
La città
Pinuccio Fazio a Barletta e l'emozionante abbraccio con il questore Fabbrocini
I genitori di Michele, vittima innocente di mafia, morto a soli 15 anni, hanno incontrato i ragazzi della scuola "Fieramosca"
Barletta - lunedì 19 maggio 2025
12.04 Comunicato Stampa
Si è svolta oggi la seconda tappa delle giornate di sensibilizzazione e formazione contro ogni tipo di violenza dal titolo: "La Stanza Divina contro il disagio dei giovani". Il progetto, che oggi entra anche nelle istituzioni scolastiche, è la naturale prosecuzione de "La Stanza Divina", istituita nel Commissariato di Pubblica Sicurezza di Barletta, uno sportello di ascolto e supporto per la tutela delle vittime di reato e la prevenzione dei gesti suicidari, che, grazie al protocollo firmato tra la Questura della provincia di Barletta-Andria-Trani, l'associazione Divine del Sud, il Comune di Barletta, la Provincia Bat e l'Asl Bat, offre assistenza psicologica e legale gratuita a chi ne ha bisogno, in completo anonimato.
Ospiti dell'incontro odierno sono stati Pinuccio e Lella Fazio, genitori di Michele, vittima innocente di mafia, morto a soli 15 anni la notte del 12 luglio 2001, a Bari Vecchia, coinvolto per errore in una sparatoria tra i clan Capriati e Strisciuglio, a pochi passi da casa sua dove i genitori lo aspettavano per mangiare una pizza insieme.
Raccontare il disagio dei giovani attraverso esempi importanti è l'obiettivo di questo progetto "itinerante" e l'esempio di Pinuccio e Lella, vere e proprie istituzioni antimafia, è il più importante e prezioso per i giovani.
All'evento, moderato dalla Presidente regionale de "La Stanza Divina", avv. Agata Oliva, hanno preso parte il Questore della provincia Bat, dott. Alfredo Fabbrocini e il referente di Libera Puglia, Don Angelo Cassano. I saluti, infine, sono stati affidati al dirigente scolastico prof. Francesco Messinese e alla Presidente delle "Divine del Sud" cav. Francesca Rodolfo, nonché, promotrice del progetto.
Al termine dell'incontro, i coniugi Fazio e Don Angelo Cassano, accompagnati dal Questore BAT, dott. Alfredo Fabbrocini, e dal Dirigente del Commissariato di Ps di Barletta, dott. Pasquale Cusano, hanno visitato "La Stanza Divina" presso predetto presidio di Pubblica Sicurezza.
«20 anni fa era solo un commissario di polizia, adesso è questore - ha riferito Pinuccio Fazio, rievocando il primo incontro con Fabbrocini - Ricordo tutto di quel giorno. Era il 20 maggio e quel commissario alle sette meno un quarto del mattino venne e a casa per dirci che il questore di Bari voleva incontrarci perché avevano arrestato gli autori del delitto di mio figlio Michele».
Prosegue, senza sosta, l'impegno della Polizia di Stato a tutela della legalità, intesa in ogni sua forma.
Ospiti dell'incontro odierno sono stati Pinuccio e Lella Fazio, genitori di Michele, vittima innocente di mafia, morto a soli 15 anni la notte del 12 luglio 2001, a Bari Vecchia, coinvolto per errore in una sparatoria tra i clan Capriati e Strisciuglio, a pochi passi da casa sua dove i genitori lo aspettavano per mangiare una pizza insieme.
Raccontare il disagio dei giovani attraverso esempi importanti è l'obiettivo di questo progetto "itinerante" e l'esempio di Pinuccio e Lella, vere e proprie istituzioni antimafia, è il più importante e prezioso per i giovani.
All'evento, moderato dalla Presidente regionale de "La Stanza Divina", avv. Agata Oliva, hanno preso parte il Questore della provincia Bat, dott. Alfredo Fabbrocini e il referente di Libera Puglia, Don Angelo Cassano. I saluti, infine, sono stati affidati al dirigente scolastico prof. Francesco Messinese e alla Presidente delle "Divine del Sud" cav. Francesca Rodolfo, nonché, promotrice del progetto.
Al termine dell'incontro, i coniugi Fazio e Don Angelo Cassano, accompagnati dal Questore BAT, dott. Alfredo Fabbrocini, e dal Dirigente del Commissariato di Ps di Barletta, dott. Pasquale Cusano, hanno visitato "La Stanza Divina" presso predetto presidio di Pubblica Sicurezza.
«20 anni fa era solo un commissario di polizia, adesso è questore - ha riferito Pinuccio Fazio, rievocando il primo incontro con Fabbrocini - Ricordo tutto di quel giorno. Era il 20 maggio e quel commissario alle sette meno un quarto del mattino venne e a casa per dirci che il questore di Bari voleva incontrarci perché avevano arrestato gli autori del delitto di mio figlio Michele».
Prosegue, senza sosta, l'impegno della Polizia di Stato a tutela della legalità, intesa in ogni sua forma.