
Politica
Erosione della costa, «questi lavori sono un danno alle tasche dei cittadini»
Attaccano le opposizioni: «Fallimentare la gestione dell'assessore Pelle»
Barletta - sabato 27 febbraio 2016
10.24 Comunicato Stampa
«Attendendo le evoluzioni dell'inchiesta aperta dalla Procura di Trani che ha portato al sequestro del cantiere sui lavori contro l'erosione della costa sulla litoranea di Ponente e confidando nel lavoro della Magistratura, è doveroso rimarcare il danno economico operato dall'Amministrazione Cascella in danno delle casse del Comune e quindi dei cittadini di Barletta». Scrivono così i capigruppo delle Opposizioni in consiglio comunale Dario Damiani, Flavio Basile, Gennaro Cefola.
«Come da noi già denunciato la scorsa settimana, i nostri amministratori non sono riusciti a rendicontare alla Regione Puglia, entro il 31 dicembre 2015, i lavori effettuati. Tale 'inadempienza' ha portato al ritiro del finanziamento europeo dell'ammontare complessivo di 2 milioni e 700mila euro tanto da dover costringere l'Amministrazione Comunale a dover correre ai ripari. Come? Con una delibera mediante la quale la Giunta Cascella, il 4 febbraio, previo parere del settore Finanze, stanziava 1 milione e 281mila euro dal Bilancio Comunale (derivante da avanzi di amministrazione) per ovviare all'errore. E' inammissibile che per riparare ai propri disastri amministrativi si debbano ogni volta rastrellare soldi dal Bilancio, soldi che, ricordiamo, appartengono ai cittadini di Barletta. E' inammissibile trasformare un finanziamento europeo in un finanziamento comunale! E non è la prima volta che non si rispettano i tempi o che si è costretti a ricorrere alle casse comunali! Ricorderete dei tanti debiti di bilancio riconosciuti per la nuova 167 e di nuovi impellenti esborsi di danaro pubblico per le sentenze sul crollo di via Roma, per le lottizzazioni di Montaltino e di via Imbriani e per tanti altri casi di autorizzazioni concesse con lavori dapprima avviati e poi improvvisamente uinterrotti senza dimenticare la questione stadio 'Puttilli'.
Tornando ai lavori contro l'erosione, si tratta dell'ennesimo errore della gestione dei lavori pubblici dell'assessore e architetto Azzurra Pelle che anche per ciò che concerne questi interventi ha fallito! Proprio nei giorni scorsi difatti abbiamo appreso dell'imminente avvio di analoghi interventi sulla costa romagnola riguardanti 8 località balneari, tra cui le più famose Rimini e Riccione. Un lavoro da 20 milioni di euro, cofinanziato da Regione e Ministero dell'Ambiente con tempi record di realizzazione. Si partirà ad inizio marzo per concludere le opere entro giugno, lavorando 24 ore su 24, compresi i sabati e le domeniche, grazie all'utilizzo innovativo di due draghe che arricchiranno le spiagge con 1 milione e 200mila metri cubi di sabbia di ottima qualità al ritmo di 23/25000 metri cubi al giorno. Il progetto avviato dai nostri amministratori invece era datato 1990, si basava su tecniche superate per i tempi moderni e che non si è riusciti peraltro a realizzare nei tempi previsti. Gli Amministratori della Città di Barletta prendano esempio da queste buone pagine della Pubblica Amministrazione rivenienti da altre parti d'Italia».
«Come da noi già denunciato la scorsa settimana, i nostri amministratori non sono riusciti a rendicontare alla Regione Puglia, entro il 31 dicembre 2015, i lavori effettuati. Tale 'inadempienza' ha portato al ritiro del finanziamento europeo dell'ammontare complessivo di 2 milioni e 700mila euro tanto da dover costringere l'Amministrazione Comunale a dover correre ai ripari. Come? Con una delibera mediante la quale la Giunta Cascella, il 4 febbraio, previo parere del settore Finanze, stanziava 1 milione e 281mila euro dal Bilancio Comunale (derivante da avanzi di amministrazione) per ovviare all'errore. E' inammissibile che per riparare ai propri disastri amministrativi si debbano ogni volta rastrellare soldi dal Bilancio, soldi che, ricordiamo, appartengono ai cittadini di Barletta. E' inammissibile trasformare un finanziamento europeo in un finanziamento comunale! E non è la prima volta che non si rispettano i tempi o che si è costretti a ricorrere alle casse comunali! Ricorderete dei tanti debiti di bilancio riconosciuti per la nuova 167 e di nuovi impellenti esborsi di danaro pubblico per le sentenze sul crollo di via Roma, per le lottizzazioni di Montaltino e di via Imbriani e per tanti altri casi di autorizzazioni concesse con lavori dapprima avviati e poi improvvisamente uinterrotti senza dimenticare la questione stadio 'Puttilli'.
Tornando ai lavori contro l'erosione, si tratta dell'ennesimo errore della gestione dei lavori pubblici dell'assessore e architetto Azzurra Pelle che anche per ciò che concerne questi interventi ha fallito! Proprio nei giorni scorsi difatti abbiamo appreso dell'imminente avvio di analoghi interventi sulla costa romagnola riguardanti 8 località balneari, tra cui le più famose Rimini e Riccione. Un lavoro da 20 milioni di euro, cofinanziato da Regione e Ministero dell'Ambiente con tempi record di realizzazione. Si partirà ad inizio marzo per concludere le opere entro giugno, lavorando 24 ore su 24, compresi i sabati e le domeniche, grazie all'utilizzo innovativo di due draghe che arricchiranno le spiagge con 1 milione e 200mila metri cubi di sabbia di ottima qualità al ritmo di 23/25000 metri cubi al giorno. Il progetto avviato dai nostri amministratori invece era datato 1990, si basava su tecniche superate per i tempi moderni e che non si è riusciti peraltro a realizzare nei tempi previsti. Gli Amministratori della Città di Barletta prendano esempio da queste buone pagine della Pubblica Amministrazione rivenienti da altre parti d'Italia».
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