
Politica
Damiani e Canne della Battaglia: «E' una farsa»
Amaro commento agli scambi epistolari tra Cascella e Franceschini
Barletta - venerdì 16 gennaio 2015
0.53
«Venghino signori, venghino... ad ammirare l'inesorabile declino a cui è condannato uno dei siti archeologici più importanti della storia romana». Ancora il consigliere Damiani, pungente verso il primo cittadino della città della Disfida, utilizza amaramente un linguaggio da domatore per commentare i fatti di questi ultimi giorni.
«Purtroppo assume sempre più i contorni di una farsa circense l'atteggiamento con cui l'Amministrazione guidata dal sindaco Cascella pensa, illudendosi, di trovare una soluzione idonea alla valorizzazione del sito di Canne della Battaglia. Non si contano più gli inviti, gli scambi epistolari e le telefonate ad autorevoli esponenti del Governo nazionale, seguiti da promesse mai mantenute. Ogni volta lo stesso copione: il ministro di turno invitato si presenta, fa la sua passerella, mostra meraviglia per il patrimonio culturale sottovalutato, promette immediato interesse...poi tornato a Roma non muove un dito per la nostra Cittadella di Canne».
«E' così da troppi anni, ormai nessuno ci crede più: a parte il sindaco Cascella che, auspichiamo in buona fede, appena un nuovo Ministro dei Beni Culturali si insedia, lo contatta per lettera o per telefono proponendogli un tour all inclusive a Canne della Battaglia. In poco più di un anno, dal novembre 2013 a oggi, ben due ministri si sono ufficialmente impegnati a prendere in carico la situazione: prima Bray, del quale alla città rimane solo la classica foto ricordo nell'Antiquarium, e poi Franceschini che assicura per Canne "la valorizzazione che merita". Quali siano i reali progetti per questa area di straordinario interesse storico, se ci sia una concreta volontà di puntare al rilancio inserendola a pieno titolo nei percorsi nazionali e internazionali del turismo culturale, non è dato saperlo: parole, parole, parole...e intanto il nostro territorio sciupa mille occasioni di sviluppo schiacciato dal peso dell'insostenibile leggerezza della vanità mediatica».
«Purtroppo assume sempre più i contorni di una farsa circense l'atteggiamento con cui l'Amministrazione guidata dal sindaco Cascella pensa, illudendosi, di trovare una soluzione idonea alla valorizzazione del sito di Canne della Battaglia. Non si contano più gli inviti, gli scambi epistolari e le telefonate ad autorevoli esponenti del Governo nazionale, seguiti da promesse mai mantenute. Ogni volta lo stesso copione: il ministro di turno invitato si presenta, fa la sua passerella, mostra meraviglia per il patrimonio culturale sottovalutato, promette immediato interesse...poi tornato a Roma non muove un dito per la nostra Cittadella di Canne».
«E' così da troppi anni, ormai nessuno ci crede più: a parte il sindaco Cascella che, auspichiamo in buona fede, appena un nuovo Ministro dei Beni Culturali si insedia, lo contatta per lettera o per telefono proponendogli un tour all inclusive a Canne della Battaglia. In poco più di un anno, dal novembre 2013 a oggi, ben due ministri si sono ufficialmente impegnati a prendere in carico la situazione: prima Bray, del quale alla città rimane solo la classica foto ricordo nell'Antiquarium, e poi Franceschini che assicura per Canne "la valorizzazione che merita". Quali siano i reali progetti per questa area di straordinario interesse storico, se ci sia una concreta volontà di puntare al rilancio inserendola a pieno titolo nei percorsi nazionali e internazionali del turismo culturale, non è dato saperlo: parole, parole, parole...e intanto il nostro territorio sciupa mille occasioni di sviluppo schiacciato dal peso dell'insostenibile leggerezza della vanità mediatica».
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