Trabucco Barletta
Trabucco Barletta
La città

Barletta. Il Trabucco di Levante e la memoria del mare

La nota dello scrittore e saggista, Giuseppe Lagrasta

Barletta. Il Trabucco di Levante e la memoria del mare,
di Giuseppe Lagrasta, scrittore e saggista

La memoria vegetale
La memoria dei giorni giovanili è fatta di profumi, di colori, di suoni e canzoni, di voci e volti, di amicizie e di amori fuggitivi. E i luoghi, molti di quei luoghi abitati, hanno rappresentato, nella memoria esistenziale delle persone: avventure, incontri, figure, parole e dialoghi, emozioni d'un tempo trascorso nella vivacità degli anni e nel corso del tempo giovanile. Tra questi luoghi della memoria vegetale, contestualizzati agli anni '70-'80 del secolo passato, spesso, abitati con disagio e inquietudine, gioco e allegria, e con il pensiero rivolto a un futuro incerto, il Trabucco, posizionato sul braccio di Levante, a Barletta, ha simboleggiato, il luogo della libertà estiva, rispetto ai giorni di scuola, e incarna, tutt'ora, attraverso immagini e ricordi, il clima emotivo delle vacanze, con le nuove amicizie, con i suoi colori e le sue geometrie, interpretando il cuore della memoria storico-sociale barlettana.

In un passato giovanile, tra luci e ombre, tra confusione, chiacchiere e sentimenti inespressi, all'ombra delle reti pescose e dei legni del Trabucco, si ascoltavano storie e si raccontavano storie, si condividevano riti di passaggio e si confidavano sentimenti profondi per cui, spesso, non si trovavano le parole se non comunicando, con sguardi, gesti e silenzi. Le impressioni e i problemi si raccontavano tra i colori del mare, le tonalità delle pietre e le sfumature petrose degli scogli, sui quali, le onde e i cavalloni, di qualsiasi dolcezza o aggressività, posavano i loro corpi e le loro braccia e mani. Tra i tanti discorsi, spesso, molto spesso, si rifletteva sulla città, sul futuro, sui progetti e sui desideri che si stagliavano, tra realtà e immaginazione. E il teatro delle pietre, anime assolate e sbrecciate dal continuo frangersi delle onde, possedeva sporgenze rocciose che spesso, graffiavano, lasciando il segno. Ma non era un problema, perché l'acqua salata, di lì a poco, avrebbe rimarginato le ferite. Così, tra l'alta attenzione verso i rilievi rocciosi e la cura posta per risalire gli scogli e attraversarli, il tempo trascorreva, lento.

E il teatro marino invitava ad osservare e ascoltare: dalla terrazza del Trabucco e dal braccio di Levante che s'allungava nel mare, si scorgevano le barche, i pescatori, le barche a vela, i motoscafi che giganteggiavano, sostando a qualche centinaio di metri dalla riva. Ma soprattutto c'era nell'aria una poetica del gioco e della leggerezza che consentiva di reggere l'assalto del tempo fuggitivo. Ma la bellezza del teatro marino e del teatro delle pietre, che faceva da contrappasso agli orizzonti velati di spume d'onde, raccoglieva d'attorno, figure giocose, bagnanti pigri e ostinati, bagnanti innamorati dell'acqua, dei ricci e dei polpi, delle figurazioni delle scogliere e degli sguardi chiari delle pietre.
Tra le pietre e l'acqua, il mare e gli scogli, il sole e l'ombra, la calma e la festa il tempo trascorreva luminoso e pigro, fino a quando, nel tardo pomeriggio, stanchi e assetati dal sole, dall'aria salata e dal lucore delle pietre, si tornava in città. E prima del ritorno, qualche bagnante appena arrivato, si ostinava a raccontare, a chi era esausto di mare e sole, un film che aveva visto la sera precedente al Cinema Astra, (luogo ormai abbattuto, n.d.r.), sala all'aperto che proiettava pellicole della stagione appena trascorsa. Gli argomenti raccontati riguardavano storie d'amore a lieto fine, oppure film di guerra ma anche film western, allegri e scanzonati.

Poco più lontano dal Trabucco vi erano situati dei grandi cubi di pietre, alla cui ombra, giocatori incalliti, si divertivano a "fare il mediatore" (gioco di carte di Barletta, n.d.r.) E come è usuale, da queste parti, alla fine delle partite vi erano lunghe discussioni per errori commessi da giocatori distratti, o poco allenati a quel tipo di logica. Poco più lontano, all'ombra di massi di pietra, molti giovani ascoltavano e discutevano, confrontandosi con problemi e argomenti sempre più emergenti e all'ordine del giorno. Ma per gioco o per caso, in quel periodo, qualcuno ha scoperto la leggerezza della memoria vegetale del mare e la profonda memoria delle pietre ma anche della memoria adolescente, compressa da malinconie e nostalgie appena velate dallo sguardo turbato.
Così, entra in gioco la luce della geografia della memoria marinara che ricorda la scrittura del mare, fatta di suoni e colori, sabbia e pietre, sole e maschere di sole, frastuoni e meraviglia, freschezza e avventure, volti di onde enigmatiche, con storie che vedono protagoniste le ninfe marine, che da sempre hanno simboleggiato la bellezza e la serenità del mare. E poi, la memoria delle pietre, che narra di venature inscritte nei cuori dei loro labirinti, granulari di pietre che narrano di maschere strane, di volti fantasmi, di giocattoli immaginari, imprevedibili e paradossali. La scrittura del mare e la memoria delle pietre animavano il paesaggio in cui era incastonato il Trabucco e la materia delle pietre e le ombre del legno, facevano interagire, mare, pietra e legno, sabbia e sporgenze rocciose.
Un mondo nuovo, allora, si aprì, all'improvviso, e i simboli e le cifre esistenziali che viaggiavano in modo caotico e confuso e che animavano la rubrica delle anime giovanili, trovarono lo spazio per essere canalizzate verso la scrittura e la lettura di libri di poesia, di arte e di narrativa, accentuando anche l'attenzione verso l'arte cinematografica e i linguaggi teatrale. Così, per gioco e per passione, da un luogo di vacanza e di ozio riflessivo, furono tratte delle buone pratiche per resistere all'invadenza della società consumistica e di massa, in modo da combattere il disagio di vivere ed affrontare un futuro incerto e imprevedibile. Il Trabucco, luogo della memoria vegetale, composta dall'acqua del mare, dalla sabbia, dai pesci, dalla memoria delle pietre e dalla memoria umana, da figure di sogni e da emozioni di malinconia giovanile, ha consentito ai giovani di quel tempo, di scoprire e di non disperdere il ricordo della geografia della memoria, dissipata dal tempo e dall'incuria dell'uomo.

L'iniziativa e la proposta progettuale
Per la rinascita culturale, storica e marinara del Trabucco suggeriamo di organizzare, con il coinvolgimento delle Istituzioni locali e delle Associazioni, e in piena sicurezza per i partecipanti, un Concerto Musicale dedicato al mare e alla natura, e da tenersi all'alba sulla terrazza del Trabucco, con la conseguente interpretazione del Cantico delle Creature di San Francesco d'Assisi, dedicato alle cittadine e ai cittadini, alla natura e alla bellezza del Creato e a chi è annegato, fuggendo da povertà e fame, guerre civili e carestie. E poiché il luogo non può contenere un pubblico numeroso, sarà opportuno trasmettere l'evento in diretta streaming. Forse, tale avvenimento, potrà risultare il tassello, di un mosaico progettuale, sia storico-culturale che antropologico-ambientale, al fine di ridare vita nuova a un monumento, che potrebbe, splendere, finalmente, di luce propria! Il Trabucco di Barletta, situato sul braccio di Levante, rappresenta un monumento da cui partire per ampliare una geografia della memoria della città, e consacrarlo come monumento da preservare e da conservare con cura come si fa con tutti gli edifici storici. Crediamo sia possibile una rinascita del monumento sia in prospettiva culturale che formativa, in quanto, tale luogo, potrebbe trasformarsi, per esempio, in atelier didattico all'aria aperta, oppure in un'aula didattica decentrata o ancora, in un laboratorio didattico dedicato alla poesia della natura e alla bellezza all'ambiente. Si suggeriscono tali attività da espletarsi in un contesto di totale sicurezza per gli operatori e per i partecipanti.
Riproduzione Riservata
  • Trabucco
Altri contenuti a tema
1 Che destino per il trabucco di Barletta? Arriva la proposta della Lega Navale Che destino per il trabucco di Barletta? Arriva la proposta della Lega Navale Gammarota: «Ci proponiamo per la gestione, organizzando visite guidate del trabucco e dell’intero braccio»
1 Il trabucco di Barletta resta un'opera incompiuta Il trabucco di Barletta resta un'opera incompiuta Gammarota (Lega navale) parla di incapacità di chi avrebbe dovuto provvedere al suo recupero sociale
In visita al trabucco di Barletta, protagonisti i ragazzi della "Modugno-Moro" In visita al trabucco di Barletta, protagonisti i ragazzi della "Modugno-Moro" Raccontata anche la storia della famiglia Ricatti, storici custodi del trabucco
Gli ospiti della Comunità Riabilitativa Psichiatrica Epasss Asl Bt al Trabucco di Barletta Gli ospiti della Comunità Riabilitativa Psichiatrica Epasss Asl Bt al Trabucco di Barletta Una giornata ricca di emozioni ed entusiasmo per gli ospiti
1 Aggiudicato il servizio di sorveglianza del Trabucco Aggiudicato il servizio di sorveglianza del Trabucco Dopo la moda di questa estate dei tuffi liberi, arriva la tutela del bene
29 A Barletta ci si tuffa anche dal trabucco a ferragosto A Barletta ci si tuffa anche dal trabucco a ferragosto La segnalazione è partita dai social
1 «Mentre si demoliscono i silos, il Comune di Barletta pensa a come vigilare sul Trabucco» «Mentre si demoliscono i silos, il Comune di Barletta pensa a come vigilare sul Trabucco» L'avviso pubblico per l’acquisizione di manifestazioni di interesse per la sorveglianza temporanea del Trabucco
Trabucco di Barletta, Mennea: «Recuperiamo la storia, ma guardando al futuro» Trabucco di Barletta, Mennea: «Recuperiamo la storia, ma guardando al futuro» «Il recupero della nostra storia non ci fa perdere di vista il futuro, che è rappresentato dal nostro porto»
© 2001-2025 BarlettaViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica telematica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
BarlettaViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.