
Politica
Attivisti 5 Stelle: «Con questa Giunta a Barletta si naviga a vista»
«Il sindaco contraddice nuovamente quanto detto in campagna elettorale, codice etico in primis»
Barletta - mercoledì 10 febbraio 2016
Comunicato Stampa
«Il rimpasto di giunta messo in atto, ha tristemente confermato tutte le nostre peggiori aspettative». Giuseppe Basile, Emanuele Caldarola e il gruppo attivisti 5 stelle Barletta intervengono sulla questione GIunta, ormai ufficialmente spina nel fianco delle opposizioni. «Visti i numeri risicati di cui dispone in Consiglio Comunale, Cascella è ormai totalmente ostaggio dei partiti - continuano i 5 stelle - socialisti in primis, che hanno in mano le sorti del suo mandato, potendo praticamente decidere sull'esito di qualsiasi provvedimento futuro».
«Con lo spettro all'orizzonte della coalizione che defenestrò Maffei, il sindaco contraddice nuovamente quanto detto in campagna elettorale, codice etico in primis. Il Partito della Nazione e le sue tante componenti si palesa anche a Barletta, e sembra che il suo unico interesse sia quello di spartirsi il potere e pianificare come mantenerlo in vista delle future elezioni amministrative. A conferma che le scelte sono fatte per saziare gli appetiti dei partiti, nella "nuova" giunta, tra consiglieri e assessori che si scambiano di ruolo e il valzer di poltrone tra quelli riconfermati, apprendiamo con stupore della nomina dell'architetto Dimatteo, persona seria e preparata, ma che secondo noi sconta un possibile conflitto di interessi, visto lo stretto legame di parentela con un dirigente di una società del gruppo Buzzi Unicem».
«Ora che questo lunghissimo teatrino del rimpasto è terminato e Cascella ha ceduto su tutti i fronti, restano le questioni irrisolte. L'inquinamento a livelli preoccupanti, il turismo tuttora potenziale inespresso, la cittadella di Canne eterna incompiuta, la tassazione locale che si aggrava. E ancora: l'orto botanico, la piscina comunale, la struttura "Angioletto", l'ex-distilleria, il piano comunale delle coste, la saga infinita di via dei Muratori, gli sprechi e gli assurdi errori dello stadio Puttilli, per i quali a pagare sono i cittadini. Tutti aspetti specchio dell'inefficienza e della totale mancanza di programmazione che hanno caratterizzato sinora questa amministrazione allo sbando. Ma oggi sono tutti contenti. Ognuno ha avuto la sua parte e si continuerà a navigare a vista, tirando a campare fino alle prossime elezioni. Tanto per pensare a Barletta e ai barlettani c'è sempre tempo».
«Con lo spettro all'orizzonte della coalizione che defenestrò Maffei, il sindaco contraddice nuovamente quanto detto in campagna elettorale, codice etico in primis. Il Partito della Nazione e le sue tante componenti si palesa anche a Barletta, e sembra che il suo unico interesse sia quello di spartirsi il potere e pianificare come mantenerlo in vista delle future elezioni amministrative. A conferma che le scelte sono fatte per saziare gli appetiti dei partiti, nella "nuova" giunta, tra consiglieri e assessori che si scambiano di ruolo e il valzer di poltrone tra quelli riconfermati, apprendiamo con stupore della nomina dell'architetto Dimatteo, persona seria e preparata, ma che secondo noi sconta un possibile conflitto di interessi, visto lo stretto legame di parentela con un dirigente di una società del gruppo Buzzi Unicem».
«Ora che questo lunghissimo teatrino del rimpasto è terminato e Cascella ha ceduto su tutti i fronti, restano le questioni irrisolte. L'inquinamento a livelli preoccupanti, il turismo tuttora potenziale inespresso, la cittadella di Canne eterna incompiuta, la tassazione locale che si aggrava. E ancora: l'orto botanico, la piscina comunale, la struttura "Angioletto", l'ex-distilleria, il piano comunale delle coste, la saga infinita di via dei Muratori, gli sprechi e gli assurdi errori dello stadio Puttilli, per i quali a pagare sono i cittadini. Tutti aspetti specchio dell'inefficienza e della totale mancanza di programmazione che hanno caratterizzato sinora questa amministrazione allo sbando. Ma oggi sono tutti contenti. Ognuno ha avuto la sua parte e si continuerà a navigare a vista, tirando a campare fino alle prossime elezioni. Tanto per pensare a Barletta e ai barlettani c'è sempre tempo».
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