
Politica
Approvata la mozione "Salva Global Service Bar.S.A."
L'intervento dei capigruppo delle opposizioni Cefola, Basile, Daminai
Barletta - mercoledì 24 febbraio 2016
Nel corso del Consiglio Comunale consumatosi ieri i Capigruppo delle Opposizioni, Dario Damiani, Flavio Basile e Gennaro Cefola, in rappresentanza di Forza Italia, Adesso Puoi e Nuova Generazione, hanno presentato una mozione finalizzata a salvaguardare il futuro lavorativo dei dipendenti del Global Service di Bar.S.A. S.p.A., società di multiservizi di proprietà del Comune di Barletta. La mozione, trasformata in raccomandazione, nell'ambito dell'approvazione del Documento Unico di Programmazione (D.U.P.), è stata votata dall'unanimità dei presenti.
«Con la mozione in questione abbiamo voluto recepire le istanze dei numerosi dipendenti del Global Service, tutelando i loro posti di lavoro - propongono i capigruppo - infatti le organizzazioni sindacali dei suddetti lavoratori venivano ricevute dall'Amministrazione Comunale Cascella, a Palazzo di Città, due giorni prima, dello sciopero indetto per il 12 di febbraio a causa dello stato d'agitazione proclamato. Lo sciopero veniva così rinviato ad una fase successiva al Consiglio Comunale in programma nei giorni 22 e 23 febbraio. Il Sindaco, in tale circostanza, ribadiva l'importanza del D.U.P., per mezzo del quale si raccoglieva l'esigenza di una 'rivisitazione, riunificazione, verifica e controllo dei capitolati e delle convenzioni, a partire dal Global Service della Bar.S.A., per garantire vecchi e nuovi servizi pubblici nel rispetto dell'equilibrio economico, della tenuta dell'occupazione, dell'efficienza e della qualità della vita cittadina'. 'Coerentemente' a quanto asserito dall'Amministrazione ed in maniera 'responsabile' ci siamo fatti promotori della mozione allo scopo di rinnovare i contratti per i servizi in house, allo stato in proroga a seguito di una deliberazione di giunta del 30 dicembre 2015, sventando così l'ipotesi dell'esternalizzazione degli stessi servizi ad altre società e cooperative».
«Un'ipotesi pericolosa in virtù delle ben note vicissitudini che stanno interessando la società che gestisce i servizi cimiteriali (esternalizzati anni addietro), spesso inadempiente nel regolare e puntuale pagamento dei propri dipendenti. Clamoroso è stato riscontrare che la maggioranza di centrosinistra sulla nostra legittima richiesta, nonostante i proclami fatti sia risultata spaccata. Clamoroso è stato, inoltre, riscontrare un'atteggiamento incoerente, ostativo e quasi contrario alla mozione da parte del Partito Democratico e della Buona Politica, in totale contrasto con quanto annunciato nella riunione con le organizzazioni sindacali e a mezzo stampa. Ci ha stupito, in particolar modo, l'atteggiamento d'ostruzionismo al nostro provvedimento manifestato dalla consigliera Giuliana Damato. Come mai alla prova dei fatti ci si voleva addirittura tirare indietro rispetto ad un'aspettativa che la stessa maggioranza di centrosinistra aveva generato nei lavoratori e nei sindacati? Questi ultimi non dimenticano che avevate fatto passare il D.U.P. per la soluzione ai problemi dei contratti del Global! Il risultato conseguito dalle Opposizioni non vuol essere una medaglietta sul petto per aver in qualche modo tutelato i lavoratori di Bar.S.A. ma la dimostrazione che alle parole devono seguire i fatti. Il nostro vuol essere il rispetto di un impegno preso con i lavoratori, un atto di coerenza e di indirizzo politico chiaro rispetto ad una società, la Bar.S.A., che oggi è di tutti».
«Con la mozione in questione abbiamo voluto recepire le istanze dei numerosi dipendenti del Global Service, tutelando i loro posti di lavoro - propongono i capigruppo - infatti le organizzazioni sindacali dei suddetti lavoratori venivano ricevute dall'Amministrazione Comunale Cascella, a Palazzo di Città, due giorni prima, dello sciopero indetto per il 12 di febbraio a causa dello stato d'agitazione proclamato. Lo sciopero veniva così rinviato ad una fase successiva al Consiglio Comunale in programma nei giorni 22 e 23 febbraio. Il Sindaco, in tale circostanza, ribadiva l'importanza del D.U.P., per mezzo del quale si raccoglieva l'esigenza di una 'rivisitazione, riunificazione, verifica e controllo dei capitolati e delle convenzioni, a partire dal Global Service della Bar.S.A., per garantire vecchi e nuovi servizi pubblici nel rispetto dell'equilibrio economico, della tenuta dell'occupazione, dell'efficienza e della qualità della vita cittadina'. 'Coerentemente' a quanto asserito dall'Amministrazione ed in maniera 'responsabile' ci siamo fatti promotori della mozione allo scopo di rinnovare i contratti per i servizi in house, allo stato in proroga a seguito di una deliberazione di giunta del 30 dicembre 2015, sventando così l'ipotesi dell'esternalizzazione degli stessi servizi ad altre società e cooperative».
«Un'ipotesi pericolosa in virtù delle ben note vicissitudini che stanno interessando la società che gestisce i servizi cimiteriali (esternalizzati anni addietro), spesso inadempiente nel regolare e puntuale pagamento dei propri dipendenti. Clamoroso è stato riscontrare che la maggioranza di centrosinistra sulla nostra legittima richiesta, nonostante i proclami fatti sia risultata spaccata. Clamoroso è stato, inoltre, riscontrare un'atteggiamento incoerente, ostativo e quasi contrario alla mozione da parte del Partito Democratico e della Buona Politica, in totale contrasto con quanto annunciato nella riunione con le organizzazioni sindacali e a mezzo stampa. Ci ha stupito, in particolar modo, l'atteggiamento d'ostruzionismo al nostro provvedimento manifestato dalla consigliera Giuliana Damato. Come mai alla prova dei fatti ci si voleva addirittura tirare indietro rispetto ad un'aspettativa che la stessa maggioranza di centrosinistra aveva generato nei lavoratori e nei sindacati? Questi ultimi non dimenticano che avevate fatto passare il D.U.P. per la soluzione ai problemi dei contratti del Global! Il risultato conseguito dalle Opposizioni non vuol essere una medaglietta sul petto per aver in qualche modo tutelato i lavoratori di Bar.S.A. ma la dimostrazione che alle parole devono seguire i fatti. Il nostro vuol essere il rispetto di un impegno preso con i lavoratori, un atto di coerenza e di indirizzo politico chiaro rispetto ad una società, la Bar.S.A., che oggi è di tutti».

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