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Giornata per la lotta alla pedofilia: l’impegno contro tragedie silenziose

Oggi è la ricorrenza nazionale contro pedofilia e pedopornografia. Le riflessioni de “La Caramella Buona” di Barletta e “Telefono Azzurro”

Drammi che sconvolgono ciò che di più puro c'è al mondo: i bambini. Un crimine tanto mostruoso quanto silente come la pedofilia registra purtroppo dati in costante aumento. In crescita vertiginosa sono soprattutto i casi di pedopornografia e "cyber-pedofilia", l'adescamento online di bambini e ragazzi che registra un più 10% rispetto al 2008. Oggi ricorre la giornata nazionale per la lotta contro pedofilia e pedopornografia, e per abbattere il silenzio che spesso cela storie raccapriccianti, riportiamo le riflessioni di due enti che da anni lottano contro questi reati: "La Caramella Buona" e il "Telefono Azzurro".

«C'è un sentimento che regna sovrano nelle nostre menti in questa giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia ed è la preoccupazione». Scrivono a Barlettalife gli avvocati Grazia Corcella e Rosanna Fiorella, referenti per Barletta de "La Caramella Buona", onlus impegnata a livello nazionale nella lotta contro ogni forma di pedofilia. «Siamo preoccupate dello strano processo di "normalizzazione"che si vuol creare intorno ad un crimine aberrante: la violazione dell'innocenza dei bambini. Cosa proviamo di fronte alla notizia di una sentenza olandese che consente la sopravvivenza, in perfetta legalità, di un club che inneggia alla pedofilia? Preoccupazione. Quale sentimento proviamo quando leggiamo dell'impresa giapponese che produce bambole gonfiabili con fattezze di bambine sotto gli occhi inerti del mondo intero? Preoccupazione. Nessun evento eclatante, conferenza o convegno che sia, segnerà questa giornata per mano de La Caramella Buona che urla tutto l'anno che la pedofilia è un crimine contro l'umanità, ma solo un invito: di fronte al sentore che in una casa, scuola o chiesa vi sia un bambino violato non voltate il capo dall'altra parte, ma segnalateci il sospetto, anche l'omertà suscita in noi grandissima angoscia e preoccupazione».

Nel periodo che va da gennaio a dicembre 2012, i casi di abuso sessuale e pedofilia gestiti da Telefono Azzurro attraverso la linea 1.96.96, il numero di Emergenza Infanzia 114 e la chat sono stati 173. Il fenomeno, nel suo complesso, sta registrando un aumento proprio in età adolescenziale: la percentuale di adolescenti vittime di abusi sessuali è passato dal 13,4% nel 2009 al 22,3% nel 2012.

Dalla ricerca di Telefono Azzurro emergono anche altre novità:
  • Un numero considerevole di segnalazioni riguarda la categoria "altro abuso sessuale", comprendente per lo più casi di adescamento on-line, che hanno registrato un aumento del 10% dal 2008 al 2012. Sebbene anche per questa tipologia di abusi il responsabile sia prevalentemente un familiare, molti adescatori sono soggetti estranei alla vittima o amici/conoscenti. Questo dato sottolinea ancora una volta i pericoli che si nascondono online, se usato dai giovanissimi in maniera incosciente e non monitorata da un adulto.
  • La percentuale di abusi su bambini e adolescenti stranieri risulta in progressivo aumento, (dal 9% nel 2011, al 19% nel 2012).
Ma i trend registrati da Telefono Azzurro sono solo la punta dell'iceberg di un mondo inquietante molto più ampio. «L'abuso sui bambini e adolescenti è un fenomeno che tende a rimanere sommerso e che in Italia non è sufficientemente monitorato. Come è ormai noto, la maggior parte degli abusi sessuali vengono messi in atto, in oltre l'80% dei casi, da persone conosciute, per lo più appartenenti al nucleo familiare. La pedofilia rappresenta però un fenomeno in costante evoluzione che va monitorato: oltre al coinvolgimento delle donne come responsabili, va monitorato il crescente numero di violenze sessuali commesse da adolescenti a danno di coetanei, così come il dilagare del fenomeno dell'adescamento online» commenta Ernesto Caffo, Neuropsichiatra infantile, Professore Ordinario dell'Università di Modena e Reggio Emilia e Presidente di SOS Il Telefono Azzurro ONLUS.

Le segnalazioni di abuso sessuale sono pervenute soprattutto dalle Regioni Lombardia, Piemonte, Lazio e Puglia (circa il 46,2% dei casi). Solo la regione Puglia registra ben il 10% dei casi sul territorio nazionale.
Cosa è la pedofilia
La pedofilia è una parafilia, ovvero un disturbo della sfera sessuale riconosciuto nel DSM (Manuale Diagnostico Statistico dei Disturbi Mentali), messo a punto dall'American Psychiatric Association, e consiste nella preferenza erotica da parte di un soggetto giunto alla maturità genitale per soggetti che invece non lo sono ancora, cioè in età pre-puberale. Nell'accezione comune, al di fuori dall'ambito psichiatrico, talvolta il termine pedofilia si discosta dal significato letterale e viene utilizzato per indicare quegli individui che commettono violenza attraverso la sessualità su di un bambino, o che commettono reati legati alla pedopornografia.

Quanto è diffusa
Nel periodo che va da gennaio a dicembre 2012, i casi di abuso sessuale e pedofilia gestiti da Telefono Azzurro attraverso la linea 1.96.96, il 114 e la chat sono stati 173. In Italia, purtroppo, è ancora carente la messa in atto di un monitoraggio sistematico da parte di organi istituzionali, che consenta di avere un quadro aggiornato, completo ed esaustivo della diffusione dell'abuso sessuale nei confronti bambini e adolescenti. In assenza di una banca dati nazionale che permetta una rilevazione omogenea e un monitoraggio della casistica, i dati disponibili sono pochi e non esaustivi, aumentando la quota di "sommerso". Si conferma il dato, messo il luce da tempo dalle statistiche di Telefono Azzurro, secondo cui la maggior parte degli abusi sessuali segnalati vengano messi in atto da persone conosciute (oltre l'80% dei casi), per lo più appartenenti al nucleo familiare.

Le pedofilia online e la pedopornografia
Una specifica categoria è rappresentata dai pedofili e dagli abusanti che operano in Internet e che si servono della rete per soddisfare la propria sessualità deviante. Lo sviluppo delle nuove tecnologie e della comunicazione tramite Web ha sicuramente favorito, da un lato, l'accesso a materiali pedopornografici, dall'altro ha moltiplicato le possibilità di entrare in contatto con bambini e adolescenti, di parlare ed interagire con loro. Ciò ha contribuito alla crescita e alla diffusione di una vasta gamma di comportamenti sessuali devianti e, in parallelo, di sottoculture che sostengono e approvano questi comportamenti. L'adescamento on-line ha registrato una crescita del 10% dal 2008 al 2012, mostrando come il fenomeno degli abusi sessuali tramite internet sia in progressivo aumento e richieda un monitoraggio e approfondimento particolare. Sebbene anche per questa tipologia di abusi la categoria dei familiari sia quella prevalente, molti adescatori sono soggetti estranei alla vittima o amici/conoscenti.

Chi sono i protagonisti
La vittima
Rispetto alla casistica di Telefono Azzurro, vengono confermati i trend secondo cui gli abusi segnalati coinvolgono per lo più bambini e adolescenti di sesso femminile (oltre il 60%) di età minore di 10 anni (oltre il 50%). Tuttavia, soprattutto all'interno della casistica dell' 1.96.96, la percentuale di adolescenti vittime di abusi sessuali ha subito un aumento negli ultimi anni, passando dal 13,4% nel 2009 al 22,3% nel 2012. La maggior parte delle vittime (oltre l'80%) continua ad essere di nazionalità Italiana, tuttavia la percentuale di abusi perpetuati su bambini e adolescenti stranieri risulta in progressivo aumento, soprattutto per la casistica 1.96.96 (dal 9% nel 2011, al 19% nel 2012).

L'abusante
Dietro a questo termine possono configurarsi scenari differenti che è necessario indagare, al fine di individuare le specifiche caratteristiche di queste persone, in modo da poter predisporre le più efficaci azioni di prevenzione e di cura. In realtà, non tutti coloro che abusano dei bambini sono pedofili, così come non tutti i pedofili abusano dei bambini. Benché la categoria dei pedofili non sia omogenea, diverse ricerche dimostrano che è possibile individuare un profilo ricorrente:
  • nella maggior parte dei casi, sono di sesso maschile, anche se secondo i dati di Telefono Azzurro, l'11,3% degli abusanti era di sesso femminile.
  • nel 50-70% dei casi, alla diagnosi di pedofilia si accompagna quella di un'altra parafilia, intesa come disturbo della sfera sessuale (es. esibizionismo, voyeurismo, sadismo);
  • si collocano generalmente nella fascia di età compresa tra i 40 e i 70 anni, comprendendo tutte le categorie sociali e tutti i livelli di istruzione;
  • molestano principalmente vittime conosciute.
I pedofili e più in generale gli abusanti, possono essere persone apparentemente rispettabili, gentili, premurose nei confronti del bambino; possono cercare di avvicinarlo senza destare sospetti, conquistandosi la sua fiducia e quella dei suoi familiari.
Per quanto riguarda i pedofili online alcune caratteristiche sembrano differenziarli rispetto agli altri pedofili:
  • sesso maschile, razza bianca, appartenenti a differenti background socio-economici;
  • età compresa tra i 18 e i 25 anni (quindi più giovani dei pedofili "tradizionali");
  • generalmente non hanno commesso precedenti crimini sessuali.
I pedofili online, secondo recenti ricerche internazionali, sono caratterizzati da due profili distinti:
  • coloro che si limitano alla detenzione e allo scambio di materiale pedopornografico
  • coloro che, oltre a detenere questo materiale, cercano di coinvolgere bambini e adolescenti direttamente in atti sessuali (sia virtuali sia reali).
Falsi miti sulla pedofilia
  • I pedofili hanno relazioni sessuali solo con bambini, mai con adulti > FALSO: nonostante manifestino una preferenza sessuale per i bambini, molti di loro hanno relazioni con adulti (ad esempio, per ragioni di convenienza sociale)
  • I pedofili scelgono le loro vittime a caso > FALSO: tipicamente conoscono le loro vittime.
  • I pedofili sono solo uomini > FALSO: come abbiamo visto, benché in minoranza, esistono anche casi di donne pedofile.
  • I pedofili sono facili da individuare > FALSO: molti autori di abusi sessuali su minorenni sono apparentemente insospettabili e ben integrati nella società.
  • I bambini sono sempre spaventati dai pedofili > FALSO: spesso queste persone riescono a creare un rapporto di vicinanza e di fiducia con i bambini.

Consigli pratici contro la pedofilia e la pedopornografia
Ai fini della prevenzione dell'abuso sessuale a danno di minori è importante:
  • diffondere informazioni precise e favorire il dialogo come strumento per aiutare le vittime a denunciare
  • potenziare le occasioni di formazione di bambini e adolescenti mirate a prevenire gli abusi.
  • Pedofilia
  • Associazione onlus "La Caramella Buona"
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