
In ricordo del senatore Tatò, voce appassionata dell’istituzione della Provincia di Barletta-Andria-Trani
Lo ricorda Nardo Binetti, già segretario del Comitato di lotta Barletta Provincia
Dichiarazione di voto del senatore Tatò sul disegno di legge n. 2562 e connessi
"400.000 pugliesi nel territorio del Nord Barese e del Sud Foggiano attendono la realizzazione di un sogno che da centocinquant'anni oggi si può trasformare in realtà; potrei affermare un'intera etnia che affonda le sue origini in quella che era, un tempo remoto, chiamata Daunia.
Oggi nelle piazze, nelle strade, nei circoli, nei salotti, sui posti di lavoro, si attende trepidante il voto favorevole che questo illustre consesso vorrà dare alla VI Provincia pugliese.
Non posso tacere il lavoro svolto dai sindaci, dai parlamentari, da uomini di cultura, da religiosi, da operatori economici, dai circoli istituiti ad hoc per promuovere e sostenere il compimento di questa Provincia, da tutti i giovani e uomini già avanti negli anni, uomini che ormai non sono più tra i vivi.
Nelle ultime settimane ed ancor più in questi ultimi giorni l'attività si è resa frenetica. Nei programmi era previsto l'allestimento di decine di pullman pronti a giungere a Roma per sostenere e festeggiare l'evento; altri sarebbero giunti in treno o in macchina. È stata una fatica contenere le iniziative in atto; una ristretta rappresentanza è qui in Aula che ci osserva dai palchi. Ad essi tutti un vero ringraziamento ed un abbraccio fraterno!
Molto si è detto e si dirà di queste Province; si sono create alleanze, si temono tranelli e tradimenti, ignorando che al di sopra di ogni meschina operazione c'è la volontà politica di promuoverla. Su queste Province si può dire tutto e di tutto, si può scendere con dialettica sottigliezza nei particolari, tranne che non abbiano gli specifici generali requisiti.
In particolare sulla provincia di Barletta-Andria-Trani si è argomentato sul capoluogo ignorando che il disegno di legge, esplicitamente, al comma 4 dell'articolo 1 recita: 'Lo Statuto stabilisce quale delle tre città capoluogo è sede legale della Provincia' e al comma 5 dell'articolo 4: 'Lo Statuto stabilisce, altresì, le sedi e le modalità degli organi di Governo della Provincia'.
Il lavoro sarà lungo e proficuo, sotto la regìa del commissario di Governo che guiderà fino al 2008 le operazioni per l'attivazione della Provincia.
Ora, colleghi tutti, giunge il voto finale; maggioranza ed opposizione siano scevre da ulteriori esitazioni. L'istituzione di queste Province apre la strada alle tante altre che ne hanno fatto richiesta.
E già il Governo è all'opera per valutare i requisiti di altre otto Province (Sibaritide, Pollino, Bassano del Grappa, Sulmona, Avezzano, Venezia orientale, Castrovillari, Aversa e Melfi). La bocciatura anche di una sola di queste Province vorrà significare – come opportunamente ha affermato alla Camera, nella seduta del 29 ottobre 2003, il ministro Giovanardi – porre una pietra tombale per le altre!
Il Gruppo di Alleanza Nazionale, compatto, voterà favorevolmente. Ai colleghi della Casa delle Libertà un'esortazione: uniti anche in questa votazione! Lo siamo stati in oltre 600 sedute nel votare centinaia di provvedimenti, lo saremo oggi per non disattendere le aspettative di centinaia di migliaia di cittadini."
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