Eventi
Continua il tormentone Elton John
Sul cantante inglese si abbatte l’ira della Chiesa. Il binomio omosessualità e chiesa piace poco ai prelati
BAT - domenica 22 agosto 2010
Le anticipazioni fornite alcune settimane fa hanno trovato conferma. Elton John suonerà nell'arena del Monastero di Colonna il 22 settembre. Adesso c'è anche la locandina dell'evento, spuntata nel chiosco di piazza della Repubblica. Trani risponde così alle critiche medievali di Monsignor Babini, vescovo emerito di Grosseto, che aveva sentenziato il suo sdegno per la scelta dell'amministrazione tranese di far cantare Sir Elton davanti ad una chiesa, nello specifico la Cattedrale. Il prelato ha chiesto una vera e propria mobilitazione da parte de mondo cristiano al fine di evitare l'esibizione del cantante inglese, omosessuale dichiarato e molto critico verso la religione.
Babini, forse dimenticandosi dei tanti problemi della chiesa, ha avuto il tempo di rispondere alle domande del cronista del sito pontifex, ricordando a tutti la sua posizione sugli omosessuali: «Fare cantare quel signore davanti ad una Chiesa mi sembra inadeguato, blasfemo ed offensivo. Esistono luoghi acconci a queste cose, la Cattedrale è pur sempre la cattedra del vescovo e la chiesa dei fedeli tutti, dei cattolici, messa in ridicolo da quel signore. Tutti conoscono le disordinate tendenze di Elton John e la sua vita depravata, dunque svolgere una sua esibizione davanti alla casa di Dio è offensivo. Allora io come vescovo scriverei una bella lettera di sdegno ai fedeli».
Elton John sarebbe noto infatti per le sue disordinate tendenze e la sua vita depravata dunque svolgere una sua esibizione davanti alla casa di Dio é offensivo".
Babini in pratica, sposa la tesi del vescovo di Salisburgo, che collegava i morti alla Love Parade di Duisburg alla punizione divina contro gli apostati. "Alcune volte Dio i segnali li manda ed anche forti quando servono. Coloro che vivono in una situazione perversa, di peccato gravissimo, chi rifiuta coscientemente Cristo, finisce nelle pene dell' Inferno che sono gravi e forti» ha chiarito il monsignore. Tra il finire in quel posto e non nascere, meglio non venire mai alla luce".
L'amministrazione di Trani aveva scelto il concerto di Elton John per candidare il borgo antico a monumento dell'Unesco, ma poi ha cambiato location e data per l'esibizione del cantante: si farà a piazzale Colonna il 22 settembre. Un recente editorale di Pontifex ha annunciato "con soddisfazione" il cambio di programma. Volpe ha sostenuto che di "non essere contrario al concerto, ma al luogo in quanto, pur se pubblico, era davvero sconveniente, oltraggioso per la cattedrale, sede del Vescovo". Gli organizzatori avrebbero preso una "decisione di buon senso" per "evitare polemiche" e non si tratterebbe di censura. Il cantante è stato ulteriormente attaccato per la sua "indecente omosessualità, la sua ostentazione di una anormalità animalesca", cose che "avrebbero mortificato la sede vescovile e indignato i cattolici".
Anche l'associazione Etica e Politica di Trani, attraverso il presidente Antonio Russo, si schiera dalla parte del cantante: «Ancora una volta siamo di fronte a una presa di posizione alquanto discutibile di un alto prelato nei confronti della vita civile della città di Trani. Il cantante non ha mai nascosto la propria omosessualità e per molto tempo ha rappresentato un'icona del movimento gay britannico, ma non per questo deve essere giudicato male. La sua musica potrebbe non piacere, legittimo. Il suo stile di vita potrebbe non essere condiviso, legittimo. L'arte non ha identità di genere, è universale e soprattutto non è confessionale. Chi ha il coraggio di ammettere la propria omosessualità è perseguitato, invece chi si nasconde dietro falsi moralismi pretende l'assoluzione. Non c'è più religione».
Babini, forse dimenticandosi dei tanti problemi della chiesa, ha avuto il tempo di rispondere alle domande del cronista del sito pontifex, ricordando a tutti la sua posizione sugli omosessuali: «Fare cantare quel signore davanti ad una Chiesa mi sembra inadeguato, blasfemo ed offensivo. Esistono luoghi acconci a queste cose, la Cattedrale è pur sempre la cattedra del vescovo e la chiesa dei fedeli tutti, dei cattolici, messa in ridicolo da quel signore. Tutti conoscono le disordinate tendenze di Elton John e la sua vita depravata, dunque svolgere una sua esibizione davanti alla casa di Dio è offensivo. Allora io come vescovo scriverei una bella lettera di sdegno ai fedeli».
Elton John sarebbe noto infatti per le sue disordinate tendenze e la sua vita depravata dunque svolgere una sua esibizione davanti alla casa di Dio é offensivo".
Babini in pratica, sposa la tesi del vescovo di Salisburgo, che collegava i morti alla Love Parade di Duisburg alla punizione divina contro gli apostati. "Alcune volte Dio i segnali li manda ed anche forti quando servono. Coloro che vivono in una situazione perversa, di peccato gravissimo, chi rifiuta coscientemente Cristo, finisce nelle pene dell' Inferno che sono gravi e forti» ha chiarito il monsignore. Tra il finire in quel posto e non nascere, meglio non venire mai alla luce".
L'amministrazione di Trani aveva scelto il concerto di Elton John per candidare il borgo antico a monumento dell'Unesco, ma poi ha cambiato location e data per l'esibizione del cantante: si farà a piazzale Colonna il 22 settembre. Un recente editorale di Pontifex ha annunciato "con soddisfazione" il cambio di programma. Volpe ha sostenuto che di "non essere contrario al concerto, ma al luogo in quanto, pur se pubblico, era davvero sconveniente, oltraggioso per la cattedrale, sede del Vescovo". Gli organizzatori avrebbero preso una "decisione di buon senso" per "evitare polemiche" e non si tratterebbe di censura. Il cantante è stato ulteriormente attaccato per la sua "indecente omosessualità, la sua ostentazione di una anormalità animalesca", cose che "avrebbero mortificato la sede vescovile e indignato i cattolici".
Anche l'associazione Etica e Politica di Trani, attraverso il presidente Antonio Russo, si schiera dalla parte del cantante: «Ancora una volta siamo di fronte a una presa di posizione alquanto discutibile di un alto prelato nei confronti della vita civile della città di Trani. Il cantante non ha mai nascosto la propria omosessualità e per molto tempo ha rappresentato un'icona del movimento gay britannico, ma non per questo deve essere giudicato male. La sua musica potrebbe non piacere, legittimo. Il suo stile di vita potrebbe non essere condiviso, legittimo. L'arte non ha identità di genere, è universale e soprattutto non è confessionale. Chi ha il coraggio di ammettere la propria omosessualità è perseguitato, invece chi si nasconde dietro falsi moralismi pretende l'assoluzione. Non c'è più religione».