Candidati sindaci Barletta
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Politica

Elezioni amministrative 2013: cronaca di un ballottaggio annunciato

I commenti a caldo dei candidati sindaco. Ci saranno apparentamenti?

Uno scrutinio davvero estenuante quello che si è consumato per le elezioni amministrative di Barletta. Il ballottaggio da più parti annunciato, si è alla fine avverato. E sarà tra Cascella e Alfarano. Barlettalife, a tal proposito, ha raccolto i commenti a caldo dei candidati sindaco, davanti ai loro quartier generali.

Il candidato sindaco del centrodestra, Giovanni Alfarano:

Come giudica l'andamento dello scrutinio?
«Molto positivo. E' la prima volta che in questi ultimi 16 anni il centrodestra riesce ad andare al ballottaggio. Questa possibilità la utilizzeremo bene, cercando di spingere per la vittoria finale».

Come giustifica un risultato inferiore a quello di Vitobello, del 2011?
«Conoscendo le dinamiche delle elezioni amministrative, le dico che il risultato è dipeso molto dalla forza dei candidati al consiglio comunale. Le liste del centrosinistra hanno dimostrato una forza notevolmente superiore alle altre. All'interno di quelle, ci sono molti candidati storici, portatori di voti, che hanno avuto numeri importanti, quindi ancora una volta il risultato gli ha dato ragione».

Delusione?
«No, è la prima volta che il centrosinistra scende sotto al 50%. Questo significa che i cittadini si sono resi conto che è giunto il momento di cambiare».

Non teme apparentamenti formali o ufficiosi?
«Io credo che tra 15 giorni i barlettani dovranno fare una scelta molto chiara: valutare se quelli che hanno governato fino ad oggi, hanno governato bene, e in quel caso riconfermare la fiducia al centrosinistra; diversamente, se vogliono dare a Barletta la possibilità di cambiare il modo di far politica, devono scegliere coerentemente la forza alternativa che è il centrodestra, rappresentato da Giovanni Alfarano».

Il candidato sindaco del Partito Socialista, Cosimo Cannito: «Intanto c'è il dato politico: il centrosinistra senza i socialisti non riesce a vincere. Per la compravendita del voto, rivolgersi ad altri, ma presumo che non ci sia stata. Se è un dato diffuso, non va bene. Penso comunque che sia stata una bella campagna elettorale, una bella pagina di democrazia. Si va avanti. Personalmente sono soddisfatto di quello che hanno fatto i barlettani. Noi eravamo consapevoli della nostra debolezza, non come candidato sindaco, ma come forza di coalizioni. Le battaglie si fanno con gli eserciti, gli eserciti si fanno con gli uomini, ma se non hai gli uomini non puoi vincere contro gli eserciti. Tra l'altro, a parte gli uomini, gli altri schieramenti erano ben muniti, mancava loro soltanto la bomba nucleare. Avevano tutto l'armamentario possibile ed immaginabile, sia dal punto di vista istituzionale, sia dal punto di vista mediatico, che economico. Non era velleitaria la mia candidatura, però realisticamente parlando il dato era quello che ci aspettavamo».

Si prevedono apparentamenti formali o anche ufficiosi?
«Al momento noi non abbiamo deciso ancora nulla. Faremo un analisi del voto e lo valuteremo nel partito. Ovviamente se ci sarà chiesto aiuto, lo valuteremo, sia da una parte che dall'altra. Ma credo che non ci chiederà nessuno l'apparentamento, perché ognuno vorrà andare con la propria forza. Questo non ci addolora, perché andremo in consiglio comunale con le nostre forze, la nostra faccia, il nostro coraggio, che abbiamo dimostrato durante la campagna elettorale».

Quindi l'indicazione sarà libertà di voto?
«Lo valuteremo nel partito. Certo, noi non andremo col cappello in mano da nessuna parte. Dipende poi anche dalle percentuali. Il dato politico è che senza il Partito Socialista il centrosinistra non vince. Se si rimuove il pregiudizio nei confronti dei socialisti, che esiste ancora sia come partito che nei confronti di alcune persone, noi non dovremmo avere difficoltà ad orientarci verso la riunificazione del centrosinistra. Credo però che dall'altra parte ci sono ancora persone che hanno ancora questo pregiudizio, e che quindi renderanno difficile secondo me qualsiasi trattativa».

Il candidato sindaco del centrosinistra, Pasquale Cascella:

Sarà ballottaggio, però con un grande risultato per la coalizione di centrosinistra. Risultato inatteso…
«Un risultato che indica che la cittadinanza ha compreso la novità politica messa in campo con la mia candidatura: un'alleanza vasta, un'alleanza che non nasconde, ma si fa carico degli errori commessi per voltare pagina. Barletta era come a un bivio: o si continuava come prima, cioè con proposte 'indifferenti' ai problemi creatisi nella città, problemi complessi, annosi, oppure si rimetteva in campo la volontà di cambiamento. Per far questo bisognava far convergere il maggior numero di forze politiche possibili, dando vita a un progetto unitario nella città dal punto vista politico, economico, sociale, territoriale».

Si aspettava questo risultato? Che cosa dobbiamo aspettarci per i prossimi 15 giorni?
«Io lo speravo, ci contavo che questa proposta da cui abbiamo elaborato le "Primarie delle Idee", negli "Stati generali della città", mi aspettavo che fosse compresa dalla città, questo è avvenuto, è questa la strada su cui si dovrà continuare, per un confronto sempre aperto. Nei prossimi giorni continueremo a dispiegare queste proposte e continueremo a confrontarci con gli elettori, così come abbiamo fatto in questo breve lasso di campagna elettorale».

Cannito ha detto che deve cadere un pregiudizio nei confronti dei socialisti, per giungere ad un eventuale apparentamento.
«Mai avuto dei pregiudizi. Semmai il contrario. Ci sono stati pregiudizi nei confronti della mia candidatura, ma sono stato aperto al confronto fin dal primo momento. Altri non hanno inteso confrontarsi. Io continuerò a confrontarmi con gli elettori socialisti, del Movimento 5 Stelle, di Tupputi, del centrodestra. Mi confronterò con tutti, pronto a costruire le necessarie convergenze istituzionali nel consiglio».

Ci saranno apparentamenti formali?
«Non lo so. Intanto c'è questo confronto sui progetti e le proposte, Io ho messo in campo delle proposte, sono gli altri che devono dire se convergono su queste proposte. Non si fanno gli apparentamenti a prescindere. Io sono abituato a costruire le soluzioni, ed è quello che farò in questi 15 giorni».

Quindi pensa più ad una ricomposizione dell'elettorato di centrosinistra, piuttosto che dei partiti?
«Fin dall'inizio, ho lavorato per una ricomposizione della sinistra attorno ad un progetto per la città. Ho chiesto delle idee alla città, su queste idee abbiamo costruito un programma, e queste idee saranno adesso alla base del confronto nei prossimi 15 giorni».

Il candidato sindaco del Partito di Alternativa Comunista, Michele Rizzi: «Innanzitutto essendo molto basso il numero delle sezioni scrutinate non abbiamo ancora un dato concreto, ovviamente non ci aspettavamo grossissimi risultati visto il potere economico che muove le grosse coalizioni, noi abbiamo fatto una campagna elettorale con pochissimi soldi, alternativa al resto, posso dire che investiremo i nostri consensi nelle lotte presenti e future che ci aspettano. Per quanto riguarda la compravendita del voto credo che ci sia un potere economico fortissimo legato alle imprese, alle cooperative, che da sempre muove sostanzialmente il consenso, determinando le sorti delle coalizioni, in merito a ciò è difficile poter fare qualcosa, per quanto concerne la compravendita sarà la magistratura a intervenire, ma il dato reale è che questo potere è molto difficile da distruggere».

I candidati sindaco Patrizia Corvasce (Movimento 5 Stelle) e Giuseppe Tupputi (Riscriviamo Barletta, Unione di Centro) sono stati interpellati, ma hanno preferito evitare di fare commenti, se non a scrutinio completato.

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