Associazioni
L'associazione 3Place in campo per la pulizia del molo dei pescatori
166 kilogrammi di rifiuti raccolti
Barletta - martedì 28 maggio 2024
17.47
«Stamattina abbiamo svolto un'azione di cleanup presso il Molo dei Pescatori a Barletta in compagnia delle associazioni Retake Barletta e Barletta Sportiva. C'era anche Leandro Olivieri, l'ingegnere romano fondatore del progetto How We Saved World, che sta girando in bicicletta l'Italia intera proprio per sensibilizzare sulla salvaguardia del Pianeta. Tutti insieme abbiamo ripulito una piccola parte della spiaggia, saranno stati 40 metri. Ed in poco più di un'ora abbiamo raccolto l'impossibile: 166 chilogrammi di rifiuti». Così i rappresentanti dell'associazione 3Palce.
«Tra i questi rifiuti spiccano: pneumatico, reti e corde da pesca, tessuti, plastica, polistirolo, un tavolo, lattine, bottiglie di vetro, mangianastri, scarpe antinfortunistiche, un assorbente, e tanto altro ancora. ️La cosa più triste è che sotto gli scogli c'erano strati su strati di rifiuti, accumulati chissà da quanti anni. La cosa più triste è che la maggior parte dei rifiuti raccolti proviene da attività di pesca: pezzi di cassette di polistirolo per il pesce, corde per attracco barche, e reti a non finire. La cosa più triste è che sono tutti rifiuti di derivazione umana. Noi oggi abbiamo fatto una vera e propria impresa. Ora sta a tutti e tutte prenderci cura di quel posto, e più in generale del nostro Pianeta. Non basta solo scrivere o dire che si ama il mare, servono le azioni (a tutti i livelli). Grazie a chi c'e' stato ed ha agito. Grazie agli operatori Barsa - Barletta Servizi Ambientali per il ritiro rifiuti e alla Lega Navale Barletta per l'ospitalità».
«Tra i questi rifiuti spiccano: pneumatico, reti e corde da pesca, tessuti, plastica, polistirolo, un tavolo, lattine, bottiglie di vetro, mangianastri, scarpe antinfortunistiche, un assorbente, e tanto altro ancora. ️La cosa più triste è che sotto gli scogli c'erano strati su strati di rifiuti, accumulati chissà da quanti anni. La cosa più triste è che la maggior parte dei rifiuti raccolti proviene da attività di pesca: pezzi di cassette di polistirolo per il pesce, corde per attracco barche, e reti a non finire. La cosa più triste è che sono tutti rifiuti di derivazione umana. Noi oggi abbiamo fatto una vera e propria impresa. Ora sta a tutti e tutte prenderci cura di quel posto, e più in generale del nostro Pianeta. Non basta solo scrivere o dire che si ama il mare, servono le azioni (a tutti i livelli). Grazie a chi c'e' stato ed ha agito. Grazie agli operatori Barsa - Barletta Servizi Ambientali per il ritiro rifiuti e alla Lega Navale Barletta per l'ospitalità».