
Politica
Dario Stefano: «Garantiremo la continuità migliorando le criticità»
Il senatore di SEL a Barletta per chiudere la sua campagna elettorale per le primarie
Barletta - domenica 30 novembre 2014
«Garantire la continuità di dieci anni di governo che hanno cambiato radicalmente la Puglia, ma farlo con la maturità di chi è conscio delle criticità e dei punti nei quali si deve migliorare rispetto al passato». In queste due righe è racchiusa la proposta di Dario Stefano, senatore di SEL candidato alle primarie del centro-sinistra pugliese nel pomeriggio di ieri a Barletta per la chiusura della campagna elettorale.
Stefano, intervenuto nell'ambito di un'iniziativa denominata "Il lavoro è una cosa seria", ha illustrato i cardini della sua idea di Puglia, parlando di una fase due, di una naturale continuazione delle politiche adottate in questi dieci anni dal presidente Nichi Vendola, una fase due che si dovrà basare essenzialmente su un'idea di sviluppo sostenibile ed improntato sulle peculiarità del territorio pugliese. «Cultura, turismo, agricoltura, queste sono le nostre peculiarità, sulle quali basare una proposta di lavoro autoctona. In passato abbiamo raccolto indirizzi provenienti dal di fuori e penso all'ILVA di Taranto, all'Enichem di Manfredonia o all'ENEL di Brindisi ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Altrettanto evidenti, invece- ha proseguito Stefano- sono i risultati conseguiti in questi anni da una regione che è l'unica ad aver aumentato le presenze di turisti, l'unica ad aver resistito in una certa maniera alla crisi. Questo è stato possibile perchè si è creata una filiera, tra turismo, offerta culturale e di servizi che non ha più ridotto solo al sole o al mare l'offerta per chi viene a visitarci».
Sull'argomento sanità, nota dolente di questi anni di governo Vendola, Stefano non si è tirato indietro: «Abbiamo raccolto una sanità pressochè inesistente. Non avevamo macchinari, per fare una PET o una TAC eravamo costretti ad uscire dalla nostra regione e ve lo posso dire anche per esperienza personale. Ora, dopo aver affrontato un piano di rientro e aver creato eccellenze, acquisito macchinari che attirano pazienti ad ogni parte d'Italia dobbiamo procedere con la creazione di un sistema. In questi dieci anni abbiamo realizzato un'opera straordinaria di infrastrutturazione di una rete di residenze socio-assistenziali di grande qualità. Se non riusciamo oggi a connetterla con il sistema sanitario nazionale avremmo lasciato a metà il lavoro, commettendo un duplice danno: aver sciupato sia l'investimento del privato che la spesa comunitaria. Questa è la battaglia che dovrà vederci impegnati, perché ha a che fare con il futuro della Puglia, del Paese, con l'idea di Welfare, con la necessità di organizzare la rete dei servizi socio-assistenziali non come servizi residuali ma come il cuore della democrazia che assicura standard minimi di civiltà. Fisso un obiettivo, che non è personale o di coalizione, ma di tutti i pugliesi: cinque anni per migliorare del 30% il punteggio ministeriale delle prestazione ospedaliere e fare della Puglia una regione d'eccellenza».
Dopo aver rinnovato la sua proposta di rendere gratuita la fruizione dell'acqua per le famiglie con reddito inferiore ai 15000 euro con un progetto da realizzare nel corso degli anni, ed aver illustrato l'idea dei cantieri di cittadinanza come battaglia di civiltà, Stefano ha concluso ribadendo che i confini della coalizione saranno modificati solo in presenza di decisione unanime e non di un presunto padrone di essa (chiaro il riferimento all'accordo Emliano-UDC), fermo restando il convincimento di non coinvolgere forze politiche interessate a «Salire sul carro del vincitore». Concetto quest'ultimo ribadito nel suo intervento anche dal segretario regionale di SEL Gano Cataldo che ha posto l'accento sulla necessità di proseguire la stagione di governo inaugurata da Vendola affinchè essa non resti una parentesi, sempre con la coscienza di dover migliorare le criticità.
Chiusura affidata al consigliere comunale Massimo Mazzarisi, che sottolineato l'importanza di sostenere Dario Stefano come rappresentante di una sinistra vogliosa di proseguire il lavoro svolto in questi anni con l'intenzione di migliorarlo continuando la crescita.
Stefano, intervenuto nell'ambito di un'iniziativa denominata "Il lavoro è una cosa seria", ha illustrato i cardini della sua idea di Puglia, parlando di una fase due, di una naturale continuazione delle politiche adottate in questi dieci anni dal presidente Nichi Vendola, una fase due che si dovrà basare essenzialmente su un'idea di sviluppo sostenibile ed improntato sulle peculiarità del territorio pugliese. «Cultura, turismo, agricoltura, queste sono le nostre peculiarità, sulle quali basare una proposta di lavoro autoctona. In passato abbiamo raccolto indirizzi provenienti dal di fuori e penso all'ILVA di Taranto, all'Enichem di Manfredonia o all'ENEL di Brindisi ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Altrettanto evidenti, invece- ha proseguito Stefano- sono i risultati conseguiti in questi anni da una regione che è l'unica ad aver aumentato le presenze di turisti, l'unica ad aver resistito in una certa maniera alla crisi. Questo è stato possibile perchè si è creata una filiera, tra turismo, offerta culturale e di servizi che non ha più ridotto solo al sole o al mare l'offerta per chi viene a visitarci».
Sull'argomento sanità, nota dolente di questi anni di governo Vendola, Stefano non si è tirato indietro: «Abbiamo raccolto una sanità pressochè inesistente. Non avevamo macchinari, per fare una PET o una TAC eravamo costretti ad uscire dalla nostra regione e ve lo posso dire anche per esperienza personale. Ora, dopo aver affrontato un piano di rientro e aver creato eccellenze, acquisito macchinari che attirano pazienti ad ogni parte d'Italia dobbiamo procedere con la creazione di un sistema. In questi dieci anni abbiamo realizzato un'opera straordinaria di infrastrutturazione di una rete di residenze socio-assistenziali di grande qualità. Se non riusciamo oggi a connetterla con il sistema sanitario nazionale avremmo lasciato a metà il lavoro, commettendo un duplice danno: aver sciupato sia l'investimento del privato che la spesa comunitaria. Questa è la battaglia che dovrà vederci impegnati, perché ha a che fare con il futuro della Puglia, del Paese, con l'idea di Welfare, con la necessità di organizzare la rete dei servizi socio-assistenziali non come servizi residuali ma come il cuore della democrazia che assicura standard minimi di civiltà. Fisso un obiettivo, che non è personale o di coalizione, ma di tutti i pugliesi: cinque anni per migliorare del 30% il punteggio ministeriale delle prestazione ospedaliere e fare della Puglia una regione d'eccellenza».
Dopo aver rinnovato la sua proposta di rendere gratuita la fruizione dell'acqua per le famiglie con reddito inferiore ai 15000 euro con un progetto da realizzare nel corso degli anni, ed aver illustrato l'idea dei cantieri di cittadinanza come battaglia di civiltà, Stefano ha concluso ribadendo che i confini della coalizione saranno modificati solo in presenza di decisione unanime e non di un presunto padrone di essa (chiaro il riferimento all'accordo Emliano-UDC), fermo restando il convincimento di non coinvolgere forze politiche interessate a «Salire sul carro del vincitore». Concetto quest'ultimo ribadito nel suo intervento anche dal segretario regionale di SEL Gano Cataldo che ha posto l'accento sulla necessità di proseguire la stagione di governo inaugurata da Vendola affinchè essa non resti una parentesi, sempre con la coscienza di dover migliorare le criticità.
Chiusura affidata al consigliere comunale Massimo Mazzarisi, che sottolineato l'importanza di sostenere Dario Stefano come rappresentante di una sinistra vogliosa di proseguire il lavoro svolto in questi anni con l'intenzione di migliorarlo continuando la crescita.

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