Scuola e Lavoro
La CGIL manifesta contro il licenziamento di 500 operatori nel sanitario
Chiesto un incontro con il prefetto Sessa. Indetta raccolta firme per dire no ai tagli
Barletta - lunedì 8 agosto 2011
Evitare la crisi del sistema sanitario pugliese. Questa la ragione della manifestazione che venerdì ha visto raccogliersi numerosi davanti la prefettura, in piazza Mons. Damato, addetti al lavoro e rappresentanti del sindacato. In gioco 500 posti lavoro (ben 73 della Asl BT) tra dirigenti medici, sanitari, tecnici, professionali e amministrativi. I cittadini si erano accorti ormai da tempo lo stato di crisi in cui versa la sanità regionale, reso ancor più tragico dall'approvazione dell'ultima manovra finanziaria da parte del governo nazionale che usando le parole del sindacato: "ha voluto affondare definitivamente le procedure di stabilizzazioni pugliesi, mentre quelle delle altre regioni sono salve".
Scopo della manifestazione, inoltre, ottenere un incontro con il prefetto della provincia BT dott. Sessa e l'impegno di sollecitare il governo nazionale ad adottare urgenti ed immediati provvedimenti attraverso lo strumento della deroga, per scongiurare i licenziamenti in atto a salvaguardia dei livelli essenziali di assistenza sanitaria per la tutela della salute dei cittadini. Nel corso della mattinata è stata avviata anche una raccolta firme per mantenere in servizio, a tempo indeterminato, tutti e 73 i dirigenti della ASL BT, che quasi sicuramente avranno diritto ad un risarcimento che ricadrà sulle tasche dei comuni cittadini.
La CGIL fa inoltre sapere che continuerà a mobilitarsi assieme ai lavoratori, ai pensionati ed ai cittadini proseguiranno attraverso iniziative di presidi, sit-in, richieste di incontro con i vari prefetti. "Per la nostra regione appare invece sempre più urgente proseguire su una strada di profondo risanamento e riqualificazione del sistema per anni asservito alle tante logiche, ai tanti interessi, che nulla hanno a che fare con i diritti dei cittadini e degli operatori e che dovrebbero ormai fare parte di un armamentario della politica obsoleto e non rispondente alla efficace ed efficiente gestione di un bene universale e costituzionalmente sancito come è quello della salute", queste le dure parole del sindacato.
Scopo della manifestazione, inoltre, ottenere un incontro con il prefetto della provincia BT dott. Sessa e l'impegno di sollecitare il governo nazionale ad adottare urgenti ed immediati provvedimenti attraverso lo strumento della deroga, per scongiurare i licenziamenti in atto a salvaguardia dei livelli essenziali di assistenza sanitaria per la tutela della salute dei cittadini. Nel corso della mattinata è stata avviata anche una raccolta firme per mantenere in servizio, a tempo indeterminato, tutti e 73 i dirigenti della ASL BT, che quasi sicuramente avranno diritto ad un risarcimento che ricadrà sulle tasche dei comuni cittadini.
La CGIL fa inoltre sapere che continuerà a mobilitarsi assieme ai lavoratori, ai pensionati ed ai cittadini proseguiranno attraverso iniziative di presidi, sit-in, richieste di incontro con i vari prefetti. "Per la nostra regione appare invece sempre più urgente proseguire su una strada di profondo risanamento e riqualificazione del sistema per anni asservito alle tante logiche, ai tanti interessi, che nulla hanno a che fare con i diritti dei cittadini e degli operatori e che dovrebbero ormai fare parte di un armamentario della politica obsoleto e non rispondente alla efficace ed efficiente gestione di un bene universale e costituzionalmente sancito come è quello della salute", queste le dure parole del sindacato.