Michele Dibenedetto
Michele Dibenedetto
Politica

Dibenedetto: «Ben venga Barletta, città della sicurezza»

Interviene il consigliere nonchè presidente II comm. Consigliare Attività Produttive. «Invito a non polemizzare su argomenti così importanti»

«Questa mattina alle ore 11 presso il Palazzo di Città era in programma una convocazione della II commissione consigliare avente come argomento all'ordine del giorno la proposta di modifica del regolamento di occupazione del suolo pubblico (così detto "dehors"), senonché ci è saltato agli occhi un articolo apparso sulla stampa locale relativo alle scintille e le polemiche tra il consigliere regionale Mennea e l'assessore comunale Maffione». Sul filo della puntualizzazione interviene il consigliere Michele Dibenedetto Presidente II comm. consigliare Attività produttive del Comune di Barletta, con questa sua nota che prosegue così: «Ovviamente, prima di addentrarci nella discussione all'ordine del giorno ci siamo soffermati proprio sulla diatriba Mennea – Maffione. Personalmente mi astengo dal giudicare i comportamenti di entrambi ma mi permetto di esprimere un giudizio positivo sulla lodevole iniziativa del consigliere Mennea nell'aver posto al centro dell'attenzione un importante tema quale è appunto quello della sicurezza sul lavoro e dell'enorme potenziale che potrebbe generare la promozione e la sponsorizzazione di una materia da tutti richiamata quando ve ne è la necessità ma che nessuno, poi, pone la giusta attenzione che in realtà meriterebbe».

«Non me ne voglia l'assessore Maffione ma, sinceramente, nell'apprendere una tale notizia non ho potuto che esultare e accogliere benevolmente l'iniziativa. Da premettere che personalmente mi batto quotidianamente, attraverso la mia attività di consulenza, alla salvaguardia ed alla protezione degli ambienti e dei luoghi di lavoro prescrivendo a tutti quei lavoratori che si sottopongono a sorveglianza sanitaria l'obbligo di utilizzo dei Dispositivi di Protezione Individuale (meglio riconosciuti con l'acronimo di D.P.I.) che, nello specifico, sono proprio le scarpe, l'abbigliamento la cartellonistica e gli accessori anti-infortunistica. Il dramma è che purtroppo tali indumenti o non vengono forniti ai lavoratori o, peggio ancora, gli stessi lavoratori pensano che tali D.P.I. siano solo le scarpe. Bisogna allora chiedersi perchè accade questo. La risposta potrebbe rintracciarsi in quella che ormai, a detta di molti, è l'anima del commercio; e cioè la semplicissima seppur costosa pubblicità. Basta guardarsi intorno per rendersi conto di quanta promozione effettuano proprio le nostre realtà industriali locali sui vari mezzi di stampa (riviste, quotidiani, mensili ecc.), nei palazzetti dello sport, sui campi di calcio ecc.».

«Ecco allora che diventa fondamentale una buona promozione dell'intera gamma dei prodotti anti-infortunistica, in primis, per salvaguardare la salute dei lavoratori, in secundis, per dare slancio ad un'economia in totale emergenza quale è appunto quella della città di Barletta. Ben venga, dunque, la proposta di promuovere la "città della sicurezza" attraverso iniziative tese alla produzione, fabbricazione e commercializzazione di tutto ciò ruota intorno al tema della sicurezza negli ambienti e nei luoghi di lavoro. Non dimenticando, comunque, che il coinvolgimento di tutti, assessore, sindaco, dirigente e commissione compresi, non può che essere utile al rilancio di un'economia morta e che aspetta che qualcuno le dica "alzati e cammina!"».

«Pertanto, invito entrambi a non polemizzare su argomenti così importanti e delicati (le polemiche lasciamole alle beghe interne ai partiti) come può essere quello del rilancio della nostra economia ma a collaborare per il bene comune. Mi prendo fin ad ora l'impegno di invitare, nelle prossime sedute di commissione, il promotore di tale iniziativa affinchè ci spieghi gli intenti della Regione Puglia sull'argomento in questione e in che maniera la nostra commissione possa collaborare...e poco importa che nella prima fase ci abbia dimenticato, vorrà dire che prenderemo noi l'iniziativa al fine di renderci partecipi».
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