
Politica
Piano Casa e Zone B5, le opposizioni attaccano: «L’amministrazione accelera, ma il PUG è fermo al palo»
La nota firmata da Partito Democratico, Coalizione Civica, Lista Emiliano Sindaco di Puglia, MoVimento 5 Stelle, Partito Socialista, Italia Viva e Sinistra Italiana
Barletta - martedì 24 giugno 2025
17.50
«Apprendiamo con forte preoccupazione l'intenzione dell'amministrazione comunale di Barletta di portare in Consiglio Comunale, in tempi rapidissimi, provvedimenti urbanistici di grande impatto e rilevanza per la città, come il Piano Casa e le Zone B5». Così i rappresentanti di Partito Democratico, Coalizione Civica, Lista Emiliano Sindaco di Puglia, MoVimento 5 Stelle, Partito Socialista, Italia Viva e Sinistra Italiana.
«Questa improvvisa accelerazione desta molte perplessità, soprattutto se si considera che, invece della necessaria e seria programmazione urbanistica che dovrebbe concretizzarsi attraverso il PUG, tutto risulta bloccato. L'unico atto formale risale a una delibera di giunta del giugno 2024, in cui si prendeva atto di una bozza tecnica degli elaborati del Piano Urbanistico Generale, in vista della seconda conferenza di copianificazione. Da allora, il silenzio più totale. Ci chiediamo perché si vogliano attuare oggi provvedimenti tampone, frammentari e scollegati da una visione complessiva, piuttosto che lavorare all'approvazione di uno strumento urbanistico generale capace di rispondere alle vere esigenze di sviluppo e tutela del territorio. Temiamo che l'obiettivo reale sia quello di evitare la pianificazione strutturale, preferendo interventi parziali, immediati e privi di visione strategica. Questo, per una città come Barletta, è un danno che non possiamo permetterci: un'amministrazione è tenuta ad azioni lungimiranti e non a soluzioni tampone e approssimative, se davvero crede in una costruzione efficace di una città che guarda avanti».
«Questa improvvisa accelerazione desta molte perplessità, soprattutto se si considera che, invece della necessaria e seria programmazione urbanistica che dovrebbe concretizzarsi attraverso il PUG, tutto risulta bloccato. L'unico atto formale risale a una delibera di giunta del giugno 2024, in cui si prendeva atto di una bozza tecnica degli elaborati del Piano Urbanistico Generale, in vista della seconda conferenza di copianificazione. Da allora, il silenzio più totale. Ci chiediamo perché si vogliano attuare oggi provvedimenti tampone, frammentari e scollegati da una visione complessiva, piuttosto che lavorare all'approvazione di uno strumento urbanistico generale capace di rispondere alle vere esigenze di sviluppo e tutela del territorio. Temiamo che l'obiettivo reale sia quello di evitare la pianificazione strutturale, preferendo interventi parziali, immediati e privi di visione strategica. Questo, per una città come Barletta, è un danno che non possiamo permetterci: un'amministrazione è tenuta ad azioni lungimiranti e non a soluzioni tampone e approssimative, se davvero crede in una costruzione efficace di una città che guarda avanti».