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La città

“Noi il vostro debito non lo paghiamo”, mobilitazione al Comune

Collettivo Exit e Alternativa comunista contro l’austerity

Si è svolta ieri sera, nella zona antistante il Comune di Barletta, una mobilitazione che ha visto manifestare congiuntamente rappresentanti del Collettivo Exit e di Alternativa Comunista. La mobilitazione, intende lanciare delle richieste nei confronti del Comune di Barletta, di cambiamento nell'immediato, in particolare i rappresentanti della mobilitazione chiedono: "l'immediato annullamento delle delibere sull'aumento delle tasse e sulla svendita degli immobili e dei terreni pubblici; che il Comune riesca ad approntare un piano di riqualificazione e restauro dei suddetti immobili, sopperendo in questo modo alla grave mancanza di spazi sociali e culturali pubblici; che tale piano inoltre sia discusso con i soggetti sociali di competenza nella tutela dei beni comuni, escludendo così ogni qualsivoglia riferimento a lobby ampiamente rappresentate nel consiglio comunale; che il debito comunale, superante i 10 milioni di euro sia pagato da chi lo ha creato".

Abbiamo chiesto rispettivamente ad Alessandro Zagaria, rappresentate il Collettivo Exit e Michele Rizzi, rappresentante di Alternativa Comunista, ulteriori chiarificazioni sulle motivazioni della mobilitazione. Riportiamo qui di seguito i loro interventi:

«Abbiamo lanciato questa manifestazione contro i provvedimenti dell'amministrazione Cascella, ci sono oltre dieci milioni di debiti che vengono fatti pagare alle fasce più deboli della popolazione, attraverso l'aumento della TARES, dell'IRPEF, che va a colpire lavoratori, dipendenti e piccoli commercianti, per non parlare della svendita del patrimonio pubblico, di immobili e terreni, tra cui anche immobili "artistici" come l'ex convento di Santa Lucia, l'ex anagrafe. Non troviamo giusti tali rimedi, ci poniamo quindi anche in continuità in merito a quanto avvenuto in questi giorni, in cui si è parlato tanto di forconi, mentre noi che ci siamo recati sul posto durante le manifestazioni, vi abbiamo trovato disoccupati, precari, piccoli commercianti che subiscono gli effetti devastanti della crisi economica e dell'austerity che colpisce le categorie meno adeguate. Oggi si potrebbe uscire dalla crisi con politiche completamente antisistemiche».

«Oggi con Alternativa Comunista ed Exit abbiamo ritenuto indispensabile dire la nostra rispetto alle politiche di austerità del comune di Barletta. Riteniamo siano misure gravissime che vanno a colpire la parte più debole della cittadinanza. Quest'amministrazione di centro sinistra, come la precedente dovrebbe far pagare il debito a chi lo ha creato. Siamo attivi a sostenere una lotta che non è quella dei forconi, che invece si svolge a livello nazionale dove ci sono alte frange reazionarie. Pensiamo sia utile invece unire le legittime richieste di piccoli commercianti per saldarle a quelle di disoccupati, precari e lavoratori. Queste politiche di austerità del governo nazionale e di conseguenza di quello comunale, debbano invece dirottarsi verso il capitalismo, ovvero coloro che hanno creato debito pubblico e di bilancio. Oggi comincia la nostra mobilitazione che proseguirà nelle prossime settimane».
7 fotoAncora proteste sotto il Palazzo di Città
Manifestazione sotto il Palazzo di CittàManifestazione sotto il Palazzo di CittàManifestazione sotto il Palazzo di CittàManifestazione sotto il Palazzo di CittàManifestazione sotto il Palazzo di CittàManifestazione sotto il Palazzo di CittàManifestazione sotto il Palazzo di Città
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