
Politica
«Barletta è politicamente malata», il duro attacco di Basile e Dicorato
Per i consiglieri di Adesso Puoi l'amministrazione è «fallimentare»
Barletta - venerdì 22 gennaio 2016
Comunicato Stampa
«Giunti a metà mandato è opportuno tracciare un bilancio dell'azione politico-amministrativa del Sindaco Pasquale Cascella e della sua giunta comunale. Il nostro giudizio in merito è fortemente negativo in virtù degli scarsi risultati conseguiti, del perenne immobilismo, dello scarso coinvolgimento dei cittadini alla Cosa Pubblica ma soprattutto delle false aspettative di 'cambiamento' generate dal Primo Cittadino e dalla coalizione di centrosinistra a suo sostegno, nel 2013, in campagna elettorale» Inizia così la lettera aperta che i consiglieri della lista civica di opposizione "Adesso Puoi", Flavio Basile e Ruggiero Dicorato, indirizzano alla stampa e all'amministrazione comunale.
«La pochezza dell'operato di Sindaco e Giunta è semplice da misurare - scrivono nella nota congiunta i due consiglieri - In un recente resoconto il Sindaco annovera, quale risultato amministrativo, persino il ricovero dei senza tetto durante i periodi di emergenza neve. Caro Sindaco, si tratta di un atto dovuto, di un atto umano, di un gesto del quale non bisogna fregiarsi i meriti! Aldilà di tale premessa, che l'Amministrazione Cascella abbia sin qui fatto buca da tutte le parti è testimoniato dai fatti, programma e linee di mandato alla mano. L'ex Portavoce del Presidente della Repubblica Napolitano si presenta alla città con il presupposto di 'ripartire insieme' e in effetti la sua prima avventura da politico di frontiera e non più delle stanze dei bottoni si apre sulla falsa riga della fallimentare gestione Maffei con al suo fianco gran parte di chi ha dapprima sostenuto e poi affossato l'ex Sindaco. Cascella riserva il primato delle proprie linee programmatiche alle Politiche Sociali, delle quali evidentemente detiene solo il primato assessorile in considerazione del fatto che la suddetta delega, detenuta dal vice-sindaco Anna Rizzi Francabandiera, è di sua chiara espressione. Il Sindaco e la sua Coalizione parlano di una 'Rete del Benessere' possibile e di una politica dell'ascolto e del confronto. Eppure i fatti smentiscono questo! Ricordete, difatti, delle tensioni tra lo stesso Primo Cittadino e diverse famiglie meno abbienti della città in cerca d'aiuto ma rispedite a casa senza pietà già nei primi mesi di mandato. Numerose sono le segnalazioni di cittadini che puntualmente non ricevono risposta e audizione dal Sindaco.
Non meno importante è, inoltre, l'esigenza di nuove case popolari considerato il forte disagio sociale ed economico di molti cittadini e la lotta a chi da anni occupa 'abusivamente' le case popolari preesistenti. Non basta aver sgomberato gli alloggi per anziani presso l'ex Distilleria, così come rimarcato nei suoi obiettivi raggiunti, peraltro un provvedimento eseguito non da Lei ma per mezzo di un sequestro giudiziario dei Carabinieri. Disumano è stato, caro Sindaco, vedere queste famiglie dopo lo sfratto abbandonate a se stesse. Nel programma scrive di inclusione degli immigrati ma nulla ha fatto, in questi anni, per intensificare i controlli contro quella fetta di immigrati che delinque! In città si registra un incremento di aggressioni e furti, soprattutto in abitazioni periferiche, oltre ad una presenza incontrollata di cinesi irregolari che continuano a minare le attività produttive del territorio. Ci parla anche di autismo e per questo motivo vorremmo sapere che fine ha fatto il Centro Regionale prima inaugurato e poi subito chiuso presso il vecchio Ospedale?
Al secondo posto del Programma ci propina una Barletta 'Smart City' che ad oggi vede solo Lei e per la quale nè si intercettano fondi e, quando si intercettano, si perdono pure. Ci scrive del Piano del Commercio mai operativo, di valorizzazione delle Imprese Industriali e Artigianali Locali, di sostegno all'agricoltura, al comparto pesca, di promozione di nuove opportunità di lavoro e di 'Informa Giovani' il cui sportello è attualmente chiuso. Non manca il 'cavallo di battaglia' di tutte le Amministrazioni di centrosinistra: il P.U.G., ovvero, il Piano Urbanistico Generale, la nuova idea della città di Barletta per la quale si continuano a sprecare solo ore ed ore di convegni. E poi l'occhio attento alle scuole comunali per cui, invece, ci arrivano una mare rimostranze di cittadini per continui ritardi nelle manutenzioni. Il Sindaco guarda anche alle nuove strutture sportive con il nuovo 'Manzi-Chiapulin' che improvvisamente diventa uno stadio per ovviare agli errori progettuali commessi per il vero ed unico stadio della città, il 'Puttilli'. E la Piscina Comunale a che punto è?
Anche sulle questioni ambientali a Cascella, ricordiamo, che nulla si è fatto per meglio monitorare l'aria della città, che il Protocollo d'Intesa sottoscritto giunge dalla volontà di cittadini e che l'inchiesta sul presunto disastro ambientale l'ha aperta la Procura di Trani. Senza dimenticare l'assenza di una adeguata incentivazione della 'mobilità sostenibile', a parte l'improvvisata e frettolosa chiusura del centro cittadino a Natale per poi non parlare del 'bike sharing' oramai un lontano ricordo. Tra le opere pubbliche come non menzionare i notevoli ritardi per la partenza delle opere di urbanizzazione in zona 167, i ritardi per la consegna del Parco dell'Umanità, le inottemperanze registrate nel Programma di Soppressione dei Passaggi a livello, il silenzio sulla valorizzazione delle Litoranee, sul Piano delle Coste sino a giungere alle Periferie con l'Orto Botanico e la villa Bonelli e poi ad un finanziamento regionale recuperato nell'ultimo giorno utile per l'adeguamento dell'asse ferroviaria Bari-Barletta. Ci chiediamo, inoltre, come possa fare una città come Barletta a rialzare la testa se non si investe adeguamente sulle bellezze e sulla storia, sulla Disfida, sul Castello Svevo-Federiciano, su un sito archeologico di richiamo internazionale come Canne della Battaglia.
Il Sindaco, considerato il clima di anti-politica, nel 2013, prometteva ai cittadini una riduzione delle spese comunali ma così non è stato e prova ne sono i 300mila euro di disavanzo destinati ad incarichi professionali e le spese della municipalizzata Bar.S.A. S.p.A. totalmente a carico del Comune di Barletta. E' doveroso chiedersi dove siano finiti i sacrifici dei cittadini per la Raccolta Differenziata e perchè a fronte di lauti tributi locali pagati dagli stessi cittadini, la città non gode degli adeguati servizi. Dov'è finito il moralismo ed il finto perbenismo palesato con il quale, in campagna elettorale, ci si è presi gioco ancora una volta delle speranze dei barlettani? Barletta è malata ed il cancro che l'affligge continua a farci essere la Cenerentola del Territorio! Non lasciamo morire la nostra città, una cura c'è ed è rappresentata da chi dopo anni di opposizione vuole misurarsi e dimostrare ai cittadini che 'noi non siamo come loro'».
«La pochezza dell'operato di Sindaco e Giunta è semplice da misurare - scrivono nella nota congiunta i due consiglieri - In un recente resoconto il Sindaco annovera, quale risultato amministrativo, persino il ricovero dei senza tetto durante i periodi di emergenza neve. Caro Sindaco, si tratta di un atto dovuto, di un atto umano, di un gesto del quale non bisogna fregiarsi i meriti! Aldilà di tale premessa, che l'Amministrazione Cascella abbia sin qui fatto buca da tutte le parti è testimoniato dai fatti, programma e linee di mandato alla mano. L'ex Portavoce del Presidente della Repubblica Napolitano si presenta alla città con il presupposto di 'ripartire insieme' e in effetti la sua prima avventura da politico di frontiera e non più delle stanze dei bottoni si apre sulla falsa riga della fallimentare gestione Maffei con al suo fianco gran parte di chi ha dapprima sostenuto e poi affossato l'ex Sindaco. Cascella riserva il primato delle proprie linee programmatiche alle Politiche Sociali, delle quali evidentemente detiene solo il primato assessorile in considerazione del fatto che la suddetta delega, detenuta dal vice-sindaco Anna Rizzi Francabandiera, è di sua chiara espressione. Il Sindaco e la sua Coalizione parlano di una 'Rete del Benessere' possibile e di una politica dell'ascolto e del confronto. Eppure i fatti smentiscono questo! Ricordete, difatti, delle tensioni tra lo stesso Primo Cittadino e diverse famiglie meno abbienti della città in cerca d'aiuto ma rispedite a casa senza pietà già nei primi mesi di mandato. Numerose sono le segnalazioni di cittadini che puntualmente non ricevono risposta e audizione dal Sindaco.
Non meno importante è, inoltre, l'esigenza di nuove case popolari considerato il forte disagio sociale ed economico di molti cittadini e la lotta a chi da anni occupa 'abusivamente' le case popolari preesistenti. Non basta aver sgomberato gli alloggi per anziani presso l'ex Distilleria, così come rimarcato nei suoi obiettivi raggiunti, peraltro un provvedimento eseguito non da Lei ma per mezzo di un sequestro giudiziario dei Carabinieri. Disumano è stato, caro Sindaco, vedere queste famiglie dopo lo sfratto abbandonate a se stesse. Nel programma scrive di inclusione degli immigrati ma nulla ha fatto, in questi anni, per intensificare i controlli contro quella fetta di immigrati che delinque! In città si registra un incremento di aggressioni e furti, soprattutto in abitazioni periferiche, oltre ad una presenza incontrollata di cinesi irregolari che continuano a minare le attività produttive del territorio. Ci parla anche di autismo e per questo motivo vorremmo sapere che fine ha fatto il Centro Regionale prima inaugurato e poi subito chiuso presso il vecchio Ospedale?
Al secondo posto del Programma ci propina una Barletta 'Smart City' che ad oggi vede solo Lei e per la quale nè si intercettano fondi e, quando si intercettano, si perdono pure. Ci scrive del Piano del Commercio mai operativo, di valorizzazione delle Imprese Industriali e Artigianali Locali, di sostegno all'agricoltura, al comparto pesca, di promozione di nuove opportunità di lavoro e di 'Informa Giovani' il cui sportello è attualmente chiuso. Non manca il 'cavallo di battaglia' di tutte le Amministrazioni di centrosinistra: il P.U.G., ovvero, il Piano Urbanistico Generale, la nuova idea della città di Barletta per la quale si continuano a sprecare solo ore ed ore di convegni. E poi l'occhio attento alle scuole comunali per cui, invece, ci arrivano una mare rimostranze di cittadini per continui ritardi nelle manutenzioni. Il Sindaco guarda anche alle nuove strutture sportive con il nuovo 'Manzi-Chiapulin' che improvvisamente diventa uno stadio per ovviare agli errori progettuali commessi per il vero ed unico stadio della città, il 'Puttilli'. E la Piscina Comunale a che punto è?
Anche sulle questioni ambientali a Cascella, ricordiamo, che nulla si è fatto per meglio monitorare l'aria della città, che il Protocollo d'Intesa sottoscritto giunge dalla volontà di cittadini e che l'inchiesta sul presunto disastro ambientale l'ha aperta la Procura di Trani. Senza dimenticare l'assenza di una adeguata incentivazione della 'mobilità sostenibile', a parte l'improvvisata e frettolosa chiusura del centro cittadino a Natale per poi non parlare del 'bike sharing' oramai un lontano ricordo. Tra le opere pubbliche come non menzionare i notevoli ritardi per la partenza delle opere di urbanizzazione in zona 167, i ritardi per la consegna del Parco dell'Umanità, le inottemperanze registrate nel Programma di Soppressione dei Passaggi a livello, il silenzio sulla valorizzazione delle Litoranee, sul Piano delle Coste sino a giungere alle Periferie con l'Orto Botanico e la villa Bonelli e poi ad un finanziamento regionale recuperato nell'ultimo giorno utile per l'adeguamento dell'asse ferroviaria Bari-Barletta. Ci chiediamo, inoltre, come possa fare una città come Barletta a rialzare la testa se non si investe adeguamente sulle bellezze e sulla storia, sulla Disfida, sul Castello Svevo-Federiciano, su un sito archeologico di richiamo internazionale come Canne della Battaglia.
Il Sindaco, considerato il clima di anti-politica, nel 2013, prometteva ai cittadini una riduzione delle spese comunali ma così non è stato e prova ne sono i 300mila euro di disavanzo destinati ad incarichi professionali e le spese della municipalizzata Bar.S.A. S.p.A. totalmente a carico del Comune di Barletta. E' doveroso chiedersi dove siano finiti i sacrifici dei cittadini per la Raccolta Differenziata e perchè a fronte di lauti tributi locali pagati dagli stessi cittadini, la città non gode degli adeguati servizi. Dov'è finito il moralismo ed il finto perbenismo palesato con il quale, in campagna elettorale, ci si è presi gioco ancora una volta delle speranze dei barlettani? Barletta è malata ed il cancro che l'affligge continua a farci essere la Cenerentola del Territorio! Non lasciamo morire la nostra città, una cura c'è ed è rappresentata da chi dopo anni di opposizione vuole misurarsi e dimostrare ai cittadini che 'noi non siamo come loro'».
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