Rifiuti nel centro storico
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Istituzionale

Gli assessori Gammarota, Divincenzo, Lasala: «Il centro storico è un bene comune»

Tra le tradizioni del passato e gli scenari presenti: sorveglianza, dehors e pulizia

«Tutti noi sappiamo o dovremmo sapere che i Centri Storici sono il passato, il presente e il futuro dei nostri Comuni. Barletta ha sicuramente un Centro Storico di grande interesse non solo per l'intera nostra comunità ma anche e soprattutto per le migliaia di visitatori che in tutti i periodi dell'anno vengono a Barletta per "camminare" e apprezzare la tipicità di uno dei luoghi simbolo della nostra città. Il nostro Centro storico, non è solo pieno di attrattori culturali che da soli giustificano una visita dei luoghi, è esso stesso, nella sua armonica struttura ad essere un attrattore carico di suggestive e interessanti particolarità. Basti pensare ai vicoletti e relative piazzette dedicati ai cavalieri della Disfida di Barletta. Basterebbe la visita di questi vicoletti per immaginare l'aria che si respirava in quegli anni». Scrivono - in una nota congiunta Giuseppe Gammarota, assessore alle attività Produttive e Turismo, Antonio Divincenzo, assessore Ambiente, igiene urbana, verde pubblico, e Michele Lasala, assessore alla Polizia Municipale, Servizio Civile.

«Sino a poco tempo fa, il nostro "borgo marinaro" vedeva la presenza di numerose famiglie legate alle attività del mare. Ancora molti ricordano il mercatino pomeridiano che si svolgeva sotto il campanile della Cattedrale (si offrivano piatti di pesce "povero"). Oggi il Centro Storico registra numerose attività imprenditoriali: ristoranti, b&b , pizzerie, pub, bar, esercizi commerciali, ecc.. il Centro storico è anche densamente abitato da cittadini che attraverso azioni di recupero strutturale, abitano e vivono li dove Barletta ha le sue radici. Tutelarlo, proteggerlo, promuoverlo, custodirlo, rispettarlo, deve essere un obbiettivo di tutti noi. La sera il Centro Storico viene frequentato da moltissimi giovani provenienti anche dai Comuni limitrofi, che lì trovano il piacere di socializzare. Sono sempre più i turisti che restano affascinati dai vicoli, dai monumenti, dalle piazzette, dalle chiese, dai locali, e dai tanti unicum presenti. Il nostro dato statistico conferma il sempre maggiore interesse da parte di turisti provenienti da tutto il mondo per la nostra città. Questo ci impone quindi un'attenzione maggiore da parte di tutti i soggetti (pubblico e privato) interessati alla sua salvaguardia.
Ad una fase di sviluppo e riqualificazione avuta circa 20 anni fa, è seguito un periodo di crescita e di stabilizzazione del "fenomeno" Centro Storico. Ora se si vuole mantenere l'attenzione e la suggestione che il nostro Borgo trasmette, dobbiamo tutti, ma proprio tutti pensarlo come bene comune e non riservato ad una singola categoria. Se immaginiamo il Centro Storico come una sorta di "prodotto" unico, dobbiamo pensare al ciclo di vita a cui deve sottostare (nascita, crescita, stabilizzazione, declino). Ecco perché tutti gli attori coinvolti devono ragionare in maniera sinergica e lungimirante.

Il nostro regolamento comunale che descrive le occupazioni di suolo pubblico, è sicuramente da aggiornare. Nel contempo si deve fare appello a tutti gli operatori ad attenersi a quel regolamento, in attesa di uno nuovo che deve assemblare le osservazioni di tutti gli interessati (pubblico-privato), per cercare di dare uniformità anche nella occupazione dell'area che si intende utilizzare per le proprie attività. Anche il rispetto per chi ci abita è un fattore che va considerato da parte di tutti come va considerata l'importanza di avere un centro storico ordinato, pulito e "rassicurante". Non è un caso che abbiamo avviato un progetto che prevede la riattivazione e l'ampliamento della rete WI FI, la globalizzazione del patrimonio culturale attraverso un apposito portale al quale saranno collegate delle app usufruibili in diverse lingue, e azioni di direct marketing finalizzate alla promozione delle attività commerciali. Parallelamente, particolare attenzione sarà data alla pulizia, alle vigilanza, alla manutenzione ordinaria e straordinaria della strade e delle piazze, all'arredo urbano e alla eliminazione di barriere architettoniche. Si prevede infine l'avvio della video sorveglianza in tutto il luogo. E' certo che per rendere gradevole l'intero centro storico, ognuno deve fare la sua parte e si deve rendere protagonista della sua salvaguardia. Il controllo dell'area da parte della Polizia Municipale relativa all'occupazione del suolo pubblico e ai lavori di recupero strutturale degli immobili e al traffico veicolare, non può e non deve essere vissuta da parte degli operatori negativamente ma al contrario deve essere un modo per dimostrare ancora di più la necessità di avviare quelle procedure condivise che devono basarsi sul senso civico di tutti, nessuno escluso.

Uniformare e rendere gradevole il Centro Storico di Barletta, vuol dire dare futuro a tutte le attività imprenditoriali presenti e vuol dire anche dimostrare che la nostra città conosce bene il valore intrinseco di un quartiere nel quale le emozioni cominciano nel momento in cui si attraversa. Esso merita di essere tutelato al meglio sia per preservare la bellezza dei luoghi e dei tanti, pregiati monumenti presenti, sia soprattutto per garantire a residenti, cittadini e turisti, elevati standard di sicurezza e legalità. Non ci può essere nessuno sviluppo senza rispetto delle regole. Questo deve essere chiaro per tutti».
  • Centro storico
  • Giuseppe Gammarota
  • Antonio Divincenzo
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