Politica
Il sindaco Cannito nega ai dissidenti i nomi di Losappio, Alfarano e Ciniero
Il Primo cittadino pare abbia deciso di ritirare le proprie dimissioni e non accettare i nomi presentati dagli 8 consiglieri
Barletta - mercoledì 22 agosto 2018
14.06
Si è da poco concluso l'incontro fra il sindaco Cannito e i 12 consiglieri della maggioranza definiti da più parti "i fedeli" (Giuseppe Bufo, Michele Maffione, Riccardo Memeo, Pierpaolo Grimaldi, Stella Mele, Rosa Tupputi, Sabino Dicataldo, Ruggiero Marzocca, Luigi Antonucci, Salvatore Lionetti, Rocco Dileo e Giuseppe Dipaola). Secondo alcune indiscrezioni, il Primo cittadino ha deciso di ritirare le proprie dimissioni e di non accettare i nomi presentati dagli 8 consiglieri "dissidenti"(Antonello Damato, Adelaide Spinazzola, Giuseppe Losappio, Ruggiero Dicorato, Luigi Dimonte, Pino Rizzi, Vincenzo Laforgia e Massimo Spinazzola).
Giovanni Alfarano come assessore alle Politiche Sociali, Michele Ciniero come assessore alla Cultura e al Turismo mentre il candidato alla Presidenza del consiglio corrisponde al nome di Giuseppe Losappio, come avevamo preannunciato stamane. Sono questi i nominativi presentati. Cannito pare non voglia appoggiare le loro richieste, nonostante gli otto abbiano accolto più volte l'invito di quest'ultimo a scendere a patti. Il sindaco avrebbe promesso loro i due assessorati, la Presidenza del consiglio e della Bar.S.A. L'unico vincolo imposto dal sindaco fin dall'inizio, era l'impossibilità di candidare Damato alla Presidenza. Sembrerebbe che gli scissionisti, attraverso la proposta di Dicataldo avvenuta non solo telefonicamente, e più tardi quella di Losappio, vogliano chiudere il cerchio per il bene della città. Ecco perché avrebbero deciso di aprirsi alle direttive del sindaco Cannito. La domanda allora giunge spontanea: cosa si aspetta?
Giovanni Alfarano come assessore alle Politiche Sociali, Michele Ciniero come assessore alla Cultura e al Turismo mentre il candidato alla Presidenza del consiglio corrisponde al nome di Giuseppe Losappio, come avevamo preannunciato stamane. Sono questi i nominativi presentati. Cannito pare non voglia appoggiare le loro richieste, nonostante gli otto abbiano accolto più volte l'invito di quest'ultimo a scendere a patti. Il sindaco avrebbe promesso loro i due assessorati, la Presidenza del consiglio e della Bar.S.A. L'unico vincolo imposto dal sindaco fin dall'inizio, era l'impossibilità di candidare Damato alla Presidenza. Sembrerebbe che gli scissionisti, attraverso la proposta di Dicataldo avvenuta non solo telefonicamente, e più tardi quella di Losappio, vogliano chiudere il cerchio per il bene della città. Ecco perché avrebbero deciso di aprirsi alle direttive del sindaco Cannito. La domanda allora giunge spontanea: cosa si aspetta?