Associazioni
Buon compleanno all'Avis di Barletta: oggi i suoi primi 70 anni
Il presidente Leonardo Santo: «Nonostante i progressi della scienza, ancora oggi l’unica “fonte” di sangue è l’uomo, il donatore»
Barletta - lunedì 1 agosto 2022
Comunicato Stampa
«Corri a donare, noi lo facciamo da 70 anni». È lo slogan per la ricorrenza dei primi 70 anni di attività dell'Avis di Barletta. «Un traguardo storico quello del 1°agosto 2022, 70°anniversario di fondazione dell'AVIS Comunale Barletta OdV "R. Lattanzio"», dice il dottor Leonardo Santo, presidente Avis Barletta.
«Un traguardo straordinario - prosegue - per un'associazione di volontariato sempre capace di rispondere appieno alla sua mission: la promozione della cultura del dono del sangue. Nonostante i progressi della scienza, ancora oggi l'unica "fonte" di sangue è l'uomo, il donatore: una persona che ha fatto propria l'intima scelta di concretizzare un vissuto di generosità, solidarietà, altruismo e gratuità con il gesto della donazione.
L'AVIS Barletta non è mai venuta meno ai propri valori ed è sempre stata capace di fornire risposte concrete a bisogni concreti, primo fra tutti, il bisogno di sangue e di salute. Tanti gli avvenimenti topici in questi 70 anni in cui i donatori di AVIS Barletta hanno contribuito con il proprio sangue a scrivere la storia: il crollo di via Canosa, il crollo di via Roma, l'incidente ferroviario della Bari-Nord, la fondazione della Casa del donatore. Tanti anche i personaggi famosi: il fondatore dell'AVIS Barletta: prof. Ruggiero Lattanzio, il campione Pietro Mennea, il "mitico" Gruppo Sportivo dell'AVIS Barletta, l'unica donna donatrice pugliese "zia Maria" Mennuni ad aver raggiunto il traguardo delle 300 donazioni di sangue. Tantissime le vite umane salvate in questi 70 anni di attività.
La scomparsa del fenomeno del "mercenarismo del sangue" nel nostro territorio rappresenta tuttavia sicuramente il merito principale dell'AVIS Barletta. Una piaga alimentata da quel sistema per cui parenti ed amici, negli anni passati, erano costretti ad intervenire personalmente e in modo tempestivo, in caso di bisogno di sangue, per i propri cari. Questo è stato possibile grazie all'opera dell'AVIS Barletta che ha saputo coniugare l'integrità dei propri valori fondanti quali anonimato, gratuità, volontarietà, impegno sociale, altruismo con i numerosi e profondi cambiamenti sia sanitari che sociali intervenuti in tutti questi anni.
L'AVIS Barletta partendo dai suoi 70 anni di attività continuerà ad operare, nella sua attività di diffusione e promozione del dono del sangue e nel rinforzo delle motivazioni che hanno spinto la singola persona a diventare donatore, palesando il valore culturale, sociale, etico, pedagogico della nostra associazione.
Tante le manifestazioni per la ricorrenza dei 70 anni di attività che l'AVIS Barletta sta approntando e che coinvolgeranno non solo i donatori avisini ma l'intera cittadinanza, al fine di far crescere in essi la consapevolezza sui temi della donazione di sangue».
«Un traguardo straordinario - prosegue - per un'associazione di volontariato sempre capace di rispondere appieno alla sua mission: la promozione della cultura del dono del sangue. Nonostante i progressi della scienza, ancora oggi l'unica "fonte" di sangue è l'uomo, il donatore: una persona che ha fatto propria l'intima scelta di concretizzare un vissuto di generosità, solidarietà, altruismo e gratuità con il gesto della donazione.
L'AVIS Barletta non è mai venuta meno ai propri valori ed è sempre stata capace di fornire risposte concrete a bisogni concreti, primo fra tutti, il bisogno di sangue e di salute. Tanti gli avvenimenti topici in questi 70 anni in cui i donatori di AVIS Barletta hanno contribuito con il proprio sangue a scrivere la storia: il crollo di via Canosa, il crollo di via Roma, l'incidente ferroviario della Bari-Nord, la fondazione della Casa del donatore. Tanti anche i personaggi famosi: il fondatore dell'AVIS Barletta: prof. Ruggiero Lattanzio, il campione Pietro Mennea, il "mitico" Gruppo Sportivo dell'AVIS Barletta, l'unica donna donatrice pugliese "zia Maria" Mennuni ad aver raggiunto il traguardo delle 300 donazioni di sangue. Tantissime le vite umane salvate in questi 70 anni di attività.
La scomparsa del fenomeno del "mercenarismo del sangue" nel nostro territorio rappresenta tuttavia sicuramente il merito principale dell'AVIS Barletta. Una piaga alimentata da quel sistema per cui parenti ed amici, negli anni passati, erano costretti ad intervenire personalmente e in modo tempestivo, in caso di bisogno di sangue, per i propri cari. Questo è stato possibile grazie all'opera dell'AVIS Barletta che ha saputo coniugare l'integrità dei propri valori fondanti quali anonimato, gratuità, volontarietà, impegno sociale, altruismo con i numerosi e profondi cambiamenti sia sanitari che sociali intervenuti in tutti questi anni.
L'AVIS Barletta partendo dai suoi 70 anni di attività continuerà ad operare, nella sua attività di diffusione e promozione del dono del sangue e nel rinforzo delle motivazioni che hanno spinto la singola persona a diventare donatore, palesando il valore culturale, sociale, etico, pedagogico della nostra associazione.
Tante le manifestazioni per la ricorrenza dei 70 anni di attività che l'AVIS Barletta sta approntando e che coinvolgeranno non solo i donatori avisini ma l'intera cittadinanza, al fine di far crescere in essi la consapevolezza sui temi della donazione di sangue».