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Parrucchieri e centri estetici, si riapre il 18 maggio

Arriva l'ok dalla Regione Puglia: il presidente Emiliano ha emesso un'ordinanza specifica

Ora c'è anche l'atto formale che segue l'impegno preso dinanzi alle categorie dai rappresentanti della Regione Puglia: dal 18 maggio potranno finalmente riaprire i saloni di parrucchieri e le attività di estetista come già annunciato sulle nostre pagine nel primo pomeriggio di ieri.

L'ordinanza esporrà le misure di prevenzione che le attività dovranno adottare tra cui l'obbligo dell'uso dei dispositivi di protezione individuale e il distanziamento minimo.

La notizia arriva direttamente da quanti hanno preso parte alla videoconferenza di ieri pomeriggio con i rappresentanti della Regione.

«Abbiamo da poco concluso la riunione con i rappresentanti della categoria del settore benessere e dopo aver discusso con il prof. Lopalco del protocollo da seguire per riprendere a svolgere le nostre attività in sicurezza, il consigliere del presidente Emiliano Domenico De Santis ha dato l'ufficialità a tutti noi della riapertura il 18 maggio» commenta l'hair stylist Salvo Binetti nel cui centro, nei giorni scorsi, lo stesso prof. Lopalco si era recato in sopralluogo per avere una visione più diretta dei luoghi e dell'organizzazione dei saloni di bellezza.

«Ringraziamo la Regione, il presidente Emiliano e il consigliere del presidente De Santis che insieme al prof. Lopalco hanno lavorato per la riapertura delle nostre attività. Finalmente potremo tornare a svolgere il nostro lavoro» conclude.

"Questa ordinanza è il frutto di un approfondito lavoro - ha detto Emiliano - Il professor Lopalco ha esaminato le proposte delle organizzazioni datoriali e sindacali, ha effettuato sopralluoghi tecnici nei centri estetici e di acconciatura e questo proficuo lavoro di squadra ha portato alle prescrizioni che consentiranno a questi esercizi di riaprire il 18 maggio nella massima sicurezza per operatori e i clienti".

Presenti all'incontro anche i rappresentanti di ANCI con il Presidente Domenico Vitto e Giuseppe Giulitto, CNA, CASARTIGIANI, CLAAI, CONFINDUSTRIA, CONFARTIGIANATO, CONFCOMMERCIO, CONFESERCENTI, CGIL, CISL e UIL, gli assessori Gianni Stea, Raffaele Piemontese, Sebastiano Leo, i Presidenti di Commissione Donato Pentassuglia e Filippo Caracciolo, il consigliere Michele Mazzarano, il consigliere del Presidente Domenico De Santis.

LE DISPOSIZIONI

a) gli esercenti devono rispettare, per quanto applicabili, le indicazioni per la valutazione integrata del rischio di venire a contatto con fonti di contagio in occasione di lavoro, di prossimità connessa ai processi lavorativi, nonché l'impatto connesso al rischio di aggregazione sociale anche verso "terzi" nonché le misure organizzative, di prevenzione e protezione, nonché di lotta all'insorgenza di focolai epidemici contenute nel documento INAIL (versione Aprile 2020 e successive) anche in considerazione di quanto già contenuto nei "Protocolli di condivisione" allegati al D.P.C.M. 26-04-2020 per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro stipulati tra Governo e Parti sociali;

b) gli operatori degli esercizi devono osservare le specifiche misure igienico-sanitarie previste dal presente provvedimento;

c) l'accesso ai servizi deve avvenire esclusivamente su appuntamento e non è consentita la presenza di altri clienti in sala d'aspetto;

d) gli esercizi devono adottare specifiche misure di sanificazione ambientale e degli strumenti di lavoro al fine di garantire la prevenzione del contagio da Covid-19;

e) deve essere garantita sempre la distanza minima di un metro fra un cliente e l'altro eventualmente presenti simultaneamente nel locale (tempo di ingresso e di uscita), indipendentemente dal fatto di indossare o meno dispositivi di protezione individuale;

f) deve essere incoraggiata la turnazione dei dipendenti in modo da lavorare in squadre fisse di operatori che siano sempre gli stessi per ogni turno;

g) devono essere assicurato un prolungamento dei giorni di apertura anche sospendendo i turni di riposo eventualmente osservati e devono essere estesi gli orari di apertura in modo il più possibile flessibile al fine di garantire la massima distribuzione degli appuntamenti.
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