
Politica
Questione TARI a Barletta, l'intervento di Dario Damiani
Il capogruppo di FI: «Ottimo impegno da parte dei cittadini, ma costi ancora troppo elevati»
Barletta - giovedì 16 novembre 2017
11.31 Comunicato Stampa
Ineccepibili i chiarimenti tecnici ufficiali forniti dall'Amministrazione comunale, attraverso la nota dell'assessore Pansini e del dirigente Nigro, in merito alla correttezza del calcolo per la liquidazione della TARI, la tassa sui rifiuti. Nulla da obiettare, quindi, sotto il profilo tecnico; ma un tributo, in genere e nel caso specifico in quanto tassa particolarmente "antipatica", poiché relativa a un servizio notoriamente additato di inefficienza a fronte del costo elevato, non si può caratterizzare soltanto sotto il profilo strettamente tecnico: le modalità e la misura della sua applicazione risentono di scelte che sono anche politiche, non solo finanziarie. Sotto questo profilo, politico appunto, nessun chiarimento emerge dalla nota diffusa dal Comune.
E allora vorrei cogliere l'occasione offerta dalla polemica in atto in questi giorni a livello nazionale proprio per evidenziare un aspetto politico trascurato: da tempo come centrodestra abbiamo indicato una proposta in grado di ridurre del 25% l'importo della TARI a beneficio delle tasche dei cittadini che, nonostante gli ottimi risultati della raccolta differenziata, ancora non vedono un ritorno economico concreto a fronte del loro impegno assiduo. Come si potrebbe ottenere questo risparmio? Obbligando l'azienda Bar.S.A. a versare nelle casse comunali i ricavi che ottiene dalla vendita dei rifiuti e che ammontano a circa 2,3 milioni di euro.
Questa somma - nella quale includo anche qualche altro piccolo taglio a costi di bilancio non necessari - calcoli alla mano, si tradurrebbe in una riduzione del 25% della tariffa TARI per tutti i contribuenti barlettani. Una proposta che, purtroppo, continua ad essere ignorata e snobbata dall'Amministrazione, con la conseguenza che la TARI a Barletta sarà pure impeccabile sotto il profilo tecnico ma non lo è dal punto di vista "politico", nell'ottica dell'interesse pubblico a ricevere servizi al costo minore possibile. Come cittadini e contribuenti siamo rassicurati dalla correttezza tecnico-burocratica ma ciò non esime l'Amministrazione dall'impegnarsi nel valutare soluzioni che, come la nostra proposta dimostra, possono alleggerire e non di poco l'onere della tassazione comunale.
E allora vorrei cogliere l'occasione offerta dalla polemica in atto in questi giorni a livello nazionale proprio per evidenziare un aspetto politico trascurato: da tempo come centrodestra abbiamo indicato una proposta in grado di ridurre del 25% l'importo della TARI a beneficio delle tasche dei cittadini che, nonostante gli ottimi risultati della raccolta differenziata, ancora non vedono un ritorno economico concreto a fronte del loro impegno assiduo. Come si potrebbe ottenere questo risparmio? Obbligando l'azienda Bar.S.A. a versare nelle casse comunali i ricavi che ottiene dalla vendita dei rifiuti e che ammontano a circa 2,3 milioni di euro.
Questa somma - nella quale includo anche qualche altro piccolo taglio a costi di bilancio non necessari - calcoli alla mano, si tradurrebbe in una riduzione del 25% della tariffa TARI per tutti i contribuenti barlettani. Una proposta che, purtroppo, continua ad essere ignorata e snobbata dall'Amministrazione, con la conseguenza che la TARI a Barletta sarà pure impeccabile sotto il profilo tecnico ma non lo è dal punto di vista "politico", nell'ottica dell'interesse pubblico a ricevere servizi al costo minore possibile. Come cittadini e contribuenti siamo rassicurati dalla correttezza tecnico-burocratica ma ciò non esime l'Amministrazione dall'impegnarsi nel valutare soluzioni che, come la nostra proposta dimostra, possono alleggerire e non di poco l'onere della tassazione comunale.
Dario Damiani - Capogruppo Forza Italia
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