La città
Corteo per le vie di Barletta, consegna simbolica di chiavi negozi in Prefettura
No al Governo-Letta, per le strade commercianti e disoccupati
Barletta - giovedì 19 dicembre 2013
10.21
Circa 100 persone hanno sfilato ieri mattina per le strade di Barletta nel giorno della protesta nazionale contro il governo-Letta: un corteo composto da commercianti, imprenditori del settore manifatturiero e calzaturiero, liberi professionisti e disoccupati hanno percorso le vie del centro, fino a raggiungere la Prefettura dove sono state consegnate le chiavi delle loro attività. Alcuni dei manifestanti hanno incontrato i sindaci di Barletta, Pasquale Cascella, e Andria, Nicola Giorgino, e il prefetto, Carlo Sessa. Un gesto teso a stigmatizzare "l'inadempienza del governo, che ci ha ridotto in povertà".
Tra le richieste sul tavolo: diminuzione della pressione fiscale alle persone e alle imprese, per rilanciare i consumi e la produzione; diminuzione dei costi della politica e delle istituzioni (il parlamento costa circa 2 miliardi di euro); riduzione della spesa pubblica inefficiente e improduttiva, favorendo settori che sono stati invece penalizzati (scuola, polizia, giustizia, ricerca universitaria); riduzione delle pensioni d'oro; dimezzamento del numero dei parlamentari; abolizione delle Province; semplificazione immediata e seria della burocrazia; agevolazioni alle imprese per il mantenimento della forza lavoro, al fine di evitare la CIG e la mobilità e mantenere la professionalità acquisita; agevolazioni per le assunzioni; riduzione delle accise sul carburante; riformulazione aiuti alle famiglie disagiate.
"Siamo stati definiti facinorosi, violenti, autori di atti intimidatori, nulla di tutto questo; la manifestazione è stata estremamente pacifica, tranne alcune persone che nulla hanno a che vedere con le motivazioni della protesta. Le manifestazioni a Barletta sono state spontanee, pacifiche e non hanno prodotto danno ad alcuno. Vogliamo sensibilizzare i cittadini affinché prendano coscienza di una classe politica inefficiente e inetta, che non ha prodotto nulla di concreto" ha spiegato Oronzo Carli, commerciante nonchè promotore del comitato.
Tra le richieste sul tavolo: diminuzione della pressione fiscale alle persone e alle imprese, per rilanciare i consumi e la produzione; diminuzione dei costi della politica e delle istituzioni (il parlamento costa circa 2 miliardi di euro); riduzione della spesa pubblica inefficiente e improduttiva, favorendo settori che sono stati invece penalizzati (scuola, polizia, giustizia, ricerca universitaria); riduzione delle pensioni d'oro; dimezzamento del numero dei parlamentari; abolizione delle Province; semplificazione immediata e seria della burocrazia; agevolazioni alle imprese per il mantenimento della forza lavoro, al fine di evitare la CIG e la mobilità e mantenere la professionalità acquisita; agevolazioni per le assunzioni; riduzione delle accise sul carburante; riformulazione aiuti alle famiglie disagiate.
"Siamo stati definiti facinorosi, violenti, autori di atti intimidatori, nulla di tutto questo; la manifestazione è stata estremamente pacifica, tranne alcune persone che nulla hanno a che vedere con le motivazioni della protesta. Le manifestazioni a Barletta sono state spontanee, pacifiche e non hanno prodotto danno ad alcuno. Vogliamo sensibilizzare i cittadini affinché prendano coscienza di una classe politica inefficiente e inetta, che non ha prodotto nulla di concreto" ha spiegato Oronzo Carli, commerciante nonchè promotore del comitato.