Consiglio Comunale Alto Agosto 2013
Consiglio Comunale Alto Agosto 2013
Politica

La crisi politica in Consiglio comunale

Si è conclusa alle 23 la seduta consiliare

Era previsto sulla carta alle ore 15, l'orario d'inizio del Consiglio comunale di ieri pomeriggio, nel quale si doveva discutere della crisi politica in atto nell'Amministrazione Cascella. La seduta è iniziata poi con oltre un'ora e mezza di ritardo, e si è conclusa intorno alle 23. L'ordine del giorno, dopo le interrogazioni ed interpellanze consiliari, ha visto infatti lo svolgimento delle comunicazioni politiche del sindaco, al termine delle quali si è aperta in merito la discussione all'interno dell'assemblea. Gli altri punti all'ordine del giorno sono stati il riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio relativi alle rievocazioni della Disfida e alla Notte Bianca del 2012. Di seguito, la diretta integrale di Barlettalife.

Ore 23.02
Approvati all'unanimità gli emendamenti tecnici e la delibera di riconoscimento dei debiti fuori bilancio relativi alla Notte Bianca. Escono dall'aula le consigliere Damato G. e Catino per incompatibilità. Dopo l'ultima votazione, la seduta si conclude.

Ore 23.00
Il Consiglio approva all'unanimità dei presenti, gli emendamenti tecnici e la delibera di riconoscimento dei debiti fuori bilancio relativi alla rievocazione della Disfida (quest'ultima con l'astensione della consigliera Catino).

Ore 22.58
Interviene la consigliera Catina: "Noi la polemica politica la vogliamo fare. Condanniamo la politica che ha portato a questi debiti fuori bilancio. Ci asteniamo dal voto di questo emendamento".

Ore 22.50
Interviene il sindaco: "Mi rivolgo a utti i consiglieri che sono presenti: quando parlo di atteggiamenti istituzionalmente corretti, mi riferisco proprio a questi (alla presenza in aula ndr)".

Ore 22.48
Interviene il consigliere Alfarano: "Chiedo che i debiti fuori bilancio vengano portati in Consiglio comunale entro il 30 settembre".

Ore 22.42
Interviene il consigliere Cannito: "Ringrazio i consiglieri che sono rimasti in aula per questi provvedimenti. Deve essere registrata un'ulteriore sconfitta, rispetto alle affermazioni di prima. Sono stato criticato per aver dato alla maggioranza la possibilità di ricompattarsi, chiedendo 5 minuti di sospensione. Rimaniamo coerentemente in aula, ma questi provvedimenti dovrebbero essere approvati con la maggioranza. Ma così non è. Spero che da lunedì, dal prossimo Consiglio comunale, la maggioranza si ricompatti".

Ore 22.39
Interviene il consigliere Lanotte: "Si quantifichi l'attuale ammontare di tutti i debiti fuori bilancio, per uscire dalla politica dell'emergenza, altrimenti assisteremo sempre a questi fuggi fuggi (il riferimento è alle assenze in Consiglio comunale ndr)".

Ore 22.33
Interviene il consigliere Damiani per esprimere parere favorevole ai due provvedimenti, chiedendo di aggiungere nella delibera la possibilità che si possa accertare e ci si possa rivalere su chi ha creato questi debiti fuori bilancio, per errori o omissioni.

Ore 22.32
Interviene il consigliere Dicataldo, come presidente della commissione Affari Finanziari, sottolineando la necessità del riconoscimento di questi debiti fuori bilancio, provvedimento portato avanti all'unanimità in commissione.

Ore 22.30
Riprende la seduta. Sono presenti per la maggioranza solo 9 consiglieri (Lasala, Campese, Caracciolo, Damato G., Cascella, Ruta, Dicataldo, Maffione, Lanotte), più la presidente Peschechera e il sindaco Cascella. Sono presenti per le opposizioni, i consiglieri Catino, Cannito, Salvemini, Basile, Dicorato, Alfarano, Losappio, Damiani. In totale: 19 presenti, 14 assenti. Si procede agli altri punti all'ordine del giorno.

Ore 22.12
Il Consiglio viene sospeso per 5 minuti. Presenti per la maggioranza, al momento del voto, solo 10 consiglieri: Campese e Lasala, contrari alla sospensione; Caracciolo, Damato G., Cascella R., Ruta, Dicataldo, Damato A., Lanotte, Maffione, favorevoli alla sospensione. Il Sindaco si astiene.

Ore 22.03
Interviene il consigliere Cannito: "Chiedo alla maggioranza di essere presente in aula per condividere la discussione sui debiti fuori bilancio. Chiedo perciò una sospensione per 5 minuti". Sono presenti per la maggioranza solo i consiglieri Campese, Damato G., Cascella, Dicataldo, Damato A. Arrivano successivamente Lanotte, Ruta, Caracciolo, Maffione.

Ore 22.00
Il punto all'ordine del giorno si conclude con una presa d'atto.

Ore 21.46
Replica il Sindaco Cascella: "Debbo ringraziare tutti i consiglieri che sono intervenuti. Sono convinto che questo Consiglio sia servito, che questa riunione era dovuta, e che i cittadini abbiano capito molto. Non credo che Palazzo di Città possa essere interpretato come torre d'avorio. La gente la incontro, per strada, nelle scuole. Probabilmente non incontriamo gli stessi cittadini, perchè a me dicono cose diverse". "E' responsabilità del sindaco raccogliere le domande, e poi le risposte vanno costruite". "L'art. 49 della Costituzione parla di associarsi in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica. E' questo (il Consiglio comunale ndr) quindi il luogo dove misurarsi con la politica". "Ho detto che dobbiamo ritornare ad assumerci le nostre responsabilità, che l'Amministrazione nei suoi limiti cerca di dare le risposte possibili, che questo lavoro deve essere sostenuto per andare avanti. Dobbiamo liberare il campo dai luoghi comuni, liberarci da una certa ipocrisia, ed essere onesti con noi stessi. Una crisi politica è stata aperta, questa probabilmente ci è stata sin dal primo giorno. C'è evidentemente stato un mio limite, una mia incapacità forse nel non riconoscerla come tale. Oggi qui la crisi è stata riconosciuta. La maggioranza c'è, ma si è divisa, e non l'ha divisa il Sindaco. Sono sempre disponibile, ma questa maggioranza deve ricomporsi. Sono convinto che non si tratta di poltrone. Quando ho parlato di equilibri da ricalibrare e non da ribaltare mi riferivo proprio a come dobbiamo rapportarci tra noi. Se ho commesso errori, pagherò per primo. Io ho la volontà di superare questi errori, chiunque li abbia commessi. Se il centrosinistra ha grandi potenzialità, io sono al servizio di queste".

Ore 21.37
Interviene il consigliere Caracciolo: "Mi auguro che questa sera non abbiamo inaugurato la nuova moda di dire tutto e il contrario di tutto. Abbiamo però inaugurato il Consiglio delle anomalie. Dopo le comunicazioni del sindaco, avrebbero dovuto intervenire solo i capigruppo. Ma speriamo di non aver inaugurato il Consiglio delle inutilità, dove l'opposizione cerca di diventare maggioranza senza aver vinto le elezioni, e dove non arrivano proposte. Al di là della positività del dibattito, mi auguro che si riservi al Consiglio la discussione di proposte. Abbiamo assistito ad un centrodestra che si contraddice e ad interventi patetici del centrosinistra. Sono convinto che questo centrosinistra abbia delle grosse potenzialità. Nessuno dei consiglieri di maggioranza può rimproverare nulla in questo Consiglio, perchè tutti i provvedimenti dopo la discussione sono arrivati ad approvazione. Serve un filo conduttore più forte, e un'agenda politica più spedita. Mi auguro che si possano dare le risposte che la città merita".

Ore 21.30
Interviene il consigliere Alfarano: "Devo dare atto a Cascella, che ritengo una persona di alta competenza e responsabile, per quello che ha sempre detto sin dall'inizio". "Il documento politico è molto offensivo anche nei confronti degli assessori che hanno lavorato bene. In un quadro politico in cui la maggioranza fa l'opposizione, l'opposizione cosa deve fare? Presentare una mozione di sfiducia che non verrebbe votata?". "La maggioranza è brava a dire tutto e il contrario di tutto". "Possiamo vivere altri mesi di crisi? Le Giunte prima di 8 mesi fa erano tutte di vostra espressione". "Faccio un plauso all'assessore Caroppo per aver speso meno di 20mila euro per la Disfida. Ai tempi di Salerno, si arrivava a spendere per un convegno fino a 300mila euro". "Invito il sindaco ad accellerare e ad essere coerente".

Ore 21.19
Interviene la consigliera Catino: "Abbiamo rilevato una certa vacuità di questi interventi. Non siamo riusciti a capire nulla. La maggioranza ha eluso l'argomento, ma lo stesso ha fatto anche l'opposizione, ed anche il sindaco nel suo intervento. Chiediamo a lei, sindaco, le motivazioni del documento politico della sua maggioranza. Sembra che Barletta stia fronteggiando sempre gli stessi problemi, con le stesse persone, eccetto qualcuna. Una di queste è lei, sindaco, che è stato paracadutato qui. Questa Giunta si sta rivelando non molto produttiva. Siamo fortemente convinti che questo sia un problema di spartizione di poltrone. I primi problemi sono avvenuti al momento della nomina della Giunta, per poi cominciare a perdere i pezzi (Villani e Chieppa). Il suo errore, sindaco, è stato accettare il peccato originale: accettare la candidatura, con una maggioranza che presentava già le sue problematiche". Ai cittadini interessa solo che la macchina amministrativa funzione, che i servizi siano fruibili, che la politica sia al loro servizio e non schiava di interessi personali".

Ore 21.10
Interviene il consigliere Salvemini: "Tra la maggioranza è la Giunta non c'è dialogo. Sindaco, lei deve scendere da cavallo. Dopo 5 ore, cosa dobbiamo decidere? Votare una mozione?".

Ore 20.52
Interviene la consigliera Campese: "Non abbiamo firmato quel documento politico, che sembra più che altro una nota di doglianza, perchè riteniamo che questa amministrazione ha ereditato dal passato tanti e troppi problemi: dai debiti fuori bilancio ai contenziosi giudiziari. Il tutto con un bilancio di previsione approvato a novembre, con la spesa in dodicesimi. L'emergenza non è ancora finita. Abbiamo ancora debiti fuori bilancio. C'è ancora la tassazione da definire a livello nazionale"."Visto che abbiamo approvato a febbraio gli indirizzi di mandato, abbiamo detto che quel programma è da strutturare in un cronoprogramma per definire le priorità, e su quello darsi delle scadenze per una verifica puntuale dell'attività amministrativa. C'è una responsabilità collettiva da cui nessuno si può sottrarre". "Al momento della formazione della Giunta, siamo stati gli unici a sollevare la questione. Ma abbiamo comunque accettato la scelta, e abbiamo continuato ad avere un rapporto di lealtà". "Se il Sindaco dovesse decidere che i criteri di composizione della Giunta sono diversi, è chiaro che la nostra lista dovrebbe avere maggiore rappresentanza. Ma questo non è il problema centrale. Il problema è trovare sinergie giuste tra Giunta, consiglieri e forze politiche di maggioranza. In questi mesi, non tutto quello che si doveva fare è stato fatto, per responsabilità anche del tavolo politico, come nel caso Bar.S.A". "Abbiamo dissentito dalla critica alla costruzione. Oggi abbiamo sentito parlare di ricalibratura della Giunta. La Giunta va' completata, ma dobbiamo procedere spediti". "Per non dire che abbiamo perso tempo, noi dobbiamo uscire da questo Consiglio comunale con l'idea che dobbiamo dare risposte al più presto alla città".

Ore 20.41
Interviene il consigliere A. Damato: "Inizialmente non sapevo se intervenire o meno, ma poi qualche intervento mi ha tirato per i capelli". "Qualcosa si è inceppato, ma questo deve darci la forza per ripartire. Forse abbiamo smarrito quel senso del dovere, che oggi ci spinge però a non cedere". "Rispondo a chi mi ha direttamente chiamato in causa: Centro Democratico ha raccolto un consenso alle ultime amministrative tale da avere un consigliere, ci sentiamo degnamente rappresentati nell'amministrazione. In altri comuni, come Milano, ci sono stati assessori che non erano di quelle città, ma che hanno saputo svolgere al meglio il loro ruolo". "La politica può far vivere in stato d'assedio. I conti in politica non si fanno solo dopo 8 mesi. Rimane fermo il convincimento che siamo noi che aspettiamo noi stessi dietro l'angolo. Abbiamo il dovere di ripartire e di rigenerarci. Pretendiamo un confronto serio e motivato, certi che il giudizio finale appartiene e apparterrà solo ai cittadini".

Ore 20.36
Interviene il consigliere Losappio: "Questa crisi è sorta solo per un motivo: la maggioranza vuole le solite poltrone. Da parte dell'opposizione approfittare di questo momento è facile". Da una parte dite che non volete assessori e poltrone, dall'altra dite che l'amministrazione è da ricostruire. Ci stiamo prendendo in giro? Avete già fatto un accordo sottobanco? Sindaco, non chiedo le sue dimissioni, chiedo da lei risposte".

Ore 20.26
Interviene il consigliere Mazzarisi: "Quali risultati ha prodotto la sua Giunta, quella da lei definita politica e non partitica, che avrebbe dovuto definire tecnica. Lei definì 9 mesi fa la sua Giunta, una Giunta smart. Oggi provi a scendere tra la gente, e chieda qual è il gradimento della sua Giunta, e se hanno mai incontrato qualcuno degli assessori e se hanno mai avuto risposte. Analizzi con la città i 9 mesi di lavoro della sua Giunta. La città chiede se i suoi assessori hanno rispettato i suoi programmi: lavori pubblici, manutenzioni, ambiente. A distanza di 9 mesi, i cittadini per quanto tempo devono ancora attendere per avere i servizi nella 167?". "Sul porta a porta, i cittadini non dovrebbero essere preparati per tempo?". "Sulle politiche di bilancio, sarebbe meglio stendere un velo pietoso: dalla Tares all'approvazione bilancio di previsione. E poi c'è il nuovo bilancio di previsione da fare. Ci sono ancora nuovi debiti fuori bilancio che stanno emergendo". "La Giunta da lei preannunciata di alto profilo, in realtà di alto profilo non lo è mai stata". "Poniamo comunque ancora fiducia nei suoi progetti, proponendo un cambio di passo nell'amministrazione della città, ripartendo dalla programmazione amministrativa, stabilendone i tempi e le scadenze".

Ore 20.08
Interviene il consigliere Basile: "La collega Damato ha forse dimenticato che non stiamo parlando di crisi economica, ma della vostra crisi politica. Lei deve imparare a girare per la città, anziché fare l'artista della politica". Poi si rivolge al Sindaco: "Mi sembra che lei reciti a spada tratta, come sul palco di un teatro. Ci ritroviamo sempre a ripetere le stesse cose. Io non me la prenderei tanto con la sua maggioranza, quanto con lei. Ho apprezzato l'intervento della consigliera Cascella. La sua esperienza dovrebbe portarla a decidere se prendere una distanza netta dalla sua maggioranza o ad averne rispetto ed esserne il collante. Si sieda al tavolo della sua maggioranza, l'unione fa la forza". "Vuole iniziare, Sindaco, a sbattere i pugni sul tavolo". Il segnale forte che le dovrebbe dare è quello di riflettere seriamente sulle possibilità di continuare a portare la croce come Gesù Cristo verso il Calvario". "Questa guerra interna non so fino a che punto possa portare alla pace". "La politica è fatta di compromessi, di confronti, di risposte. Da parte sua non ho ascoltate risposte". "Cambiamo metodo. Propongo agli assessori di dimettersi in blocco, per dimostrare alla maggioranza e alla città, che non siete attaccati alle poltrone. E sarà poi il sindaco a valutare chi può meritare di essere riconfermato". Invito il sindaco ad abbassare gli scudi e a riprendere un percorso nuovo con la sua maggioranza".

Ore 19.43
Interviene la consigliera Damato: "Vorrei rassicurare i consiglieri di opposizione che richiamano alle idi di Marzo, qui nessuno pugnalerà il proprio Cesare. Mi rivolgo al sindaco dicendo che il consiglio comunale è un luogo insolito per discutere assetti interni alla maggioranza, è vero il sindaco ha fatto un'operazione di trasparenza di cui siamo orgogliosi, ma si sono scavalcati i luoghi più opportuni a questo. Sindaco, noi ci vediamo poco, i cittadini la vedono poco, sommessamente le consiglio di camminare un po' di più per le strade della città, perchè capirebbe le ragioni che spingono i segretari dei partiti a esprimere quelle perplessità racchiuse nel documento. I cittadini vogliono sapere cosa accade nelle stanze dei palazzi e lo chiedono ai segretari che li rappresentano. Il segretario del PD rappresenta oltre 10mila elettori, i partiti non sono qualcosa di estraneo ma un mezzo con cui far funzionare la democrazia. I partiti sono le parti della società con le quali si dovrebbe sempre dialogare, perchè la rappresentano. Sindaco la ringrazio per averci dato la possibilità di fare una discussione franca, non accetto però inviti alla polemica, come consigliere comunale devo discutere della risoluzione dei problemi della città e non quelli interni alla maggioranza. Sindaco, abbiamo prodotto troppi pochi atti, è vero, ci siamo insediati da poco ma 8 mesi in realtà non sono pochi, sono più dei famosi 100 giorni. Fino ad ora il consiglio comunale è stato solo il luogo delle ratifiche, si è ratificato il bilancio ma non si è contribuito a metterlo su. Questo non è il luogo delle ratifiche, non è il luogo delle polemiche. Noi non siamo disponibili a litigare, l'organizzazione della squadra di governo spetta alla colazione. Lei, sindaco quando arriva a palazzo di città, vede le saracinesche chiuse, a dispetto di quanto dice qualche giornalista non barlettano compiacente, e lei deve prendere atto di questo, caro sindaco il commercio è in ginocchio, bisogna fare qualcosa. La 167 è abbandonata, e l'amministrazione non fa nulla per rimediare a tutto ciò. Abbiamo convinto la gente a credere in noi e alla speranza che il sindaco rappresentasse discontinuità rispetto al passato. Non ci aspettiamo un sindaco superman ma nemmeno un sindaco chiuso nella torre d'avorio, sindaco si apra alla città. Noi e lei siamo reciprocamente dipendenti, e insieme siamo dipendenti dei cittadini. Abbiamo il dovere di non spettacolarizzare la riorganizzazione della squadra di governo. Cìè chi ha ironizzato sull'espressione "crisi costruttiva" Alcuni della sua squadra di governo non so chi rappresentano, se non i loro interessi di parte".

Ore 19.38
Interviene il consigliere Dicorato: "Reputo mortificante, cari consiglieri del centro-sinistra, parlare di aspettative personali o di partito. Il consigliere Lanotte mi ha rassicurato da questo punto di vista ma vi chiedo di dire alla città che non state facendo questo per le poltrone. Caro sindaco, quando lei è arrivato in questa città ha pensato di essere, un po' presuntuosamente, un domatore di leoni, ma forse avrebbe dovuto tracciare un po' di discontinutà. Può farlo adesso oppure sarà l'ora di terminare questa avventura".

Ore 19.27
Interviene la consigliera Cascella: "Per me non è questo il luogo dove risolvere le crisi politiche, qui si risolvono i problemi non si fanno volare gli stracci. Non può essere il consiglio comunale, l'unico luogo di incontro tra consiglieri e giunta, ci devono essere maggiori punti di incontro anche fuori dalle situazioni istituzionali. Se giunta e consiglieri non comunicheranno i risultati non arriveranno. Io sono stanca di rivolgermi a un passato di cui non ho fatto parte, ci sono responsabilità che dobbiamo assumerci. Quando un candidato sindaco accetta di farsi sostenere da partiti che si sono resi protagonisti di una stagione conflittuale conclusasi in uno studio notarile, un sindaco deve assumersi tutte le responsabilità del caso. Non si può poi adombrare l'idea che in consiglio ci siano portatori di interessi particolari e legati al passato, bisognava farlo prima, io l'ho fatto ma spesso sono stata inascoltata. Non è così che funziona, i processi vanno celebrati al momento opportuno e le scelte vanno fatte prima, non dopo quando bisogna governare. Noi del PD vorremmo sapere se il sindaco si fida dei suoi consiglieri di maggioranza perchè senza fiducia non si va da nessuna parte. Io sarò sempre con chi andrà contro coloro non rispettano la cosa pubblica. La scelta della sua persona da garanzie inequivocabili ma la sua gestione amministrativa è ritenuta poco incisiva, soprattutto nello sviluppo di alcune linee di mandato. La crisi non è una questione di postazioni, la richiesta di modulazioni viene da scelte che non hanno prodotto i risultati sperati, a cominciare dai criteri di scelta per comporre la giunta. Sono state fatte scelte iniziali rivelatesi poco felici, si è puntato su personalità di prestigio come Villani o Chieppa che poi si sono dimessi, queste sono scelte infelici. Avevamo fatto molte promesse, sull'approvazione del bilancio, sulla raccolta dei rifiuti, sui lavori di piazza Marina, sulla 167, avevamo progetti per ex distilleria e orto botanico ma non si sa nulla, sono problemi non risolti. I consiglieri ci hanno messo la faccia, hanno garantito che il progetto annunciato si realizzasse. Io vorrei tornare a dare risposte concrete a chi ci ha votato. I partiti hanno pensato che lei potesse essere la via di uscita ai problemi della città, abbiamo firmato un patto un anno fa e oggi le chiediamo di rinnovare questo patto, distinguendo chi chiede tornaconto da chi con lei è critico ma propositivo e cerca di portare il governo sulla strada del cambiamento e della democrazia. I partiti se chiamati in causa si prendono responsabilità. Facciamo di questa crisi un'opportunità e per farlo bisogna dare dignità e importanza ai partiti più forti dignitosi e organizzati. Bisogna dare più politica, non avere ostracismo per i rappresentanti dei partiti, c'è bisogno di avere alleati sinceri per ricominciare".

Ore 19.14
Interviene il consigliere Damiani: "Concentrerei l'attenzione sul motivo principale per il quale questo consiglio è stato convocato, ovvero la crisi politica. Il dibattito sta un po' scemando e lo ricondurrei sui binari della crisi politica. Io sono sempre stato un sostenitore dell'idea che i problemi politici vanno affrontati nella massima assise cittadina. Signor sindaco, attendevo il suo discorso per tracciare una linea. Lei ha fatto il punto della situazione, ha parlato di follia e amore come componenti fondamentali per fare il sindaco, ha parlato del mandato politico che lei ha avuto prima di essere eletto, ha parlato di riunione del centro-sinistra. Lei ha ricevuto mandato dal suo partito di riunire la sua coalizione ma si può dire serenamente che lei non ci è riuscito e non lo scopriamo oggi ma da luglio, dall'episodio dei franchi tiratori nell'elezione del presidente del consiglio comunale. La crisi oggi deve avere una sua soluzione, altrimenti questa città rimarrà nell'immobilismo. Si deve uscire di qui con un atto politico, non si può continuare con un tortuoso immobilismo, lei deve rendersi conto di questa situazione. Dal primo consiglio comunale, dalla dimissione del suo assessore di punta (Villani ndr) si evince che le cose non sono cambiate, diversamente da quanto aveva detto e la responsabilità è anche sua, perchè non conoscendo bene la situazione amministrativa di questa città, a noi arcinota, ha forse pensato di risolvere facilmente problemi che non è possibile risolvere. Vorrei sapere cosa significa nuovi equilibri da sistemare, vorrei capire se si copriranno solo i due posti di assessore vacanti o si effettuerà un rimpasto come la maggioranza chiede, lei deve essere chiaro. Se accetterà il rimpasto, allora la sua linea politica sarà debole come le altre. Non è vero poi, che con la crisi politica la sua amministrazione non si è fermata, perchè in questa città ci sono ancora tanti problemi da risolvere. Ancora una volta il centro-sinistra si è unito in campagna elettorale per far buon viso a cattivo gioco non mantenendo ciò che promette. Allora la maggioranza sia conseguenziale, si trovi una soluzione, sindaco la invito a rassegnare le dimissioni, se lei accetterà di tornare sui tavoli politici come chiede il consigliere Di Paola, se accetterà compromessi lei sarà perdente. Sarebbe auspicabile capire dal partito principale di maggioranza quali sono le sue idee, quali sono le sue intenzioni. Dopo gli interventi di tutti noi decideremo come regolarci e appronteremo se è il caso un documento politico che racchiude la nostra opinione".

Ore 19.04
Interviene il consigliere Di Paola: "Noi della Buona Politica non abbiamo firmato il documento per disconoscerla. Noi non abbiamo mai fatto mancare la nostra voce critica ed è questo l'elemento che noi vorremmo, accogliesse, signor Sindaco. Noi vorremmo che si creasse una squadra con delle professionalità ascoltando i partiti politici. Lamentiamo che nulla si è fatto per ripartire dopo episodi come quelli delle dimissioni degli assessori Villani e Chieppa. Siamo qui dopo 9 mesi a fare bilanci e dopo 9 mesi abbiamo il dovere di riferire ad elettori e cittadini quello che si è fatto e che si deve fare. Noi sindaco crediamo nel suo progetto, vogliamo continuare a sostenerla convinti che Barletta ha bisogno di amministratori capaci, responsabili e lungimiranti. I cittadini hanno diritto di avere una macchina amministrativa trasparente, hanno diritto di sapere chi fa cosa, superando la burocrazia che frena la macchina amministrativa. Ci sono criticità che devono essere risolte, il livello di disoccupazione aumenta e ci sono problemi importanti come quello affrontato in precedenza, quello dell'accesso al cimitero, problemi che vanno risolti immediatamente. C'è bisogno di maggiore confronto fra i partiti e lei, signor sindaco c'è bisogno urgente di tavoli politici nei quali discutere di come finalmente risolvere i problemi della città".

Ore 18.35
Interviene il consigliere Cannito: "Siamo di fronte ad un atteggiamento di netta sfiducia nei confronti del sindaco. E' kafkiano che il Sindaco si rivolga all'opposizione e non alla maggioranza. E lo si evince dai movimenti, e dallo sguardo. Sindaco, lei il confronto doveva averlo con la maggioranza. La situazione della maggioranza e dell'amministrazione è paragonabile ad un coma vigile, sin dal primo Consiglio comunale. Non c'è stata neppure la luna di miele. Sindaco, io non ho capito niente di quello che ha detto. E' una lite di condominio tra lei e una buona parte della maggioranza, secondo me ingiustificabile: la sento come rivolta a me". "Avrei voluto parlare di proposte, ma siamo costretti ad assistere ad uno spettacolo degradante per la politica. Opportune appaiono le doglianze della Cgil, sua sostenitrice elettorale". "Lei ha ignorato il documento che l'ha sfiduciato". "A quali conclusioni perverremo se non ci sarà un atto deliberativo e tutto rimarrà uguale a prima?". "Il teatrino dello psicodramma politico messo in scena, per cui i consiglieri di maggioranza sono i cattivi, è una presa in giro. Anche noi diciamo no all'immobilismo, ma temo che l'immobile sia lei. Se il cavaliere non è in sintonia con il suo cavallo, sarà prima o poi disarcionato. Le ricordo che non ha avuto più voti della sua coalizione". "Vedo un eccesso di continuità rispetto al passato". Cannito ripercorre i passaggi del documento politico e l'intervento di Sinistra Unita. "C'è una spaccatura nella maggioranza". "Mi rivolgo agli assessori: se io fossi uno di voi, rimetterei il mandato. Essere attaccati in ogni modo e non dire nulla, vuol dire essere attaccato alla poltrona". "La patologia di questa amministrazione nasce dalla negazione delle primarie. Operazione per mettere fuori gioco i socialisti". Cannito parla del segretario provinciale PD Agostino Cafagna, come uno degli "ineffabili pupari", a riguardo delle mancate primarie. "Esiste un'incapacità certificata, sua e della sua Giunta, a risolvere i problemi della città. Come può lei amministrare la città per 5 anni con questi presupposti?". "Per coerenza e per prassi, lei, per esprimere una politica nuova, doveva venire qui con le dimissioni in tasca. Così lei avrebbe affrontato in maniera leale la sua maggioranza. Non ne ha avuto il coraggio". "Chieda aiuto al compare Boccia, che ha battezzato la coalizione". "La sua amministrazione non è in grado di suscitare emozioni, tranne che nell'elite della sinistra barlettana". "Tragga le sue conseguenze, offra le dimissioni".

Ore 18.15
Interviene il cosigliere Lanotte: "Ha fatto bene il Sindaco a discutere pubblicamente la crisi politica. Con quel documento politico abbiamo voluto esternare il modo non idoneo di affrontare i problemi. Non so se i colleghi della maggioranza condividono ciò (il riferimento è all'intervento di Alfarano e alla battuta di Caracciolo). Mai abbiamo fatto mancare l'appoggio all'Amministrazione, per spirito di maggioranza abbiamo accettato anche compromessi a ribasso, come nella questione Salso. Non è una questione di poltrone. Non si ripeta più la attuale situazione di emergenza nell'assetto dirigenziale. E' un'eresia dire che ci sono dei problemi di rappresentanza? L'auspicio è che, dopo questa discussione, ci sia un confronto serrato, con lei nel ruolo di coordinatore e pater familias, per fare davvero sintesi. Perchè altrimenti continuerà una situazione bilaterale di non ascolto".

Ore 18.12
Il consigliere Caracciolo fuori microfono sottolinea ironicamente il discorso di Alfarano, considerandolo simile a quello di un membro della maggioranza.

Ore 18.10
Interviene il consigliere Alfarano: "Esprimo forte apprezzamento nei confronti della relazione del Sindaco, per aver mantenuto coerentemente la sua posizione". Alfarano chiede chiarimenti sui comportamenti conseguenti a questa discussione.

Ore 17.50
Interviene il Sindaco:

"Eravamo qui un mese fa per discutere delle linee programmatiche. Ci ritroviamo a ricominciare dal punto in cui ci siamo lasciati, ed erano già passati 8 mesi". "Siamo indotti a volgerci indietro (riferimento anche ai debiti fuori bilancio da approvare). Dobbiamo ancora farci carico di contenziosi giudiziari e pendenze finanziarie".

Sulle dimissioni di Chieppa: "Un atto politico che non esito a definire coraggioso".

In merito al documento politico della crisi politica, firmato da 4 delle 6 forze politiche di maggioranza: "E' avvenuto senza che l'amministrazione avesse avuto modo di mettere alla prova la sua visione, il suo progetto, le sue scelte". "Sconcerto e amarezza" nel leggere il documento. "Ma non avrebbe dovuto essere il consiglio del 10 febbraio sulle Linee programmatiche l'occasione del confronto politico?".

"Di fronte a una crisi aperta con un atto da cui ero politicamente e persino fisicamente escluso, e che non coinvolgeva nemmeno l'intera maggioranza, ho ritenuto ricominciare da quell'occasione mancata, da quella stessa sede (il Consiglio comunale ndr). Sbaglierebbe chi concepisse questo come un momento di scontro. E' invece un opportunità, un momento di verità". Cascella contrappone "trasparenza e confronto pubblico" a "provocazione, pettegolezzo, sensazionalismo".

Avevo assunto con la città, prima della campagna elettorale, l'impegno di riunire il centrosinistra". "Posso dirlo anche in termini più brutali: sono tornato a Barletta per servire la mia città, anche se la sedia dovesse scottare. Ma non sono attaccato alla poltrona".

"I problemi sono davanti a noi, tra risorse consumate, carenze strutturali di investimenti pubblici, liquidità utilizzata per l'ordinaria amministrazione, struttura amministrativa senza ricambio, contenziosi giudiziari aperti. Dobbiamo mettere in gioco noi stessi.

"Certo che ci sono equilibri da ricalibrare, ma non da ribaltare, se vogliamo liberarci dalle contraddizioni antiche e recenti, superare i paralizzanti conflitti, costruire una nuova classe dirigente, dispiegare ogni energia disponibile sul piano politico e sociale".

"In questo mese di crisi non ci siamo fermati, ma abbiamo continuato a lavorare, dal piano delle opere pubbliche al bilancio di previsione".

"Torno a ripetere quel che ho detto un mese fa, chiamando le forze politiche ad assumersi nuove e coerenti responsabilità", aiutandoci anche con proposte di esperienze e competenze a spostare in avanti il punto di incontro tra la politica e la società".

"E' possibile? Allora, ritroviamoci sulle migliori soluzioni per il progetto da perseguire con la serena coscienza di un solo limite: quello indicato da Norberto Bobbio alla "moralità dell'uomo politico" che "consiste nell'esercitare il potere che gli è stato affidato al fine di perseguire il bene comune"".

"Oltre non possiamo e non vogliamo andare. Certo è che non si comincia da zero".

Ore 17.30
Il consigliere Cannito illustra un'interrogazione su Canne della Battaglia, già resa nota alla stampa. Risponde l'assessora Caroppo, ricordando il recente sopralluogo congiunto di Comune e Sovrintendenza del 15 gennaio scorso, a seguito del quale la Sovrintendenza ha redatto una relazione nella quale si sottolinea l'insufficienza delle somme messe a disposizione dai due enti (Comune e Sovrintendenza) e degli spazi oggetto dei lavori. Caroppo sottolinea l'impegno dell'Amministrazione nel cercare di riottenere i finanziamenti regionali, persi per scadenza dei termini nel 2012, e per inserire nel bilancio di previsione 2014 800mila euro per il completamento dei lavori, ed un'altra cifra (non precisata) per l'avviamento del progetto di valorizzazione del sito archeologico. La consigliera Catino si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta, sottolinendo negativamente incertezza dei tempi previsti.

Ore 17.15
Interrogazione della consigliera Damato sullo stato dell'arte del piano comunale delle coste, in vista dell'ultimatum di 60 giorni fissato dalla regione Puglia. Risponde l'assessora Pelle, affermando che l'Amministrazione farà fronte a tutti gli adempimenti, che è in corso il dialogo con la Regione, e che sono stati interpellati i progettisti del Pug (Fuzio e Cervini) per verificare la coerenza dei due piani tra loro. La consigliera Damato si dichiara soddisfatta in parte, sottolineando positivamente il fatto che sarà scongiurato il commissariamento, ma chiedendo chiarimenti sulla regolarizzazione formale dell'incarico di tecnico progettista del piano e i tempi successivi di approvazione in Giunta, in vista anche dell'avvicinarsi della prossima stagione balneare.

Ore 17.12
Interrogazione del consigliere Cannito sul progetto di rimodulazione del traffico per l'incrocio via Foggia-via Violante-via Parrilli-via Regina Margherita, alla quale risponde l'assessora Pelle rassicurando sull'impegno in tal senso. Cannito si è ritenuto soddisfatto dalla risposta.

Ore 17.10
La mozione viene approvata quasi all'unanimità, con la sola astensione del consigliere Losappio.

Ore 17.00
Il consigliere Calabrese chiede che in attesa che vengano installate le telecamere, i cancelli del cimitero rimangano aperti.

Ore 16.55
Intervengono sul tema della mozione i consiglieri Damiani, Mazzarisi, Cannito.

Ore 16.52
Una persona tra il pubblico si rivolge ad alta voce al Sindaco, sostenendo di non essere stato ricevuto per un colloquio, ma gli rivolge poi frasi minacciose, e viene allontanato da un vigile urbano presente. Successivamente, il consigliere Basile interviene per esprimere solidarietà al Sindaco.

Ore 16.50
Interviene l'assessore alla Manutenzione Dipalo, sostenendo che c'è stata l'attenzione dell'amministrazione, e che si sta lavorando sui tempi dei lavori di sistemazione.

Ore 16.45
Alla mozione del consigliere Caracciolo, risponde la dirigente Dipalma, ripercorrendo la risposta ufficiale dell'Amministrazione, già resa nota nei giorni scorsi.

Ore 16.42
Entra in aula il Sindaco Cascella.

Ore 16.40
Il consigliere Caracciolo illustra una mozione sugli accessi al Cimitero, chiedendo il ripristino di una situazione di efficienza.

Ore 16.37
Il consigliere Losappio interviene, ponendo il problema del solito ritardo nell'inizio dei Consigli comunali, per risolvere il quale a suo giudizio sarebbe necessaria una modifica dello Statuto

Ore 16.36
La presidente Peschechera dichiara aperta la seduta del Consiglio Comunale, con oltre 1 ora e mezza di ritardo. All'appello risultano 20 presenti, 6 assenti [Sciusco, Doronzo (giustificato), Campese, Santeramo, Bruno (giustificato), Ruta (giustificato), Dascoli, Basile, Dicorato, Alfarano, Piazzolla]. Entrano successivamente, la consigliera Campese, ii consiglieri Basile e Dicorato, il consigliere Alfarano, la consigliera Piazzolla, e il consigliere Ruta.

Ore 16.15
Il Sindaco arriva a Palazzo di Città, assieme al segretario provinciale PD, Agostino Cafagna.
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Diretta a cura di:

Edoardo Centonze
Adriano Antonucci

Ordine del giorno
:
  1. Interrogazioni e interpellanze (ex art. 54 del vigente Regolamento del Consiglio Comunale);
  2. Comunicazioni del Sindaco;
  3. Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio relativi alla rievocazione della Disfida - ai sensi dell'art. 194, comma 1, lettera e), del Testo Unico degli Enti Locali;
  4. Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio relativi alla Notte Bianca della Disfida - ai sensi dell'art. 194, comma 1, lettera a) ed e), del Testo Unico degli Enti Locali.
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