Beppe Grillo a Barletta
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Politica

Beppe Grillo a Barletta: «Aprite il comune!»

«Saranno sorpresi quando forse ci prenderemo anche Barletta». Seconda tappa pugliese del "Tutti a casa tour"

Piazza Aldo Moro sold out ieri sera per Beppe Grillo. Il leader del Movimento 5 Stelle ha fatto tappa ieri sera a Barletta con il suo "Tutti a casa tour". «Ogni giorno c'è un martellamento su di noi, che è ipocrita, falso, e francamente vergognoso - ha detto Grillo - Il movimento 5 stelle ha dato ufficialmente una risposta: lo stipendio di un parlamentare sarà di 5mila euro lordi, quindi 2.500 netti, più una diaria che potrà essere spesa e dovrà essere documentato tutto. Quello che avanza sarà messo in un conto per fare microcredito alla piccola impresa, come stiamo facendo già in Sicilia. Dei nostri parlamentari, non ce n'è uno che si tiene la diaria! Quindi sono tutti d'accordo in questo. Sono tutte montature della stampa. Siamo quelli che abbiamo rifiutato i 42 milioni di contributi pubblici».

Il PD, Napolitano, e il governo - «C'è gente che ancora mi avvicina e mi chiede: perché non avete fatto l'accordo col PD? Vi spiego i giochini che hanno fatto: non c'era nessun accordo, non ce l'hanno neanche chiesto, hanno sempre snobbato il movimento. La cosa che volevano da noi, non era un accordo, erano i nostri voti. Volevano dieci senatori per governare loro, senza di noi. Napolitano si è raddoppiato la carriera. Non esiste nel mondo un 14 anni di Presidenza della Repubblica, se non vai nel Sudamerica. Sono andato da Napolitano, con i corazzieri che mi dicevano: "Vada avanti così!". E gli ho detto: Presidente, come fa ad affidare il paese agli stessi che lo hanno disintegrato? E lui non mi rispondeva. E io: Faccia un gesto meraviglioso, siamo noi la novità! E lui: Ma voi non avete i numeri. E io: Ma non ce li hanno neanche loro i numeri. Non ce li aveva neanche Craxi i numeri, e ha governato con l'8%. In democrazia, se la prima forza non riesce a fare il governo, si passa alla seconda, cioè noi. Ho fatto un video dicendo: Gargamella, Bersani, comiciamo a dare un segnale, rinunci, come noi, ai 48 milioni di euro che ha già preso; abbiamo già la legge pronta per l'incandidabilità di Berlusconi, la facciamo insieme; facciamo la legge sul conflitto di interessi. Non ha risposto. Si devono rendere conto che questo paese esploderà a settembre, ottobre, novembre. Hanno rubato tempo. Si riuniscono nei monasteri, a guardare, supplicare chi? Padre Pio? Se scende Padre Pio, gli fa un culo così a tutti».

La rete - «Cominciamo a fare proposte per chiudere la rete. La Polizia è andata nel nostro ufficio di Milano. Vogliono i server, perché un anno e mezzo fa, venti ragazzi a Nocera Inferiore hanno pubblicato offese al Presidente della Repubblica: il vilipendio. Che cos'è vilipendio? E' vilipendio se dici che il Presidente della Repubblica ha fatto distruggere i nastri delle conversazioni con Mancino? Io ce ne ho migliaia di offese, tutti i giorni. Ora scoprono la rete, e vogliono controllarla. Una di queste offese era: Presidente, perché non restituisce i soldi di quando era europarlamentare e andava a Bruxelles, magari tre quattro volte al mese, prendendo un volo charter della Virgin a 76 euro, e facendosi rimborsare 800 euro. Non ha commesso un reato, perché la legge glielo permetteva. Ma poteva fare un gesto!».

Il reddito di cittadinanza e il cemento zero - «Non vogliono la legge per restituire i rimborsi elettorali per fare microcredito, votano contro, e non lo vogliono far sapere. La legge sul reddito di cittadinanza non la vogliono: faremo nomi e cognomi di chi voterà contro! Per il reddito di cittadinanza si trovano i soldi. Abbiamo ministro dell'economia un banchiere, un uomo che doveva controllare il più grande scandalo di questo paese, il Monte dei Paschi di Siena, e non si è accorto di nulla. Gli economisti! L'economia non è parlare di banche, di spread, di spending review, di soldi. L'economia è parlare di cose reali, di cosa produrre. Se certe cose non si devono più produrre, allora si chiude l'azienda, ma si salvano le persone con un reddito di cittadinanza - e su Barletta - Lo sapete benissimo cos'è l'economia nel vostro paese. Avevate le scarpe, avevate il tessile: non c'è più niente. Adesso che cosa avete? Il sogno dell'edilizia!? Noi diciamo: cemento zero. Riqualificare tutto ciò che c'è nelle città, ristrutturare quello che c'è, e c'è lavoro per cento anni. Abbiamo fatto un progetto che si chiama "social house". Ci sono un milione e mezzo di famiglie, che non hanno la casa, perché non hanno accesso al mutuo, e abbiamo quasi due milioni di abitazioni in mano alle banche, che stanno marcendo perché vanno all'asta e non le compra nessuno, perché il mercato è più che fermo. Lo stato, con il contratto di "social house", garantisce presso la banca il mutuo, senza tirare fuori i soldi, con dei certificati. Fa lo stato!».

Il voto di scambio e il comune - «Voi siete ancora ancorati ad un vizio formale, culturale, non vi sto dando delle colpe. A questo voto di scambio. Tu conosci quello che ti può mettere là.. No! E' finita! Non hanno più una lira! Ti danno il lavoro e lo stipendio ce lo mettete voi! - e ha aggiunto - Dovete aprire il comune, non blindarlo! Dovete ragionare quartiere per quartiere. Bisogna fare i bilanci partecipativi: il comune deve dirvi abbiamo questi soldi, che cosa ne facciamo? Andiamo a votare. Se non vai a votare, perdi. Sono referendum propositivi senza quorum, potete metterlo nello statuto del comune. Possiamo cambiare il modo di costruire i palazzi. Abbiamo bisogno di intelligenza!».

La Puglia e Vendola - «La Puglia è la regione che ha più qualità. Avete il sole, il cibo, la cultura, il turismo, il mare, il vento. Sono arrivato qua, e ho visto centinaia di pale eoliche messe lì dalle multinazionali: voi ci mettete il vento e i soldi se ne vanno dalla Puglia. Avete l'olio più buono del mondo. Avete un governatore che ha permesso Taranto! Si era impegnato quando è stato eletto a togliere l's.p.a dalla gestione del più grande acquedotto di Europa, l'Acquedotto Pugliese. E' rimasto una s.p.a., nonostante 27 milioni di persone hanno detto di no all'acqua privatizzata. Ha dato 140 milioni di euro di soldi pubblici a Don Verzè, e non avete le scuole, i centri per gli handicappati. E non mi devo incazzare. Con SEL che fa una mozione contro me e Casaleggio, perché non vogliono permettere che una società privata gestisca dei soldi. Io non gestisco nulla, non tocco soldi!».

Le sorprese e la rabbia - «Sono sempre sorpresi: sorpresi quando ci siamo presi 4 comuni, compreso Parma, e poi la Sicilia, e saranno sorpresi quando forse ci prenderemo anche Barletta. In tre anni, senza soldi, col volontariato, con due euro a maglietta, siamo diventati la prima forza politica di questo paese, e questo li fa imbestialire. Io forse dovrei gridare di meno, ma la mia è una rabbia sana, che avete dentro anche voi. Una rabbia che ha aggregato milioni di persone nel sogno di cambiare questa politica, questa economia, il modo di concepire questo paese». «Noi stiamo garantendo la democrazia in questo paese, e ci dovrebbero ringraziare! Siamo diventati una forza politica che non possono più trascurare!».
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