fanno di Fratelli d'Italia l'unica formazione di centrodestra all'opposizione in parlamento. Venendo poi alle questioni di casa nostra, "la difesa e la valorizzazione di un territorio bellissimo come il nostro" sarà il cardine della politica di Fratelli d'Italia a Barletta, un partito che si porrà fortemente all'opposizione della giunta Cascella ma anche in posizione critica nei confronti di un centrodestra cittadino che ha "bisogno di distinguersi".

Esempio della posizione critica di "Fratelli d'Italia" nei confronti del centrodestra cittadino è la recente questione della trasparenza amministrativa del comune di Barletta, sulle cui lacune la Mele e Fratelli d'Italia rivendicano di aver tolto il velo e che a loro parere fa difetto anche ai consiglieri del centrodestra invitati a "rendere nota la propria dichiarazione dei redditi ed i propri curriculum vitae per distinguersi dal centrosinistra". Dopo la stoccata però arriva la mano tesa verso un centrodestra con il quale c'è volontà di dialogare ma che non si intende ricostruire, bensì costruire a partire dalle fondamenta.

Dopo la Mele è stata la volta del coordinatore provinciale di Bari Filippo Melchiorre, il quale ha posto l'accento sulla questione del rinnovamento di una classe dirigente che ha portato il centrodestra in Puglia a numerose e brucianti sconfitte. Proprio per questo motivo appare fondamentale il ricorso alle primarie per invertire la tendenza di candidature selezionate solo con il criterio della vicinanza ai leader. Melchiorre ha poi spiegato la propria volontà di condurre una battaglia contro i negozianti cinesi che agiscono in modo irregolare non rilasciando ricevute fiscali e utilizzando mano d'opera minorile. Pur nel massimo rispetto delle diversità ed anzi apprezzando "coloro i quali dall'esterno vengono in Italia per lavorare rispettando le regole del nostro Paese", per Melchiorre è "inconcepibile che ci sia chi non lo faccia e per questo motivo abbiamo allertato le autorità preposte ed il sindaco Emliano affinchè vengano predisposti controlli atti ad evitare il ripetersi di certi comportamenti".

L'ultimo a prendere la parola è stato il coordinatore regionale Marcello Gemmato, il quale battendo ancora una volta sulla questione del rinnovamento delle classi dirigenti ha sottolineato l'importanza delle primarie che sono state assunte come cardine nello statuto nazionale del partito. Gemmato ha ricordato come:" Nelle ultime liste PDL presentate alle politiche 2013 avevamo veline, persone di malaffare e non pugliesi, persone catapultate dall'esterno e completamente avulse dal territorio, senza contare che ovviamente non erano espressione della base. Per tornare a vincere dobbiamo tornare ad essere espressione dalla base come ben rappresentato dai comuni di Trani, Lecce e Terlizzi unici comuni dove ci sono state le primarie, cosa non avvenuta a Molfetta e Bisceglie dove si è infatti perso. Il caso terlizzese è ovviamente particolarmente rilevante vista la presenza di Nichi Vendola". La chiusura di Gemmato è ancora nel segno della ricerca della discontinuità, quella discontinuità che è il principio fondamentale per il quale Giorgia Meloni ha voluto staccarsi dal PDL comprendendo la deriva del berlusconismo e sentendo il dovere di intraprendere una nuova strada.

[Adriano Antonucci]
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