La città
Il Comune acquisisce la quota di minoranza di Bar.S.A. per 510mila euro
Il futuro: Cda con massimo tre membri o amministratore unico
Barletta - venerdì 1 agosto 2014
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È stato sottoscritto ieri il contratto di acquisizione da parte dell'Amministrazione comunale della quota di minoranza di Bar.S.A. S.p.A. dando così seguito alla deliberazione del Consiglio comunale dello scorso 10 giugno. L'acquisizione con atto notarile si è resa necessaria anche in considerazione della perdita da parte di Manutencoop società cooperativa dei requisiti giuridici per il mantenimento dello status di "socio operativo" dell'azienda che gestisce il servizio di igiene urbana. Per la definizione del valore finale riconosciuto ai fini dell'acquisizione della quota di minoranza, si è tenuto conto del limite massimo di 521mila euro indicato dal Consiglio comunale, perfezionando e chiudendo l'operazione a 510mila euro (più 5mila euro di spese notarili). Con Manutencoop, peraltro, si è convenuto di corrispondere tale cifra dopo l'approvazione da parte del Consiglio comunale del bilancio di previsione e con modalità compatibili con i vincoli di cassa legati al Patto di Stabilità.
Una volta registrato il contratto che rende il Comune di Barletta socio unico della società, che si caratterizza come multiservizi, l'Amministrazione comunale intende dare seguito alla deliberazione assunta il 26 marzo 2013 "anche in ottica di contenimento della spesa pubblica" dal Commissario Prefettizio con i poteri del Consiglio comunale, procedendo alla revisione dell'art. 16, Titolo IV dello Statuto societario che disciplina la composizione del Consiglio di Amministrazione della società per adeguarlo alle norme sancite dalla legge sulla spending review del 2012 in base alle quali il Consiglio di Amministrazione di una società pubblica deve essere composto "da non più di tre membri, di cui due dipendenti dell'amministrazione titolare della partecipazione o di poteri di indirizzo e vigilanza", o da un amministratore unico di accertata professionalità.
Il Sindaco Pasquale Cascella ha quindi informato il Consiglio di Amministrazione della Bar.S.A. della volontà, già espressa in Consiglio comunale, di procedere appena possibile alla convocazione dell'assemblea della società per la conseguente revisione integrale dello Statuto, che tenga conto anche dell'esigenza di assicurare il controllo analogo da parte del Comune in modo che la trasformazione della Bar.S.A. in società in house possa garantire la massima efficienza nella sua operatività sia in termini sociali a tutela dell'occupazione sia di efficacia dei servizi pubblici.
Una volta registrato il contratto che rende il Comune di Barletta socio unico della società, che si caratterizza come multiservizi, l'Amministrazione comunale intende dare seguito alla deliberazione assunta il 26 marzo 2013 "anche in ottica di contenimento della spesa pubblica" dal Commissario Prefettizio con i poteri del Consiglio comunale, procedendo alla revisione dell'art. 16, Titolo IV dello Statuto societario che disciplina la composizione del Consiglio di Amministrazione della società per adeguarlo alle norme sancite dalla legge sulla spending review del 2012 in base alle quali il Consiglio di Amministrazione di una società pubblica deve essere composto "da non più di tre membri, di cui due dipendenti dell'amministrazione titolare della partecipazione o di poteri di indirizzo e vigilanza", o da un amministratore unico di accertata professionalità.
Il Sindaco Pasquale Cascella ha quindi informato il Consiglio di Amministrazione della Bar.S.A. della volontà, già espressa in Consiglio comunale, di procedere appena possibile alla convocazione dell'assemblea della società per la conseguente revisione integrale dello Statuto, che tenga conto anche dell'esigenza di assicurare il controllo analogo da parte del Comune in modo che la trasformazione della Bar.S.A. in società in house possa garantire la massima efficienza nella sua operatività sia in termini sociali a tutela dell'occupazione sia di efficacia dei servizi pubblici.