Gruppo innovAttivi
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Scuola e Lavoro

Dall'università al mondo del lavoro, ecco gli "innovAttivi"

La comunicazione 2.0 spiegata da 42 studenti dell'Università di Bari

"Fiducia": è stata questa la parola che ha accomunato le numerose esperienze dell'evento innovAttivi: esperienza fuori/classe, che si è svolto lo scorso giovedì 23 gennaio, dalle ore 9:30 alle 15:30, presso il Centro Polifunzionale Uniba (ex Palazzo delle Poste) in Piazza Cesare Battisti a Bari. Si tratta della fiducia che ha unito ben 42 studenti del corso di laurea magistrale in Scienze dell'Informazione Editoriale, Pubblica e Sociale dell'Università degli Studi "Aldo Moro" di Bari che, grazie all'esperta supervisione della docente Ileana Inglese, professoressa del Laboratorio di Comunicazione e Organizzazione Eventi, hanno dato vita a una unione esplosiva di creatività e voglia di mettersi in gioco, passando dalla teoria alla pratica attraverso competenze trasversali apprese non solo nelle aule universitarie, ma anche grazie ai percorsi lavorativi e di vita di ciascuno di loro.

La comunicazione 2.0 nell'era del digitale e dei social network è stata la linea tematica principale che ha collegato gli interventi degli stessi studenti, che hanno dedicato tempo e passione per cimentarsi nella realizzazione di un evento a 360 gradi, dalla progettazione alla comunicazione. A spiegare le origini degli innovAttivi sono stati Ida Vinella, Monica Tarricone, Katiana Coletta e Danilo Scardicchio, i quattro studenti che hanno coordinato i diversi gruppi di lavoro, dall'ufficio stampa alla segreteria scientifica, dal team dell'organizzazione sino alla comunicazione sui social network. «Chi sono gli innovAttivi? – hanno spiegato al pubblico in sala – I nostri motti sono stati essenzialmente tre: learning by doing, ossia imparare facendo, e quindi anche sbagliando, ma con la giusta grinta per cimentarsi in prima persona; do it yourself, facciamo con le nostre mani, mettendo in pratica i consigli e gli insegnamenti che abbiamo appreso; be social, poiché abbiamo scelto di condividere le nostre esperienze tramite i social network e tutte le piattaforme virtuali come Facebook, Twitter, Instagram e YouTube».

«I ragazzi, come i bambini, per citare il grande pedagogista Loris Malaguzzi, "hanno 100 linguaggi". Noi adulti gliene togliamo 99. Quei 99 linguaggi cominciano con la parola Fiducia» sono state le parole introduttive dalle professoressa Ileana Inglese, che ha supervisionato le attività del gruppo dalla idee iniziale sino al giorno dell'evento. «Il vero evento è stato la costruzione dell'evento, la sua progettazione, l'animazione, la comunicazione. E al di là dei temi in programma, i veri protagonisti dell'evento sono loro, gli innovAttivi, coloro che si sono messi alla prova, acquisendo quelle "competenze trasversali" (comunicazione, organizzazione, problem solving) che in genere non vengono considerate nei programmi di studio». Merito condiviso, democrazia organizzativa, e soprattutto fiducia, ha spiegato la docente: «I ragazzi hanno sogni, competenze, peculiarità uniche. Spesso manca loro la pratica, lo stile, la forma, ma se sapremo dar loro fiducia ci stupiranno».

Dal lavoro nelle ore di studio universitario alla presentazione al pubblico, "Ipertesti seriali" è stato l'esperimento di scrittura digitale interamente realizzato dagli studenti del Laboratorio di Editoria Libraria e Multimediale grazie al supporto della docente Carlotta Susca. Alessio Montemurro, Giovanni Boccuzzi e Andrea Stano hanno raccontato i percorsi di approfondimento del laboratorio, dallo studio delle nuove tendenze dell'editoria alle prove pratiche di editing e correzione di bozze, sino al contatto diretto con le case editrici del territorio per conoscerne le politiche di lavoro e di assunzione nei confronti di giovani che si affacciano su questo mercato.

«Bisogna trovare le giuste combinazioni per affrontare i mercati esteri» ha raccontato Vincenzo Averna, che partendo dalle proprie esperienze personali vissute in America ha proposto una lezione sul marketing culturale, legato al concetto di made in Italy. Quali sono le strategie pubblicitarie dei grandi brand come McDonald e Coca-Cola, e come cambiano da paese a paese? Quanto influisce la traduzione nell'esportazione di un marchio? Sono stati gli argomenti della presentazione dal titolo "Innovare comunicando: nuove frontiere del marketing culturale".

Il famoso massmediologo Marshall McLuhan è stato oggetto di una approfondita analisi da parte di Verdiana Visconti nel suo intervento "McLuhan e la rivoluzione social": «McLuhan afferma che è inutile opporsi alla trasformazione indotta dai media: bisogna invece accettarla e capirla». Dalla distinzione tra media caldi e freddi alle statistiche di utilizzo di internet (pari a 4 ore e 42 minuti al giorno per un italiano medio), è stato possibile conoscere le teorie che si celano dietro alla comunicazione mediatica, attraverso il pensiero di McLuhan.

"Twitter e le strategie comunicative di un evento: il caso TedX" è stata la rotta tracciata da Bianca Chiriatti nella sua lezione sull'uso di Twitter, partendo dalle basi e arrivando a proporre una serie di interessanti consigli sulla promozione di un evento a costo zero attraverso questa piattaforma. Dal generale al particolare, con l'esperienza personale nello staff del TedX 2013 a Lecce: «E' stato un evento molto interattivo, si poteva seguire in diretta su Facebook e su Twitter una sorta di diario della giornata». E' il concetto di live tweeting, che è stato messo in pratica anche durante l'evento innovAttivi.

I lavori sono ripresi nel pomeriggio con la presentazione di Margaret Milano sulla "Comunicazione emozionale come valore anticipato": «Il cliente è il vero titolare di un'azienda, e quindi valore anticipato significa captare le soddisfazioni e gli interessi del cliente per offrirgli il vero valore delle cose».

Spazio all'intercultura con Federica Di Bartolomeo, che ha presentato un esperimento linguistico vissuto all'estero in prima persona: «E' possibile intercomprendersi senza utilizzare l'inglese perché le nostre lingue hanno una radice in comune: il latino». "Intercomprendiamoci: esperimenti per un linguaggio universale" è l'esito di questa esperienza che ha coinvolto ragazzi italiani, rumeni, portoghesi, spagnoli e francesi.
L'ultimo intervento, curato da Danilo Scardicchio e intitolato "Disegnare un'idea: la visual identity del progetto innovAttivi", è stato dedicato al lavoro che ha preceduto le scelte grafiche e il definitivo visual design di innovAttivi, con la preferenza del colore arancione.

Tramite l'hashtag #innovAttivi su Twitter è stato possibile interagire con lo staff. Tutto l'evento è stato raccontato in diretta sui social media grazie a fotografie e post in tempo reale, e ha dato la possibilità agli studenti partecipanti di acquisire crediti formativi, utili per la propria carriera accademica, oltre agli innumerevoli spunti per personali approfondimenti, che trascendono la lineare formazione universitaria e si aprono al mondo del lavoro e delle professioni. L'iniziativa, realizzata grazie al patrocinio dell'Università degli Studi "Aldo Moro" di Bari, ha ricevuto l'indispensabile supporto di sponsor tecnici (Grafysistem, Bar Moderno) e dei media partner (Barlettalife, Pool Mag, Vox24, Barinedita). Dopo l'evento, il progetto lanciato dagli innovAttivi continua sulla rete, attraverso contenuti e condivisioni, approfondimenti e suggestioni sulle pagine social.
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Al progetto hanno partecipato anche due studentesse barlettane, Ida Vinella e Nicla Diterlizzi, entrambe al secondo anno di "Scienze dell'informazione editoriale, pubblica e sociale" presso l'Ateneo barese. «Ci siamo messi in gioco con un evento "fuori/classe" - ha spiegato Nicla Diterlizzi, nello staff organizzativo dell'evento - per poterci misurare con le nostre capacità, fuori dalle solite aule. Avendo fiducia nelle reciproche potenzialità, siamo riusciti a dar vita ad un'esperienza emozionante di cui, personalmente, farò sicuramente tesoro».

«E' stata una preziosa occasione per metterci in gioco grazie al contributo della teoria universitaria e dalle esperienze lavorative che ognuno di noi sta già perseguendo - scrive Ida Vinella, responsabile dell'ufficio stampa dell'evento - Il risultato è stato strabiliante, al di sopra delle nostre aspettative: dovrebbero esserci più spazi per metter in pratica i nostri talenti e valorizzare la nostra professionalità».
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